Covid: la pandemia è finita? Gli scenari e la nuova variante "sospetta"

Il dibattito dopo le parole di Joe Biden. Fauci: "Non siamo al punto in cui ci dovremmo trovare, quando diciamo che dovremo convivere con il virus è perchè sappiamo che non lo sradicheremo". E in Italia?

Milano - Dopo due anni e mezzo di pandemia, le regole per fronteggiare il Covid-19 sono ormai drasticamente cambiante e l'obiettivo comune è quello della convivenza con il virus, che così profondamente ha inciso su abitudini e quotidianità. Ma quali sono le prospettive? Quali scenari ci attendono? Nelle scorse ore le parole del presidente Usa Joe Biden hanno destato dibattito. Il numero uno della Casa Bianca è stato infatti criticato per aver parlato, durante un'intervista a '60 Minutes', di pandemia finita. Molti americani non sono d'accordo considerato che ancora fra 400-500 persone al giorno muoiono a causa del Covid. 

In merito sono arrivate le parole di Steffen Thirstrup, Chief Medical Officer dell'Agenzia europea del farmaco Ema: "Non posso ovviamente rispondere sul perché il presidente Usa Joe Biden sia arrivato a questa conclusione". "Quello che è chiaro è che qui in Europa noi consideriamo la pandemia ancora in corso ed è importante che gli Stati membri si preparino per lanciare i vaccini e specialmente i vaccini adattati per prevenire la diffusione di questa malattia" nell'area. Nei giorni scorsi anche l'Organizzazione mondiale della sanità aveva sottolineato, sebbene in forma più prudente e invitando a non abbassare la guardia, come oggi si veda la fine della pandemia Covid più vicina che mai.

Per il noto virologo Anthony Fauci è molto "improbabile" che il covid venga eliminato ed una nuova variante 'sospetta' è all'orizzonte Parlando al 'Center for Strategic and International Studies', Fauci ha fatto riferimento alla mutazione del Covid BA.2.75.2, potenzialmente preoccupante, ed ha affermato: "Non siamo al punto in cui ci dovremmo trovare, quando diciamo che dovremo convivere con il virus è perché sappiamo che non lo sradicheremo". "La vera domanda da porsi - ha precisato - è se riusciremo ad eliminarlo dagli Usa e dal mondo, e la risposta è che è improbabile in quanto siamo di fronte ad un virus altamente trasmissibile e l' immunità che si produce nell'organismo grazie ai vaccini o al contagio stesso è transitoria". Il direttore dell'Istituto nazionale delle malattie infettive Usa - che lascerà l'incarico a fine dicembre - ha fatto presente che chiaramente rispetto a due anni fa "si sta andando nella giusta direzione, ma i contagi sono ancora inaccettabilmente alti". Inoltre - ha concluso "vedremo con tutta probabilità una nuova variante emergere in autunno-inverno". 

Per Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici Covid-19 dell'Agenzia europea del farmaco Ema, i "dati raccolti dall'Ecdc", Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, "mostrano che nelle ultime settimane c'è stata una diminuzione nel numero complessivo di casi e morti Covid in Europa. Tuttavia, abbiamo bisogno di prepararci a una nuova ondata di infezioni, in linea con il trend seguito dal virus nei 2 anni passati. Omicron 5 (BA.5) è ancora la variante dominante che sta circolando in Europa, ma dobbiamo sempre stare all'erta su altre varianti. Per esempio, c'è la variante BA.4.6 che si sta diffondendo velocemente negli Stati Uniti ed è già stata rilevata in Europa e c'è anche la BA.2.75", battezzata Centaurus sui social, "che l'Ecdc sta monitorando come variante di preoccupazione".