Covid e Omicron, ecco perché è facile contagiarsi una seconda volta

Gli anticorpi prodotti dalla variante originaria non sempre bastano a proteggerci. L'effetto scudo può calare anche del 37 per cento

Essersi contagiati di Covid nella sua variante Omicron  Ba.1 non ci mette al riparo dall'essere colpiti di nuovo dal virus, specie se ad attaccarci è  una  delle  sottovarianti  Ba.4 e Ba.5 che da qualche settimana hanno preso piede soprattutto in Sudafrica. Le due varianti sorelle, infatti, sono in grado di superare  l'immunità prodotta dopo un'infezione con Ba.1, soprattutto nelle persone non vaccinate.  È quanto è stato scoperto grazie a  una ricerca coordinata dall'Africa Health Research Institute di Durban in Sudafrica e pubblicata sulla piattaforma medRxiv, che rende disponibili le ricerche prima della valutazione da parte della comunità scientifica.

 

Un laboratorio
Un laboratorio

 

Anticorpi ko

Lo studio ha verificato se il siero prelevato da 39 persone che avevano contratto Omicron Ba.1 fosse in grado di neutralizzare le varianti Ba.4 e Ba.5. Il risultato è stato scoprire un drastico calo dell'effetto protettivo. In particolare, nelle persone non vaccinate si è osservata una riduzione di efficacia degli anticorpi di 36 volte contro la sotto-variante Ba-4 e di 37 volte contro Ba.5. Più contenuto il calo di protezione nelle persone vaccinate: in tal caso si è osservata una riduzione 3,2 volte contro Ba.4 e 2,6 volte contro Ba.5. In termini assoluti, tra vaccinati e non vaccinati, si è osservata una differenza protettiva di circa 5 volte.

Nuova ondata

Secondo i ricercatori "Ba.4 e Ba.5 hanno il potenziale per provocare una nuova ondata di infezioni". È proprio quello che si sta verificando in questi giorni in Sudafrica, dove si sta osservando una ripresa dei contagi che fa temere l'imminente arrivo di una quinta ondata. Per il momento non sembrano esserci motivi di preoccupazione: "Il nostro scenario più probabile per Omicron Ba.4 e Ba.5 è che aumenteranno le infezioni ma che ciò non si tradurrà in aumento dei ricoveri e dei decessi", ha spiegato Tulio de Oliveira, direttore del Centre for Epidemic Response & innovation della Stellenbosch University e tra gli autori di uno studio che nei giorni scorsi ha mostrato come BA.4 e BA.5 in Sudafrica stanno surclassando le varianti concorrenti a un tasso dell'8-12% al giorno.

Il caso Sud Africa

Finora il fenomeno BA.4 e BA.5 riguarda soprattutto il Paese sudafricano, dove sono concentrati i due terzi dei circa 700 casi riscontrati nel mondo. Tuttavia le due  sottovarianti sono comparse anche in Europa, dove si contano circa 200 casi. In Italia, a oggi, sono 4 i pazienti infettati dalla variante Ba.4; Ba.5, invece, non è stata ancora rilevata nel nostro Paese.

L'epidemiologo

I casi di Covid-19 "tornano a salire in Sud Africa, che nell'ultima settimana sta vedendo triplicare i contagi, aumentare anche i tassi di positività e crescere i ricoveri. Quest'impennata mette il Sudafrica di fronte a una possibile quinta ondata, collegata alle sottovarianti Ba4 e Ba5". Lo twitta Eric Feigl-Ding, epidemiologo ed economista sanitario americano, che dedica una serie di post a queste sottovarianti di Omicron e ne ha parlato anche sul New York Times'  "La maggior parte di quanti mi seguono" su Twitter "sa che sono preoccupato per Ba4 e Ba5 da molte, molte settimane. Adesso anche le persone che hanno minimizzato queste varianti, non sono più sprezzanti ma sono preoccupate", chiosa l'epidemiologo.

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