Covid, l'Italia al picco dei contagi. Verso nuova fase della pandemia

I dati dei prossimi giorni saranno determinanti. Che primavera sarà? Ecco come i vaccinati possono cambiare (e hanno già cambiato) la pandemia

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L'Italia potrebbe aver raggiunto ieri il picco dei contagi, con un valore medio dell'incidenza di circa 2.200 casi a settimana per 100.000 abitanti. Intanto nelle ultime 24 ore, secondo i dati del Ministero della Salute, i nuovi contagi registrati sono 228.179 (con il ricalcolo la Puglia ha comunicato 12.414 nuovi casi, i restanti 16.175 sono riconteggi di casi diagnosticati con tampone antigenico del primo gennaio). Il totale dei nuovi contagi di oggi è 212.004. Ieri erano stati 83.403, ma il dato come ogni lunedì risentiva del ridotto numero dei test: oggi sono stati 1.481.349, tra tamponi molecolari e antigenici, mentre ieri 541.298. Nell'ultima giornata l'aumento riguarda anche le vittime: sono 434, mentre ieri erano state 287. Tuttavia anche per quanto riguarda i decessi ci sono state delle aggiunte, la Siclia infatti ha riconteggiato il numero dei morti riportando solo oggi quelli di alcuni giorni fa. Il tasso di positività è al 15,4%, come ieri. I pazienti in terapia intensiva sono 1.715 , ossia 2 in meno nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 150. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 19.448, quindi 160 in più rispetto a lunedì.

Tuttavia saranno i dati dei prossimi giorni a fornire un quadro più preciso della situazione dell'epidemia, osservano gli esperti. Sul raffreddamento della curva dei contagi bisognerà aspettare gli effetti quantitativi (ritardati) delle attività correlate ai saldi e della riapertura delle scuole, come sottolinea l'analisi del matematico Giovanni Sebastiani, dell'Istituto per le Applicazioni del Calcolo M.Picone, del Consiglio Nazionale delle Ricerche (Cnr).

La variante principale si conferma Omicron. Secondo l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco "abbiamo raggiunto il picco della pandemia dopo la Befana, ne stiamo uscendo, lo penso proprio. E il mese prossimo questa situazione non ci sarà più". "Non voglio fare previsioni troppo ottimistiche - ha aggiunto - ma credo che in primavera potremo fare i conti con una situazione nuova, con la popolazione in gran parte vaccinata oppure entrata in contatto col virus". Dello stesso avvisto Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri secondo il quale "versosimilmente abbiamo toccato il picco e assisteremo a breve ad una decrescita dei casi che potrebbe portare ad una nuova modifica delle misure per allentare la presa".

L'ondata di variante Omicron in Italia ha fatto impennare i contagi a numeri mai visti prima, nemmeno nei momenti più drammatici della prima ondata, ma finora i ricoveri e le terapie intensive sono rimasti molto sotto i picchi della seconda ondata, quella numericamente più rilevante finora, grazie al fatto che il 90% della popolazione over 12 è vaccinata. E il tasso di malati ricoverati è crollato, dal 4,6% di un anno fa allo 0,8%. Se oggi è il giorno del nuovo record di casi di sempre, 228.179, il confronto con lo stesso giorno dell'anno scorso fotografa insomma uno scenario diverso. Il 18 gennaio del 2021 la seconda ondata era in netto calo: i nuovi casi furono 8.825, addirittura 220mila in meno rispetto a oggi. Eppure le terapie intensive salivano di 41 unità, mentre oggi sono scese di 2, ed erano all'epoca 2.544 (avendo anche superato quota 4mila a novembre) mentre oggi sono 1.717. Con gli stessi ingressi giornalieri, circa 150. 

Oggi sono 121.241.000 le dosi di vaccino anti-Covid somministrate in Italia, il 99,9% del totale di quelle consegnate pari finora a 121.302.283 (nel dettaglio 82.172.144 Pfizer/BioNtech, 22.622.184 Moderna, 11.544.703 Vaxzevria-AstraZeneca, 3.114.000 Pfizer pediatrico e 1.849.252 Janssen). E' quanto si legge nel report del Commissario straordinario. In particolare, sono state somministrate 27.754.371 dosi addizionali/richiamo (booster) al 70,19% della popolazione potenzialmente oggetto di tali somministrazioni che hanno ultimato il ciclo vaccinale da almeno quattro mesi. Le persone che hanno avuto almeno una prima dose sono 48.650.614, il 90,08% della popolazione over 12 mentre quelle che hanno completato il ciclo vaccinale sono 46.952.820 pari all'86,93% della popolazione over 12. I guariti in totale sono 582.865, l'1,08% della popolazione over 12 guarita da al massimo sei mesi. In totale la somma di chi ha avuto almeno una dose e di chi è guarito da almeno sei mesi è pari a 49.233.479 ossia l'91,16% della popolazione over 12.