Covid, Ricciardi: "In Italia serve un lockdown totale"

Il consigliere del ministro Speranza: "Chiudere anche le scuole"

Walter Ricciardi

Walter Ricciardi

Milano, 14 febbraio 2021 - In Italia ieri si sono registrati 13.532 nuovi positivi al Covid. Il numero dei contagiati dall'inizio dell'emergenza è quinti salito a 2.710.819. Le vittime, secondo i dati del ministero della Salute, sono state invece 311, un incremento che ha portato il totale a 93.356. La situazione a livello nazionale appare stabile in gran parte delle regioni. Ma al momento fa paura l'incidenza delle varianti, soprattutto quella inglese, per quanto riguarda i nuovi contagi. Dagli ultimi dati elaborati dall'Istituto superiore di Sanità, è emerso che nell'ultima settimana circa il 17,8% delle infezioni è dovuto proprio alla variante inglese. In Lombardia, l'assessore regionale al Welfare Letizia Moratti ha spiegato che "le varianti sono presenti con una percentuale pari al 30% riscontrata nei tamponi positivi".

E in questo scenario pesano i dubbi sull'efficacia dei vaccini. Secondo la professoressa Francesca Granucci dell'Università di Milano-Bicocca, “la risposta immunitaria che viene indotta dai vaccini è molto ampia e, per il momento, non ci sono evidenze che non siano sufficientemente efficaci anche contro le varianti inglese, sudafricana e brasiliana”. L'emergenza sanitaria, comunque, non accenna a placarsi. La guardia deve restare alta e così, "è urgente cambiare subito la strategia di contrasto al virus: è necessario un lockdown totale in tutta Italia immediato, che preveda anche la chiusura delle scuole facendo salve le attività essenziali. La durata dovrà essere comunque limitata", dice Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute. Oltre a ciò, "va potenziato il tracciamento e rafforzata la campagna vaccinale".

"È evidente - avverte Ricciardi - che la strategia di convivenza con il virus adottata finora è inefficace e ci condanna alla instabilità, con un numero pesante di morti ogni giorno. Ne parlerò col ministro Speranza questa settimana". Proprio nelle scorse ore, Walter Ricciardi aveva lanciato l'allarme anche su Twitter: "Una non trascurabile fetta di popolazione considera 300mila casi notificati di malattia (il che significa che sono almeno il doppio) e 6.000 morti al mese cosa del tutto normale e 38.000 morti da marzo a settembre e più di 50mila da settembre a gennaio una cosa accettabile, io no". Spazio anche a una considerazione sulla questione impianti sciistici: "In questo momento le attività che comportino assembramenti non sono compatibili con il contrasto alla pandemia in Italia e gli impianti da sci rientrano in tali attività. Non andrebbero riaperti. Non dimentichiamo - ha sottolineato Ricciardi - che la variante inglese è giunta in Europa proprio passando dagli impianti di risalita in Svizzera". Una linea sposata dal governo: in serata è arrivato lo stop di Speranza. Il governo ha infatti bloccato la riapertura, con un provvedimento che impone la chiusura fino al 5 marzo.