Covid, contagi in calo ma preoccupano i pochi vaccinati e un picco del virus in autunno

Il presidente della Fondazione Gimbe: la strumentalizzazione elettorale della gestione pandemica può compromettere la salute dei più fragili

Nuovi contagi da Covid-19 in calo del 25 per cento (in calo per la seconda settimana consecutiva) ma ricoveri ancora non "al picco" e decessi a +23,8%, a confermare che  "il numero reale di casi è molto piu' elevato di quelli ufficiali". Questa la sintesi del monitoraggio 20-26 luglio sulla pandemia tracciato dalla Fondazione Gimbe. Il presidente Nino Cartabellotta sottolinea lo stallo sulle terze e quarte dosi e mette in guardia da strumentalizzazioni da campagna elettorale. 'Se da un lato è difficile prevedere gli scenari futuri - afferma Cartabellotta - dall'altro è possibile definire alcune ragionevoli certezze. Innanzitutto, con l'arrivo dell'autunno-inverno assisteremo verosimilmente a un nuovo aumento della circolazione virale che, in assenza di investimenti sui sistemi di aerazione e ventilazione nei locali al chiuso, potrà essere ridotta solo con l'utilizzo di mascherine Ffp2; in secondo luogo, la popolazione a rischio di malattia grave è molto numerosa e va aumentando man mano che ci si allontana dalla data della terza dose: al 27 luglio, prendendo in considerazione over 60 e fragili, si contano 896mila non vaccinati, quasi due milioni senza terza dose, 14,4 milioni senza quarta dose; ancora, i trattamenti antivirali rimangono sotto-utilizzati. Ecco perché è indispensabile predisporre adesso il piano per l'autunno-inverno, perché' la strumentalizzazione elettorale della gestione pandemica può compromettere la salute dei più fragili". 

Nuovi casi e ricoveri

Nella settimana dal 20 al 26 luglio i nuovi casi si attestano oltre quota 473 mila, con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 68 mila casi al giorno. In  tutte le Regioni si registra una diminuzione percentuale dei nuovi casi (dal -11,1 per cento della Calabria al -31,2 della Campania). Rispetto alla settimana precedente, in tutte le Province si rileva una diminuzione dei nuovi casi (dal -3,5 per cento di Crotone al -54,9 di Enna). Continua la discesa dei nuovi casi (-25% in 7 giorni) e frena l'aumento di ricoveri (+1,4%) e delle terapie intensive (+5,1%) mentre restano ancora in crescita i decessi (+23,8%).  Nella settimana compresa tra il 20 e il 26 luglio si registra - rispetto a quella precedente - una diminuzione di nuovi casi (473.820 contro 631.693) a fronte di un aumento dei decessi (1.019 rispetto a 823). In calo anche i casi attualmente positivi (1.395.433 contro i  1.452.941) e le persone in isolamento domiciliare (1.383.875 rispetto ai 1.441.553); ancora in crescita i ricoveri con sintomi (11.124 rispetto ai 10.975) e le terapie intensive (434 contro 413). 

Vaccinazioni

Per quanto riguarda la quarta dose - si legge nel report Gimbe - al 27 luglio, sono state somministrate 2.139.397 quarte dosi, con una media mobile di 51.815 somministrazioni al giorno, in lieve aumento rispetto alle 44.169 della scorsa settimana (+17,3%), ma la campagna non decolla e rimane ancora molto lontano il target di 100 mila somministrazioni fissato dalle linee di indirizzo dell'Unita' per il completamento della campagna vaccinale. In base alla platea ufficiale (16.538.230 persone di cui 6.148.340 della fascia 60-69 anni, 5.053.186 della fascia 70-79 anni, 2.918.641 di over 80, 2.329.964 di pazienti fragili e persone immunocompromesse e 88.099 di ospiti delle RSA che non ricadono nelle categorie precedenti), aggiornata al 13 luglio, il tasso di copertura nazionale per le quarte dosi e' del 12,9% con nette differenze regionali: dal 5,9% della Calabria al 27,3% del Piemonte.

L'ondata d'autunno

"E' indispensabile predisporre adesso il Piano di preparazione per l'autunno-inverno, perché la strumentalizzazione elettorale della gestione pandemica può compromettere la salute delle persone più fragili". E' il monito lanciato dal presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta.  "La popolazione a rischio di malattia grave è molto numerosa - sottolinea - e va aumentando a mano a mano che ci si allontana dalla data di somministrazione della terza dose: al 27 luglio, prendendo in considerazione over 60 e fragili, si contano 896mila non vaccinati, 1,94 milioni senza la terza dose e 14,4 milioni senza la quarta. Ancora, i trattamenti antivirali rimangono sotto-utilizzati rispetto alle indicazioni". Per pianificare la stagione post-estiva, ricorda Cartabellotta, "l'Oms Europa propone di puntare su 5 stabilizzatori della pandemia: aumentare le coperture vaccinali (con tre dosi) nella popolazione generale; offrire la quarta dose alle persone a rischio dopo 120 dalla somministrazione della terza; promuovere l'utilizzo delle mascherine al chiuso e sui mezzi pubblici; aerare gli spazi pubblici affollati, quali scuole, uffici, bar e ristoranti, mezzi di trasporto pubblico; applicare rigorosi protocolli terapeutici per le persone a rischio di malattia grave".