Covid oggi, Gimbe: contagi in calo. Ma aumentano ricoveri, terapie intensive e decessi

I dati emergono dall'ultimo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe riferito alla settimana fra il 2 e l'8 dicembre

Milano, 12 dicembre 2022 - Natale e fine anni si avvicinano e il Coronavirus rallenta la sua corsa, ma solo per quanto riguarda i contagi. Aumentano infatti ricoveri e decessi. 

Dal nuovo monitoraggio indipendente della Fondazione Gimbe riferito alla settimana fra il 2 e l'8 dicembre 2022, negli ultimi 7 giorni, in Italia, è stato registrato un lieve calo di nuovi casi di Covid-19 (-2,7%, da 227.420 a 221.324) "con una media mobile a 7 giorni che supera i 31mila al giorno". Ma un rialzo dei decessi +8% (da 635 a 686, 15 dei quali riferiti a periodi precedenti) rispetto alla settimana precedente, con una media salita da 91 a 98 al giorno. E risultano in aumento anche i ricoveri, sia nei reparti ordinari (+9%) sia nelle terapie intensive (+4,7%).

Gli ospedali

Sul fronte degli ospedali, i dati Gimbe indicano che i ricoverati con sintomi sono stati 757 in più (da 8.458 a 9.215) e i ricoverati nelle rianimazioni 15 in più (da 320 a 335). Nello specifico, il report ha evidenziato che i posti letto Covid occupati in area critica, dopo aver raggiunto il minimo di 203 il 10 novembre, sono saliti a 335 l'8 dicembre. In area medica, invece, dopo aver raggiunto il minimo di 6.347 l'11 novembre, hanno raggiunto quota 9.215 l'8 dicembre. Quanto alla pressione sugli ospedali, all'8 dicembre il tasso nazionale di occupazione da parte di pazienti Covid si è attestato al 14,5% in area medica (dal 5,1% del Molise al 33,2% dell'Umbria) e al 3,4% in area critica (dallo 0% di Molise e Provincia Autonoma di Trento al 7,1% della Liguria). "Stabile rispetto alla settimana precedente  il numero di ingressi giornalieri in terapia intensiva, con una media mobile a 7 giorni di 40 ingressi al giorno", ha osservato Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione Gimbe.

Casi aumentano in 13 Regioni

Nella settimana dal 2 all'8 dicembre 2022 i nuovi casi di Covid-19 hanno registrato una riduzione del 2,7%. Nello stesso periodo il numero totale dei tamponi si è ridotto del 5,3%, mentre si è verificato un aumento dei casi attualmente positivi da 507.169 a 523.075 e del numero di persone in isolamento domiciliare (da 498.391 a 513.525, +3%). Nello specifico, il report Gimbe ha rilevato che i nuovi contagi da Covid-19 hanno registrato un rialzo in 13 Regioni (dall'1,3% della Sardegna al 25,7% della Puglia) e in 48 province. Risultano, invece, in calo i contagi in 8 Regioni (dal -3,2% della Provincia Autonoma di Trento al -18,7% della Lombardia) e in 57 provincie. Sale anche l'incidenza, che in 22 province supera 500 casi per 100mila abitanti.

Vaccini, record negativo

Per quanto riguarda l'andamento della campagna di vaccinazione nazionale anti-Covid, il report Gimbe ha evidenziato che in 7 giorni il numero dei nuovi vaccinati contro il coronavirus è diminuito del 22,3%, toccando il record negativo dall'inizio della campagna vaccinale anti Covid-19. Per quanto riguarda i nuovi vaccinati, nella settimana di riferimento sono stati 900 rispetto ai 1.158 della settimana precedente. "Un dato così basso non si era mai registrato dall'inizio della campagna vaccinale", ha osservato il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. In particolare, fra i nuovi vaccinati, il 10,4% (pari a 94) appartiene alla fascia d'età fra 5 e 11 anni, con una riduzione del 55,9% rispetto alla settimana precedente. Si sono ridotte le vaccinazioni anche fra gli over 50, più a rischio di malattia grave, attestate a quota 343 (-20,4% rispetto alla settimana precedente). Il monitoraggio indica inoltre che al 9 dicembre erano 6,79 milioni le persone di età superiore a 5 anni che non avevano ricevuto nemmeno una dose di vaccino. Sempre al 9 dicembre, erano state somministrate 40.383.008 terze dosi, con una media mobile a 7 giorni di 2.124 somministrazioni al giorno, in calo rispetto alle 2.753 della settimana precedente e con un tasso di copertura nazionale dell'84,7%. "Considerato che la platea per la terza dose non viene aggiornata dal 20 maggio, il tasso di copertura è sovrastimato in quanto non include né i circa 60 mila nuovi vaccinati dal 21 maggio, né circa 2,4 milioni di persone che hanno superato i 120 giorni dal completamento del ciclo primario, al netto delle persone che nel frattempo hanno contratto l'infezione", ha sottolineato Cartabellotta. Per quanto riguarda il secondo booster, al 9 dicembre erano state somministrate 5.283.262 quarte dosi, con una media mobile di 19.225 somministrazioni al giorno, in calo del 23,6% rispetto alle 25.171 della settimana precedente. Il tasso di copertura nazionale è del 27,6%, con nette differenze regionali (dal 12,4% della Calabria al 41,3% del Piemonte). Sulla quinta dose non è ancora disponibile nessun dato ufficiale, ha concluso la fondazione Gimbe.