Covid, Natale 2021 come sarà? La quarta ondata e i rischi

Il ministro Speranza: "La strategia sta funzionando ma guai ad abbassare la guardia altrimenti ritorneranno le restrizioni"

Spostamenti tra regioni a Natale, lo stop di Speranza (Ansa)

Spostamenti tra regioni a Natale, lo stop di Speranza (Ansa)

Come sarà quest'altro Natale ai tempi del Covid? Manca poco più di un mese alle vacanze più sentite dell'anno ma ormai la domanda frulla nella testa di tutti gli italiani. Cosa ci aspetterà per vigilia e cenone di questo 2021? La risposta arriva dal ministro Roberto Speranza. "Se i reparti ospedalieri tengono non scatteranno misure restrittive e sarà un Natale come gli altri prima del Covid. Se invece i ricoveri saliranno scatteranno le misure più restrittive nei territori, in base al sistema dei colori", spiega il ministro della Salute che aggiunge: "Non abbiamo  sospeso la legge che prevede le fasce di rischio: con il giallo tornano le mascherine all'aperto e al ristorante c'è il limite di 4 a tavola". Così il ministro della Salute Roberto Speranza traccia un quadro della situazione in vista del terzo Natale ai tempi del Covid. Per ora in Italia la situazione è ancora stabile e sopra la soglia epidemica, l'indice di trasmissibilità basato sui casi con ricovero ospedaliero con un Rt a 1,12. "Al momento non abbiamo pianificato ulteriori interventi normativi, non ci sono norme allo studio", ha dichiarato il ministro della Salute ma guai ad abbassare la guardia. "La strategia sta funzionando: vaccini, green pass e mascherine, che non abbiamo tolto mai, ci stanno mettendo in condizioni di reggere meglio la quarta ondata".

In Italia

"L'inverno è la stagione più insidiosa perché si sta più al chiuso, quindi il mio invito è alla prudenza totale, a indossare le mascherine e rispettare il distanziamento". Anche perché la i dati sono in aumento un po' ovunque. Tredici zone hanno sforato il parametro: Calabria (52,5%), Campania (56,9), Emilia Romagna (56,1), Friuli Venezia Giulia (139,6), Lazio (63), Liguria (52,1), Marche (50,2), provincia autonoma di Bolzano (189,1), provincia autonoma di Trento (63), Sicilia (51,7), Toscana (57,7), Umbria (51,4) e Veneto (75,3). Addirittura due Comuni rischiano la zona rossa. Spicca un'assenza, rumorosissima: quella della Lombardia. La regione che in assoluto è stata la più colpita dal covid-19 durante la parte più dura della pandemia non solo non è nel novero dei territori più a rischio, ma non si avvicina neppure alla soglia di guardia: nell'ultima settimana, può rilevando un aumento di casi, i contagi sono di 34 casi ogni 100mila abitanti. 

Sos in Europa

 L'Europa è la regione con il più alto tasso di contagi al mondo, con 192 casi ogni 100mila persone. L’Oms ha manifestato preoccupazione, dato che nel continente potrebbero arrivare altri 500mila morti entro febbraio. Tra le nazioni con il più alto numero di decessi c’è il Regno Unito, dove si sono toccati 41.299 casi di Covid e 217 morti in sole 24 ore. Anche la Germania ha registrato 33.949 nuovi casi di contagio da Covid in 24 ore (6000 in più rispetto alla scorsa settimana) e 169 decessi. "Se l'Italia sta meglio rispetto a Germania, Francia, Gran Bretagna lo si deve al "dato meraviglioso di 46 milioni e 716 mila italiani che hanno fatto almeno una dose di vaccino", spiega con orgoglio il ministro