Covid oggi venerdì 19 agosto Italia e Lombardia: i dati su contagi e decessi

Ancora giù l'Rt, ma preoccupa il numero dei decessi, ancora alto. Perché in Italia si muore più di coronavirus che negli altri Paesi?

Continua l'estate "tranquilla" dal punto di vista dei contagi sul fronte della pandemia di Covid-19, nonostante la decrescita sembri rallentare proprio negli ultimi giorni. Oggi, venerdì 19 agosto, si registrano 24.691 nuovi casi e 124 morti. Calano i numeri per quanto riguarda l'occupazione degli ospedali: sono 8 in meno le persone ricoverate in terapia intensiva e 243 in meno quelle nei reparti ordinari. Quello che continua a preoccupare è il dato relativo ai decessi, ancora molto alto. Ieri, giovedì 18 agosto, per esempio, sono stati 147. Una cifra sproporzionata, secondo alcuni specialisti. E che, probabilmente, non si può spiegare esclusivamente con l'età media alta del nosto Paese.

I dati di oggi in Italia / PDF

I nuovi casi sono 24.691 (erano stati 27.296 ieri, giovedì 18 agosto), mentre i morti sono 124 (ieri 147). I tamponi processati sono 158.905, per un tasso di positività al 15,5% (in calo dello 0,8% rispetto a ieri). Giù i numeri nelle Terapie intensive (-8) e nei reparti ordinari (-243). Dimessi e guariti sono 20.632.612 (+43.140) mentre il totale dei casi dall'inizio della pandemia è di 21.606.606 e quello dei decessi è di 174.571. 

La situazione in Lombardia

 

A fronte di 19.720 tamponi effettuati, sono 2.762 i nuovi positivi (14%). Lo riferisce la Regione Lombardia nel bollettino Covid giornaliero. I ricoverati in terapia intensiva sono 21 (+1). I ricoverati non in terapia intensiva sono 845 (-39). Si registrano 22 nuovi decessi.  A Milano e provincia i nuovi casi sono 690, di cui 255 a Milano città. Questi i contagi nelle altre province: Bergamo 278; Brescia 423; Como 152; Cremona 136; Lecco 64; Lodi 66; Mantova 221; Monza e Brianza 206; Pavia 150; Sondrio 63; Varese 233.

Perché in Italia si muore così tanto?

E proprio alla questione morti "estivi" da coronavirus fa riferimento, in un tweet, il virologo Roberto Burioni, con una domanda riguardo i farmaci prescritti per combattere la malattia. "Ieri altri 147 morti per Covid - scrive Burioni sui social - Amici farmacisti mi raccontano di abbondanti prescrizioni di azitromicina (un antibiotico inutile per la cura di Covid e dannoso in generale) e rarissime prescrizioni di Paxlovid. Si può sapere dalle autorità come stanno davvero le cose?". Un tasto, quello delle prescrizioni "errate", su cui il virologo noto anche per le sue numerose apparizioni tv, ha già battuto. "Preciso: sono conscio che quanto mi si dice rientra nell'aneddotica e non vale niente - scrive su Twitter il docente dell'università Vita Salute del San Raffaele - Proprio per questo vorrei conoscere i dati ufficiali sulle prescrizioni di azitromicina rispetto al 2019 e di Paxlovid rispetto ad altri Paesi. Ricordo che Paxlovid è indicato, tra l'altro, in tutti i pazienti Covid oltre i 65 anni".

Fa eco a Burioni Roberto Bertolini, esperto di sanità pubblica, già rappresentante dell'Oms all'Ue e ora consulente del ministro della Salute del Qatar, proprio con una risposta al tweet del virologo. "La mortalità da Covid in Italia è troppo alta. È fondamentale che l'Istituto superiore di sanità metta in cantiere uno studio nazionale che ne identifichi le cause, anche a confronto con altri paesi dal profilo demografico simile". E anche sulla questione Paxlovid c'è allineamento: "Caro Roberto Burioni, condivido al 100% le tue preoccupazioni".

Il report dell'Iss

E' uscito oggi, intanto, il report settimanale dell'Iss sul coronavirus in Italia. Nel periodo 27 luglio - 9 agosto, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,77 (in una forchetta fra 0,74-0,80), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. Migliora anche la situazione negli ospedali. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è in calo al 2,7% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 18 agosto) vs 3,2% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 11 agosto). Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale scende all'11,0% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 18 agosto) vs 13,0% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 11 agosto).