Covid, convivere con un positivo. Cosa si può fare? Tutte le regole sulla quarantena

Sintomatici o asintomatici, vaccinati o non vaccinati: ecco le regole per convivere in casa

Il 2021 si è chiuso all'insegna di annunci di casi di positività al Sars-cov2 in molte famiglie italiane e nello stesso modo si è aperto il 2022. Ormai è sempre più chiaro che con il coronavirus è necessario convivere. Proprio questo è uno degli argomenti più dibattutti delle ultime settimane: come si convive con un positivo in casa?

Quarantena: nuove regole
Quarantena: nuove regole

Quarantena

Anzitutto la quarantena: se si è vaccinati bastano cinque giorni e poi il tampone di controllo, se non lo si è ne servono 10 e poi il tampone. Niente quarantena, invece, per chi ha ricevuto il richiamo - la "terza dose" del vaccino anticovid. Chi convive con un positivo e ha già ricevuto la terza dose o è guarito dal Covid-19 o, ancora, ha ricevuto la seconda dose da meno di 120 giorni non deve fare nulla, a patto che non riscontri alcun sintomo. Chi risulta positivo deve essere in ogni caso isolato in casa, mentre chi risulta negativo ma vive nella stessa casa può uscire ma a patto che indossi sempre la mascherina Ffp2 per almeno una decina di giorni. La prescrizione è sempre la medesima, ovvero uscire con indosso la mascherina che assicura la massima protezione, cioè la mascherina Ffp2. E se si continua a risultare positivi dopo il tampone finale in caso di malattia? Si può comunque uscire dall’isolamento dopo 21 giorni, ma soltanto se nell'ultima settimana non si siano verificati sintomi. 

Contatti

Parliamo di contatti con un positivo: quando sono da considerarsi ad alto rischio? Se si sta a cena - o si lavora - con un positivo a distanza e con una finestra aperta allora non c'è da temere. Il rischio si ha in caso di contatto fisico, quindi bacio, stretta di mano o abbraccio, e in caso di cena o contatto ravvicinato - ognuno a meno di due metri dall'altro -, senza mascherina e senza le finestre aperte. Allora si è considerati ad alto rischio e quindi è necessario predisporre le misure necessarie: quarantena di 5 giorni se si ha avuto due dosi di vaccino anticovid. In ogni caso sono da tenere sotto controllo i sintomi: se si risulta positivi e sintomatici l'isolamento è di almeno 10 giorni, dopodiché è necessario fare tampone antigenico o molecolare e avere almeno tre giorni senza sintomi prima di tornare a contatto con altre persone. "Senza sintomi" non significa che si debba aver ripreso olfatto e gusto. Nel caso in cui si risulti positivi e asintomatici l'isolamento è di 10 giorni da quando si è scoperta la positività se si hanno solo due dosi del vaccino, cinque giorni di isolamento se si ha anche la terza o si è stati vaccinati con la seconda dose da meno di 120 giorni.

Green pass

Spesso si sente parlare indistintamente di quarantena e isolamento. In realtà sono due cose diverse: isolamento è la procedura per chi ha contratto il coronavirus, quarantena è invece quella per chi ha solo il sospetto perché entrato in contatto con un positivo. Come si può ottenere di nuovo il Green pass dopo essere tornati negativi? Ad oggi il medico di base, una volta certificata la guarigione, deve sbloccare manualmente la posizione dell'assistito sulla piattaforma nazionale. Entro breve, però, basterà l'esito negativo del tampone molecolare o antigenico di controllo ad avviare in modo automatico la procedura.

L'informazione di qualità del Giorno non si ferma mai, continua a leggere comodamente a casa il nostro quotidiano digitale