Covid, giornata nera in Lombardia: +563,18% i contagi in 24 ore

Martedì 4 ottobre ben 12.240 positivi contro i 1.847 del giorno prima. E a preoccupare c’è anche l’aumento di infezioni tra i medici e gli infermieri

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Brescia - Per molti è un capitolo che si è chiuso con la fine dell’obbligo di usare le mascherine, dal 1° ottobre anche sui mezzi. Ma gli operatori sanitari sono già in allerta per la nuova fiammata di Covid. La concomitanza di più fattori, tra cui la ripresa delle scuole senza particolari misure di precauzione nonostante la copertura vaccinale tra i più piccoli sia bassa, sta portando a una risalita dei contagi che reca con sé, inevitabilmente, anche quella dei ricoveri.

Emblematico il dato del 4 ottobre, quando in Lombardia si sono registrati 12.249 contagi, il 563,18% in più in un giorno: a Milano il numero più elevato in valore assoluto (3.206) mentre al secondo posto c’è Brescia con quasi 1.600 nuovi positivi. Dieci i decessi in 24 ore, che portano il totale a 42.590 morti da febbraio 2020, di cui il 76% sopra i 75 anni. L’incidenza negli ultimi 7 giorni, a livello regionale, è di 445 casi ogni 100mila abitanti: in altri tempi, i 250 casi su 100mila abitanti a settimana erano l’indicatore per far scattare la zona rossa.

Per ora, grazie alla vaccinazione, la gravità della malattia è ridotta rispetto al passato, tanto che l’ospedalizzazione, seppure in crescita, è contenuta nei numeri. Il numero maggiore di ricoveri Covid si rileva agli Spedali Civili di Brescia, con 63 pazienti. Di questi, 5 sono in Terapia intensiva: pochi rispetto ai numeri che il Civile ha dovuto gestire (oltre 900 pazienti Covid solo a marzo 2020), ma è significativo che in pochi giorni i casi più gravi siano più che raddoppiati, passando da 2 a 5. Sopra i 30 ricoveri complessivi ci sono anche l’Asst dei Sette Laghi (31) e l’Asst della Valle Olona (34) che fa capo ad Ats Insubria, nonché l’Asst di Lecco (36) che fa capo ad Ats Brianza.

I numeri cambiano repentinamente e la situazione si modifica di ora in ora. Quello che sembra assodato è il trend di crescita, con i ricoveri che superano le dimissioni: sempre il al 4 ottobre, negli ospedali lombardi sono stati ricoverati in 172 (19 al Civile di Brescia, 11 in Asst dei Sette Laghi, 13 al San Matteo di Pavia) e dimesse 72 persone, con un saldo di +100 a favore degli ingressi. Per quanto riguarda l’occupazione letti, le percentuali sono ancora contenute: a livello regionale risultano occupati il 7 per cento dei letti di area medica e lo 0,8 in Terapia intensiva, ma il sistema è rodato per distribuire l’eventuale incremento di ingressi nella rete regionale.

Quello che più preoccupa, sul fronte della gestione ospedaliera, è l’aumento di infezioni tra medici e infermieri: con l’influenza alle porte, si teme un nuovo autunno caldo.