Covid, report: su 83 ricoveri in terapia intensiva 79 non sono vaccinati

I dati dell'Iss del mese di luglio 2021 confermano anche che tutte le 28 vittime non avevano ricevuto il vaccino

Ricoveri e decessi tra vaccinati e non nel mese di luglio 2021

Ricoveri e decessi tra vaccinati e non nel mese di luglio 2021

Il vaccino è un'ottima arma contro il SARS-CoV-2. L'ultima conferma arriva dal report dell'Istituto Superiore della Sanità (Iss) sui ricoveri in terapia intensiva del mese di luglio 2021: delle 83 persone di età compresa tra i 12 e i 60 anni, 79 non erano vaccinate e solo 4 lo erano. Ancora più netto il divario sul fronte dei decessi: nessuna delle 28 vittime era vaccinata.   

Impatto vaccinazioni

La  campagna  vaccinale in  Italia è  iniziata  il  27  dicembre  2020.  Al 5agosto 2021,  sono state  somministrate 70.136.508 delle 73.985.193 dosi  di  vaccino  finora  consegnate (36.643.600prime dosi e 33.492.908seconde-uniche dosi). Il 90,9%  degli  ultraottantenni ha completato  il  ciclo  vaccinale. In tutte le Regioni e Province a statuto speciale la copertura vaccinale per questa fascia d’età è maggiore dell’80%, ad esclusione della Calabria e della Sicilia, dove solo il 76,3% e il 75,6% rispettivamente hanno  completato  il  ciclo  vaccinale. Nelle  fasce  di età  70-79  anni e  60-69  anni  la copertura vaccinale completa con due dosi si attesta rispettivamente intorno al 85,8% e 78,1%. La maggior parte dei casi segnalati in Italia sono stati identificati negli ultimi 30 giorni in soggetti non vaccinati. Nello specifico l'Iss rileva come il 27,3% delle diagnosi di SARS-COV-2, il 43,3% delle ospedalizzazioni, il 70% dei ricoveri in terapia intensiva e il 59,3% dei decessi negli over 80 siano avvenuti tra coloro che non hanno ricevuto alcuna dose di vaccino. Valutando il tasso di ospedalizzazione negli ultimi 30 giorni, si riscontra come questo per i non vaccinati sia circa otto volte  più  alto  rispetto  ai  vaccinati  con  ciclo  completo:  (37 contro 5 ricoveri ogni 100mila abitanti.

Efficacia vaccinale

Le stime di efficacia vaccinale complessiva nel periodo dal 4 aprile  (approssimativamente   la   data   in   cui   la   vaccinazione   è   stata   estesa   alla popolazione generale) all’8 agosto 2021  (le stime sono state calcolate usando il  modello di  Poisson,  con  il  numero  di  eventi  per  giorno  come  variabile dipendente e lo  stato  vaccinale  come  variabile  indipendente) aggiustata per età, è pari al 65% nel prevenire l’infezione in vaccinati con  ciclo  incompleto  e all’85%  per  i  vaccinati  con  ciclo completo. L’efficacia nel prevenire l’ospedalizzazione, sale all’81,7%  con  ciclo  incompleto e  al  94,9%  con  ciclo  completo. L’efficacia  nel  prevenire  i  ricoveri  in  terapia  intensiva  è  pari all’89,2% con ciclo incompleto e 97,1% con ciclo completo.  Infine,  l’efficacia  nel  prevenire  il  decesso  è  pari  all’80,7% con ciclo incompleto e a 96,6% con ciclo completo.  Un altro effetto della campagna vaccinale è la diminuzione nell’età mediana dei casi di COVID-19,  dato  che  le  categorie  vaccinate  prioritariamente sono  state  le  fasce  di  età più avanzate. L’età  mediana  dei  casi  al  primo  ricovero  è leggermente  aumentata nell’ultima settimana (52anni), così come l’età dei casi al decesso (82anni). L’età mediana all’ingresso in terapia intensiva è risultata pari a 61 anni.

Conferme dalla "prima linea"

"I responsabili delle terapie intensive ci dicono che quasi tutti i loro pazienti affetti da Covid non sono vaccinati, il 90%. E ciò conferma che il vaccino è l'arma più efficace a nostra disposizione per contrastare la pandemia e i suoi effetti peggiori". A dirlo Giovanni Migliore, presidente della Federazione italiana delle aziende sanitarie ed ospedaliere (Fiaso) commentando i dati sulla ripresa dei contagi e dei ricoveri per Covid-19.  "Le aziende sanitarie pubbliche - ha proseguito Migliore - sono impegnate in questi giorni a vaccinare le fasce di popolazione ancora non immunizzate, ricorrendo alle iniziative più varie per raggiungere gli italiani anche nei luoghi nei quali trascorrono le vacanze. Il lavoro intenso del management della sanità italiana ad agosto ci metterà al riparo, grazie a soluzioni organizzative e gestionali innovative, da scenari peggiori nel prossimo autunno. L'allarme lanciato da più parti sulla ripresa dei ricoveri, alcuni gravi, tanto da richiedere il ricorso alla rianimazione, conferma la necessità di non abbassare la guardia e di proseguire con determinazione nella campagna di vaccinazione".