Covid, scattano le nuove regole d'accesso per il dentista: come fare

Riviste dalla Federazione dell'ordine dei Medici le linee guida per l'attività odontoiatrica: modificate le norme sul triage, l'accompagnamento dei pazienti, il cambio camici

Covid, nuove regole dal dentista

Covid, nuove regole dal dentista

Milano, 20 luglio 2022 - Niente più misurazione della febbre all'ingresso e neppure il pre-triage telefonico. Non solo: dal dentista si potrà andare accompagnati. Sono alcune delle nuove regole che scattano con l'aggiornamento delle 'Indicazioni operative per l'attività odontoiatrica durante la pandemia', riviste "alla luce della situazione epidemiologica Covid-19, dell'evoluzione pandemica, dei progressi scientifici e tecnologici, della campagna vaccinale e della cessazione della fase emergenziale", come ha spiegato la Fnomceo, Federazione nazionale Ordini dei medici chirurghi e odontoiatri.  Altre novità riguardano i dispositivi di protezione: ad esempio, il camice (o la tuta) idrorepellente va cambiato solo dopo le procedure che generano aerosol, e non più per ogni paziente.  L'aggiornamento è opera del Tavolo tecnico ministeriale per la formazione, ricerca e programmazione dell'attività odontoiatrica, coordinato da Enrico Gherlone e del quale fa parte, tra gli altri, il presidente della Commissione Albo odontoiatri (Cao) nazionale, Raffaele Iandolo.

Nuove regole dopo quelle emanate il 13 maggio 2020

Le prime indicazioni erano state emanate dallo stesso Tavolo il 30 aprile 2020, validate dal Comitato tecnico scientifico per l'emergenza coronavirus e rese quindi pubbliche il 13 maggio di 2 anni fa. "La professione odontoiatrica è stata la prima a emanare delle linee guida per esercitare in sicurezza durante la pandemia - ricorda Iandolo - Indicazioni che non sono scritte sulla pietra, ma che devono aggiornarsi al mutare del contesto epidemiologico e normativo". Infatti "la campagna vaccinale ha attenuato il decorso clinico del Covid-19 - sottolinea il presidente Cao - e di conseguenza ha ridotto i casi di patologia grave. Con la fine dell'emergenza, il 31 marzo scorso, sono progressivamente cadute molte restrizioni. É necessario che anche l'esercizio della professione si adegui, pur nel massimo rispetto delle procedure di sicurezza". "Il lavoro di revisione - evidenzia Iandolo - deriva, come del resto le indicazioni nel loro complesso, da fonti scientifiche consultabili bibliograficamente. Siamo particolarmente orgogliosi che il percorso di emanazione, prima, e di revisione, poi, sia iniziato all'interno della Cao nazionale, con la costituzione di un Gruppo di lavoro che ha riunito le idee, le proposte, i contributi di diversi colleghi ed esperti. Ringrazio in particolare, per il lavoro propedeutico di revisione che è poi stato portato all'attenzione e pienamente recepito dal Tavolo tecnico, i professori Eugenio Brambilla, Roberto Di Lenarda, Filippo Graziani, Ivo Iavicoli, Lamberto Manzoli, Roberto Mattina, Vilma Pinchi, Fabrizio Pregliasco e i componenti della Cao nazionale. Ringrazio anche il professor Gherlone per l'opera di coordinamento e tutti i partecipanti al Tavolo ministeriale". "Ancora una volta - conclude il presidente Cao - si dimostra senza ombra di dubbio il senso di responsabilità della professione odontoiatrica, che è riuscita a conciliare la tutela della sicurezza dei cittadini e degli operatori con la tutela della salute e la garanzia dell'accesso alle cure anche nel contesto pandemico".