Covid, verso estate senza restrizioni. Cosa cambia a giugno? Regole, tappe e quando

Per il sottosegretario Costa siamo "molto vicini al ritorno alla normalità". Ecco le prossime date da tenere a mente e cosa può cambiare

Milano - "Siamo molto vicini alla normalità, sicuramente arriveremo a un'estate senza restrizioni. Dobbiamo proseguire con senso di responsabilità e prudenza". Queste le parole del sottosegretario alla Salute Andrea Costa, in merito al rallentamento della curva epidemica da Sars-CoV-2.  Per Costa, serve soprattutto "dire agli anziani e agli ultra fragili di procedere con la quarta dose" di vaccino, "perché li protegge di più. E soprattutto serve dire a coloro che devono ricevere la terza dose, nonostante siamo in presenza di un allentamento delle misure restrittive, che è importante completare il ciclo di vaccinazione". 

I dati Covid in Italia

Ieri erano 27.162 i nuovi casi di Covid in Italia (il 14 maggio 36.042) a fronte di 194.577 tamponi effettuati su un totale di 217.853.667 da inizio emergenza. Nelle ultime 24 ore sono stati 62 i decessi (il 14 maggio 91) che portano il totale di vittime da inizio pandemia a 165.244. Con quelli di ieri diventano 17.057.873 i casi totali di Covid in Italia. Attualmente i positivi hanno raggiunto quota 998.118 (-2.670), 990.239 le persone in isolamento domiciliare. I ricoverati in ospedale con sintomi erano  7.532 di cui 347 in Terapia intensiva. I dimessi/guariti erano 15.894.511 con un incremento di 30.334 unità nelle ultime 24 ore. La regione con il maggior numero di nuovi casi nelle ultime 24 ore era la Lombardia (3.399), poi Campania (3.330), Veneto (2.428), Lazio (2.943) e Emilia-Romagna (2.528). Nel Paese continuano quindi a scendere le curve epidemiologiche: in calo il tasso di incidenza e dei ricoveri. Cresce però il numero delle reinfezioni e si registra un lieve aumento anche dei decessi su base settimanale spiegabile, tuttavia, per il maggior numero di casi nel mese precedente.

Il monito di Pregliasco

"La penso come Fauci: che se si prende sottogamba questo virus, a ottobre rischiamo che la pandemia riesploda. Bisogna stare attenti alle nuove varianti. Lo vediamo già in Portogallo dove le varianti 4-5 che sono più diffusive stanno diventando prevalenti. Ovviamente la pandemia non va in modo sincrono. La variante originale di Wuhan aveva un R con zero di 2,5; la Delta aveva circa R con 7, ora con Omicron siamo arrivati ad R con 15-17" ha detto il virologo Fabrizio Pregliasco, su Cusano Italia Tv.  Sui 400mila casi di reinfezioni, per Pregliasco "l'instabilità del virus e la capacità di diffondersi così illimitata sta evidenziando ciò che è meglio per lui: varianti contagiosissime e meno pesanti negli effetti sugli ospiti. Ma non dobbiamo dire che si sta raffreddorizzando, diciamo che si è un po' rabbonito nelle nazioni come l'Italia che si sono vaccinati. Ricordiamoci però che i casi sono molti di più rispetto a quelli del bollettino perché ci sono meno controlli, meno tamponi".  

La data del 15 giugno

La prossima data chiave nella gestione della pandemia in Italia è quella del 15 giugno, proprio a ridosso del vero e proprio inizio dell'estate 2022. Dopo la sospensione del green pass nuovi allentamenti potrebbero riguardare l'uso della mascherina al chiuso. Dal 15 giugno potrebbero infatti cambiare le norme relative all'uso dei dispositivi di protezione sui mezzi pubblici, dove le mascherine FFP" sono per ora ancora obbligatorie.

Mascherine e aerei

Nel frattempo sui voli in partenza dall'Italia, da oggi, si continua ad indossare la mascherina sui voli. L'ordinanza in vigore prevede che l'obbligo di mascherina sui mezzi di trasporto ed aerei permanga infatti fino al prossimo 15 giugno. Pertanto, nel rispetto della regolamentazione Enac (Ente nazionale dell'aviazione civile), ai passeggeri in partenza dall'aeroporto di Fiumicino con voli Lufthansa, Air France, Swiss e Austrian Airlines, Singapore Airlines e di altre compagnie, viene chiesto di continuare ad indossare il dispositivo di protezione di naso e bocca, del tipo FFP2, quando si sale a bordo dell'aereo. Personale delle compagnie invitano i passeggeri ad indossarle prima dell'imbarco.

È la linea delle compagnie aeree battenti bandiera estera operanti in Italia sulle linee giuda emanate dall'Ecdc-Aesa (Agenzia europea sicurezza aerea) rispetto all'uso delle mascherine. Se gli Stati di partenza o destinazione richiedono l'uso di mascherine nei trasporti pubblici gli operatori aerei dovrebbero richiedere ai viaggiatori ed equipaggi di indossare una mascherina oltre la data di oggi; negli Stati dove non è richiesto tale utilizzo, da oggi operatori aeronautici ed aeroportuali "dovrebbero continuare ad incoraggiare passeggeri ed equipaggi ad indossare la mascherina sul volo come nello scalo aereo". "Visto che si parte dall'Italia ed onde evitare possibili multe - viene spiegato dai rappresentanti dei vettori europei nello scalo romano - anche se il Paese di destinazione non prevede l'uso di mascherina sui mezzi di trasporto, come ad esempio la Svizzera, continueremo a chiedere ai passeggeri di indossare il dispositivo FFP2 sull'aereo".

E per il lavoro?

La mascherina sul posto di lavoro resterà obbligatoria almeno fino a giugno. Il mondo del privato ha infatti scelto la linea della cautela, prlungando il protocollo di sicurezza per il contrasto al Covid, mantenendo una linea più rigida rispetto a quanto previsto del nuovo decreto. Il protocollo sulle misure di contrasto al Covid-19 nei luoghi di lavoro resta valido e sarà verificato (ed eventualmente aggiornato) alla luce dell'evolversi della situazione epidemiologica in un tavolo da convocare entro la fine del mese di giugno. L'accordo, sottoscritto ad aprile 2021, prevede tra l'altro l'uso delle mascherine negli ambienti di lavoro condivisi. Nonostante l'alleggerimento delle restrizioni dopo la fine dello stato d'emergenza, quindi, per i luoghi di lavoro si è preferita la linea della prudenza. In particolare, l'intesa è stata raggiunta nel corso di una riunione alla quale hanno partecipato i rappresentanti del Ministero del lavoro e delle Politiche Sociali, del Ministero della Salute, del Ministero dello Sviluppo Economico, dell'Inail e di tutte le parti sociali. Durante l'incontro, organizzato proprio per valutare le misure di prevenzione previste dal Protocollo per il contrasto al Covid-19 di aprile 2021, tutti i presenti "hanno rilevato - fa sapere il Ministero del Lavoro - che, nonostante la cessazione dello stato d'emergenza, persistano esigenze di contrasto del diffondersi della pandemia da Covid-19". Così, al termine del confronto, i partecipanti hanno "confermato unanimemente di ritenere operante il Protocollo nella sua interezza e di impegnarsi a garantirne l'applicazione". Inoltre, dalla riunione è emersa anche la decisione di fissare un nuovo incontro entro il prossimo 30 giugno per verificare "l'opportunità di apportare i necessari aggiornamenti al testo del Protocollo connessi all'evoluzione della situazione epidemiologica".