Covid oggi italia e Lombardia, bollettino coronavirus 22 dicembre: nuovo record contagi

Oltre 36mila casi in Italia (146 decessi) e 10mila in Lombardia (quarto peggior dato di sempre). Tasso di positività al 4,65%. Attesa per la cabina di regia del 23 dicembre

Crescita vertiginosa dei contagi ancora oggi: sono 36.293 i nuoi casi e 146 i morti. E la Lombardia supera quota 10mila positivi. Numeri preoccupanti, ancora peggiori di quelli di ieri, che già erano il record dell'anno. E' allarme rosso in vista delle festività natalizie. E infatti tutta l'attenzione è per la cabina di regia fissata per il 23 dicembre che, in extremis, fisserà dei paletti per il Capodanno e, si presume, fornirà delle indicazioni per cenoni e pranzi di Natale e soprattutto sul ritorno all'uso di dispositivi di protezione individuale anche all'aperto. Insomma, le restrizioni non andranno in soffitta con il 2021, come dimostrano le ultime scelte che arrivano dall'Europa, dalla Francia alla Germania, per timore che dilaghi la variante Omicron.

I dati nazionali del 22 dicembre
I dati nazionali del 22 dicembre

Come affrontare le feste: la guida

Intanto nella conferenza stampa di fine anno il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato della proroga dello stato d'emergenza:  "Lo stato di emergenza non è un atto di rassegnazione ma di necessità. L'evoluzione dei dati ha dimostrato che lo stato di emergenza andava prorogato: è un atto di buon senso". Draghi ha anche detto che tra seconda e terza dose del vaccino, è necessario effettuare il tampone. Una tesi che ha a che fare con l'ipotesi di riduzione della validità del Super Green pass in parallelo con la diminuzione dell'efficacia della protezione vaccinale che verrà discussa nella cabina di regia..

La situazione in Italia

Con 36.293 nuovi casi e 146 morti la situazione nel Paese diventa grave. Ieri erano 30.798 i nuovi positivi e 153 i decessi. A fronte di  779.303 tamponi  (ieri erano 851.865) il tasso di positività risale ancora al 4,65% mentre ieri era al 3,6%. Sono 1.010 i pazienti in terapia intensiva in Italia, 2 in meno di ieri nel saldo tra entrate e uscite. Gli ingressi giornalieri sono 92. I ricoverati con sintomi nei reparti ordinari sono 8.544, ovvero 163 in più rispetto a ieri. Sono 402.729 gli attualmente positivi, 18.585 in più rispetto a ieri. Dall'inizio della pandemia i casi totali sono 5.472.469 mentre le vittime sono 136.077. I dimessi e i guariti sono invece 4.933.663 , con un incremento di 17.595 rispetto a ieri.  Tra le regioni più colpite, dietro ai numeri monstre della Lombardia ci sono il Veneto con  4.522 e il Piemonte con 3.290.

La Lombardia

I dati lombardi del 22 dicembre
I dati lombardi del 22 dicembre

La Lombardia supera quota 10mila contagi. Per l'esattezza sono 10.569. Con 182.427 tamponi effettuati il tasso di positività è in crescita al 5,8% (ieri 4%). In aumento i ricoverati in terapia intensiva (+3, sono 164) e nei reparti (+45, per un totale di 1.352). Sono 21 i decessi, che portano il totale a 34.814 morti da inizio pandemia. Per quanto riguarda le province, sono 4.640 i positivi segnalati a Milano, 673 a Bergamo, 823 a Brescia, 493 a Como, 211 a Cremona, 195 a Lecco, 309 a Lodi, 237 a Mantova, 953 a Monza e Brianza, 484 a Pavia, 98 a Sondrio e 775 a Varese.  È la quarta volta dall'inizio della pandemia che in Lombardia vengono superati i 10mila casi giornalieri: il record assoluto è del 7 novembre del 2020, quando si registrarono 11.489 casi, seguito dai 10.995 casi del 10 novembre 2020 e dai 10.634 casi del 13 novembre. È quindi la prima volta nel 2021 che viene superata questa soglia. Se il virus sta tornando a diffondersi come un anno fa, completamente diverso è il numero dei decessi che a novembre del 2020 contava quotidianamente i 100 morti fino ai 347 del 3 dicembre, mentre ora raramente supera le poche decine. Molto inferiore anche la pressione sugli ospedali: nel novembre del 2020 si passò rapidamente da circa 400 a oltre 900 ricoverati in terapia intensiva, mentre in questo mese i letti occupati in terapia intensiva aumentano molto lentamente.

Le regioni

ALTO ADIGE  Il bollettino dell'Azienda sanitaria dell'Alto Adige riporta due decessi e 401 nuovi casi. Il numero complessivo delle vittime della pandemia ora è di 1.289. Sono risultati positivi 235 di 2.371 tamponi pcr e 116 di 11.292 test antigenici. Salgono da 19 a 21 i letti occupati in terapia intensiva, mentre calano da 90 a 86 quelli nei normali reparti ospedalieri. Sono stati dichiarati guariti 470 altoatesini, mentre 8.697 sono al momento in quarantena.

TRENTINO Contagi in aumento in provincia di Trento, dove, nelle ultime 24 ore, si registrano 392 nuovi casi di persone positive al Covid e un decesso. Dei nuovi contagi, 132 sono stati individuati con i tamponi molecolari e 260 con i tamponi antigenici, su un totale di 9.869 test effettuati. I ricoveri sono pari a 119, con cinque nuovi ingressi e otto dimissioni. Il 57% delle persone in ospedale non è vaccinato, mentre il 27% risulta vaccinato in modo irregolare. In terapia intensiva ci sono 23 persone, di cui 15 non vaccinate e quattro con vaccinazione irregolare. "I nuovi casi di Covid stanno bloccando gli ospedali, non permettono le cure in tutti gli altri reparti e mettono in ginocchio il Trentino. E' bene informare adeguatamente i trentini su cosa sta succedendo, e dobbiamo dire che chi non si vaccina rischia di mandare il Trentino in zona arancione", ha detto il presidente della Provincia, Maurizio Fugatti. I trentini non vaccinati sono 67.247, in calo rispetto al dato registrato nelle scorse settimane.

FRIULI VENEZIA GIULIA Su 9.835 tamponi molecolari processati nella regione sono stati rilevati 789 nuovi contagi, con una percentuale di positività dell'8,02%. Sono inoltre 21.247 i test rapidi antigenici realizzati, dai quali sono stati rilevati 148 casi (0,70%). Si conferma essere la prima fascia di contagio quella degli under 19 con il 23,69% dei nuovi positivi. Oggi si registrano i decessi di 12 persone. Le persone ricoverate in terapia intensiva scendono a 26 e i pazienti ospedalizzati in altri reparti calano a 293. I decessi complessivamente ammontano a 4.154. Il totale dei casi positivi è stato ridotto di 3 unità a seguito di altrettanti test antigenici non confermati dall'esame molecolare.   

VENETO Ancora nero il bollettino quotidiano sulla pandemia Covid in Veneto. Nelle ultime 24 ore risultano 4.522 nuovi positivi registrati e 20 vittime del virus. Continuano a crescere anche i ricoveri in area non critica negli ospedali del Veneto (+19) mentre si tira un sospiro di sollievo sul fronte delle terapie intensive, passate da 174 a 164. In crescita i cittadini in isolamento che oggi sono 64.018, con in testa la provincia di Treviso (1.026 nuovi casi di positività).

VALLE D'AOSTA  Nessun decesso e 67 nuovi positivi in Valle d' Aosta che portano il totale delle persone contagiate da virus da inizio emergenza a 14.493. I positivi attuali sono 943 di cui 919 in isolamento domiciliare, 23 ricoverati in ospedale, uno in terapia intensiva. Il totale dei guariti è pari a 13.063 unità, +63 rispetto a ieri. I casi complessivamente testati sono 104.108, i tamponi fino ad oggi effettuati 335.195. Da inizio epidemie i decessi di persone risultate positive al Covid in Valle D' Aosta sono 487.

PIEMONTE Il Piemonte potrebbe entrare in zona gialla dopo Natale: ad affermarlo è l'assessore regionale alla Sanità, Luigi Icardi: "Per entrare in zona gialla bisogna superare tre parametri: i 50 casi positivi al Covid-19 ogni 100mila abitanti, già ampiamente superato, il 10% di utilizzo dei posti in terapia intensiva, e il 15% di utilizzo dei posti nei ricoveri ordinari. Siamo alle soglie di questi limiti". Oggi l'Unità di Crisi della Regione ha comunicato 3.290 nuovi casi di persone risultate positive al Covid-19 (di cui 2.058 dopo test antigenico), pari al 5,1% di 65.129 tamponi eseguiti, di cui 51.890 antigenici. Il totale dei casi positivi diventa 439.374. I ricoverati non in terapia intensiva sono 854 (+ 24 rispetto a ieri). I ricoverati in terapia intensiva sono 64 (invariati rispetto a ieri). Le persone in isolamento domiciliare sono 29.025.  

LIGURIA  Nuovo picco di contagi anche in Liguria, con 1.129 nuovi casi. Corrono ancora, intanto, gli ospedalizzati: sono oggi 21 in più di ieri per un totale di 453, con 28 persone in terapia intensiva, rispetto alle 31 di ieri (19 non sono vaccinati e 9 pur vaccinati hanno comorbidità).  I tamponi molecolari sono stati 7.433, mentre quelli antigenici rapidi sono stati 11.795, portando dunque il tasso di positività al 5,8%. 

EMILIA-ROMAGNA È di oltre duemila casi e 22 morti il bilancio delle ultime 24 ore della pandemia in Emilia-Romagna: i nuovi positivi, individuati sulla base di quasi 45mila tamponi, sono infatti 2.068, poco meno della metà dei quali (942) sono asintomatici e con un età media di 39,1 anni. Stabile il numero dei ricoverati. I casi attivi hanno raggiunto e superato quota 45mila, ma il 97,3% si trova in isolamento domiciliare. I ricoverati in terapia intensiva sono 107 come ieri, mentre negli altri reparti Covid ci sono 1.109 pazienti (+25).  

MARCHE Record di contagi giornalieri nelle Marche con 836 casi rilevati che fanno volare l'incidenza di positivi su 100mila abitanti a 307,17 (ieri 296,38).  Nei primi tre giorni della settimana in comparazione con quella passata si registra un incremento del 28%.  L'età mediana dei contagiati è stabile attorno a 40-42 anni. Il numero di tamponi eseguiti è 9.778 (6.225 nel percorso diagnostico di screening e 3.513 nel percorso guariti, con il 13,3% di positivi), a cui si sommano 3.861 test antigenici (836 positivi).

TOSCANA  Sono 2.038 i nuovi casi, su 16.022 tamponi molecolari e 27.941 antigenici rapidi processati in Toscana, con cinque morti e 678 guariti. Nelle ultime 24 ore risultano effettuati 16.022 tamponi molecolari e 27.941 antigenici rapidi, con un tasso di positività del 4,6% sul totale dei test e il 15,7% sui nuovi soggetti controllati. Risale la pressione sugli ospedali. I ricoverati nelle aree Covid sono oggi 437 (+13 rispetto a ieri), di cui 64 in terapia intensiva (tre in più). Dall'inizio dell'emergenza sono 321.653 i contagi accertati, 294.615 le guarigioni e 7.502 i decessi. 

UMBRIA Crescono ancora i nuovi casi Covid in Umbria, 677 nell'ultimo giorno, più 36%. Nuova lieve salita anche dei ricoverati in ospedale, 67, due in più rispetto a martedì, mentre scendono a otto, uno in meno, i posti occupati nelle terapie intensive. Non vengono segnalati nuovi morti per il virus mentre i guariti sono 236. Gli attualmente positivi raggiungono quota 4.571, 441 in più. Sono stati analizzati 4.471 tamponi e 12.497 test antigenici, con un tasso di positività sul totale pari al 3,98% (2,72% il giorno precedente).

LAZIO Oggi nel Lazio processati 23.265 tamponi molecolari e 37.439 tamponi antigenici per un totale di 60.704 test: si registrano 2.497 nuovi casi positivi (+212). Sono 8 i decessi (-5), 915 i ricoverati (), 128 le terapie intensive () e + i guariti. Il rapporto tra positivi e tamponi è al 4,1%. A comunicare i nuovi dati l'assessore alla Salute della Regione Lazio Alessio D'Amato. "I casi a Roma città sono a quota 1.214. Il valore rt a 0.99, scende sotto 1. L'incidenza aumenta a 260 per 100 mila abitanti. Oggi su otto decessi sette erano non vaccinati. Da stanotte - ricorda l'assessore - scatta l'ordinanza di Zingaretti per obbligo delle mascherine all'aperto e sorveglianza del personale sanitario almeno ogni 10 giorni".

ABRUZZO Salgono bruscamente i nuovi positivi in Abruzzo con 632 nuovi casi, che portano il totale dall'inizio dell'emergenza a 94.322. Il bilancio dei pazienti deceduti registra 3 nuovi casi e sale a 2.626. Nel numero dei casi positivi sono compresi anche 84.353 dimessi/guariti (+359 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi in Abruzzo sono 7.343 (+269 rispetto a ieri). 125 pazienti (-3 rispetto a ieri) sono ricoverati in ospedale in area medica; 16 (-3 rispetto a ieri) in terapia intensival. Nelle ultime 24 ore sono stati eseguiti 6.524 tamponi molecolari (1.678.588 in totale dall'inizio dell'emergenza) e 13.691 test antigenici (1.587.980). Il tasso di positività è pari a 3.12 per cento.  

MOLISE Sono 83 i nuovi casi registrati nella regione, che portano il totale da inizio emergenza a 15.586. Gli attualmente positivi sono 308.

PUGLIA Nella regione si registrano 952 nuovi casi di coronavirus, il 2,8% dei 33.337 test giornalieri. Non si registrano decessi.  Delle 8.189 persone attualmente positive 171 sono ricoverate in area non critica (ieri erano 167) e 25 in terapia intensiva (ieri 21).

BASILICATA Su 1.614 tamponi molecolari esaminati in Basilicata sono risultate positive 168 persone: lo ha reso noto la task force lucana aggiungendo che sono state registrate altre 43 guarigioni di persone residenti in regione. Le persone ricoverate con Covid negli ospedali sono 42 (quattro in più di ieri), nessuna delle quali in terapia intensiva. 

CAMPANIA Sono 2.650 i nuovi casi di Covid-19 emersi in Campania dall'analisi di 49.957 test, 7 i nuovi decessi inseriti nel bollettino odierno diffuso dall'unità di crisi regionale. In Campania sono 32 i pazienti Covid ricoverati in terapia intensiva, 463 i posti di degenza occupati. 

CALABRIA Sono 676 in più, rispetto a ieri, le persone risultate positive al coronavirus in Calabria, su 9.529 tamponi eseguiti. Finora nella regione sono stati effettuati 1.574.441 tamponi, le persone risultate positive al coronavirus sono 102.274 (ieri erano 101.598). sale il rapporto tra tamponi fatti e tamponi positivi (dal 4,81% al 7,09%). Dall'inizio dell'emergenza i decessi sono 1.563 (+7 rispetto a ieri), i guariti sono 91.417 (+284 rispetto a ieri). Gli attualmente positivi sono 9.264 (+385).

SICILIA In Sicilia nella settimana appena trascorsa, tra il 13 e il 19 dicembre, si è registrata un'ulteriore sensibile crescita del contagio con un incremento di oltre il 44 per cento dei nuovi casi di Coronavirus (pari a 9.147) rispetto alla settimana precedente. E' quanto emerge dal bollettino settimanale Dasoe inviato dalla Regione. L'incidenza cumulativa settimanale si è attestata al valore di 189 nuovi casi ogni 100.000 abitanti.  Il bollettino odierno parla di 1.410 nuovi positivi  e 17 morti  che fanno salire i casi totali a 346.027 e i decessi a 7.381. Gli attuali positivi sono 22.404, +470; i guariti 316.242, +963 I ricoverati con sintomi sono 561, 73 in terapia intensiva, 10 del giorno; 35.091 i tamponi effettuati. Indice di positività al 4%

SARDEGNA Altri due casi di variante Omicron acceratti in Sardegna che vanno ad aggiungersi ai tre rilevati dal sequenziamento nei giorni scorsi. E a Palau, in Gallura, un'ordinanza del sindaco mimpone che le feste in casa siano solo tra parenti con regolare Green pass. Il bollettino odierno sull'isola fa registrare 304 ulteriori casi confermati di positività, sulla base di 4.124 persone testate. Sono stati processati in totale, fra molecolari e antigenici, 10.718 tamponi. I pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva sono 11 (1 in meno di ieri). I pazienti ricoverati in area medica sono 121 ( 6 in più di ieri). Non si registra alcun decesso. 

I ricoveri

Il report fornito dagli ospedali sentinella della Federazione italiana Aziende sanitarie e ospedaliere ( Fiaso) mostra l'andamento delle ospedalizzazioni, anche rispetto all'essere o meno vaccinati. L'incremento dei non vaccinati nei reparti ordinari è del 16,7% mentre diminuiscono del 2% i vaccinati ricoverati. E i pazienti non vaccinati ammontano al 53% del totale. La rilevazione, effettuata il 21 dicembre, riguarda in tutto 21 strutture sanitarie ospedaliere. Il tasso di crescita dei ricoveri Covid rimane più o meno stabile al 7%. Il numero dei pazienti ospedalizzati per Covid cresce, dunque, a ritmo costante ma - spiega la Fiaso - è a tutti gli effetti una pandemia a due velocità: accelera per quanto riguarda il numero dei no vax, frena in relazione ai pazienti vaccinati. A finire in ospedale per aver contratto il virus sono sempre più soggetti non vaccinati. Netta prevalenza di soggetti di sesso maschile fra i ricoverati, che è accentuata rispetto alla settimana scorsa.

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Il virus nel mondo

In Cina, pur con numeri proporzionalmente molto bassi rispetto a quelli di moltissimi altri Paesi, si torna a temere il propagarsi dell'infezione. Le autorità di Xian, megalopoli della Cina interna, hanno ordinato il lockdown per i suoi tredici milioni di abitanti, dopo un picco di contagi. Attualmente c'è un'area ad alto rischio di contagio e altre 40 a medio rischio, al centro di un focolaio segnato dalla presenza della variante Delta del virus. "Gli spostamenti nelle 41 aree, distretti, contee e zone di sviluppo a rischio di contagio sono rigorosamente limitati", si legge in una nota diffusa on line dai media statali. Israele intanto ha dato un'ulteriore accelerata alla propria campagna vaccinae con la quarta dose di siero antiCovid a over 60 e militari.

Vanno piuttosto male le cose in Francia, che dovrebbe superare i 100.000 contagi al giorno entro fine dicembre, a causa dell'alto livello di propagazione della nuova variante Omicron, almeno nelle previsioni del ministro della Salute, Olivier Véran. E in Germania il ministro della Salute, Karl Lauterbach, ha annunciato che "sarà necessaria" una quarta dose di vaccino per combattere l'attuale recrudescenza della pandemia. L'Austria ha deciso di cancellare le feste di Capodanno per cercare di arginare il piu' possibile e dal 27 dicembre quando alle ore 22 scatterà il coprifuoco.  In Gran Bretagna il premier Johnson ha annunciato possibili restriizoni solo dopo il Natale, ma nel Paese serpeggia scetticismo su questa cautela, tanto che soprattutto a Londra si registrano code nei centri per il test. Cauto ottimismo anche in Spagna, uno dei Paesi europei a più alto tasso di vaccinazione. Anche qui il governo ha deciso di concedere delle festività "serene".  "Padri e madri potranno festeggiare il Natale con i loro figli, i nonni e le nonne con i loro nipoti e figli", ha affermato il premier spagnolo, Pedro Sánchez, in risposta al leader dell'opposizione, il popolare Pablo Casado, che ha manifestato in Parlamento preoccupazione per il forte aumento dei contagi. "Per fortuna oggi abbiamo il 90% della popolazione vaccinato con ciclo completo", ha rimarcato Sanchez riferendosi alla popolazione over 12.  

Omicron e booster

La variante Omicron, secondo il report settimanale dell'Oms, è ormai presente in 106 Paesi. E la rasmissione ora non è più legata ai viaggi ma a cluster locali. Delta resta ancora dominante, ma la circolazione di Omicron è sottostimata: su 1.051.598 di sequenziamenti, 1.009.253 (96%) erano Delta e solo 16.988 (1,6%) Omicron, mentre le altre varianti si attestano intorno allo 0,1%. Ma i dati sulla distribuzione globale delle varianti, secondo l'Oms, dovrebbero essere interpretati tenendo in considerazione i limiti della sorveglianza, comprese le differenze nella capacità di sequenziamento e nelle strategie di campionamento tra i Paesi, nonché ritardi nella comunicazione dei casi.  Nel Regno Unito e in Sud Africa, fra i più colpiti, i ricoveri continuano ad aumentare e, dato il rapido aumento dei casi, è possibile che i sistemi sanitari possano essere sopraffatti da questa nuova ondata, avverte l'Oms. Ma a lanciare il segnale più  significativo è il direttore generale dell'Organizzazione, Tedros Adhanom Ghebreyesus, che dice: "Nessun Paese potrà uscire dalla pandemia a colpi di dosi di richiamo e i booster non vanno visti come un lasciapassare per i festeggiamenti in programma".