Vaccini, la Moratti spinge: una dose a tutti i lombardi entro giugno

Il coordinatore Bertolaso guarda ad aprile: "Avremo molti più sieri"

Letizia Moratti

Letizia Moratti

Milano - "Crediamo sia fondamentale poter garantire almeno una dose di vaccino a tutti i lombardi entro la fine di giugno. Dobbiamo puntare a dare una prima protezione a tutti i nostri cittadini, per evitare pressione sugli ospedali e soprattutto l'aumento dei decessi". Lo ha detto la vicepresidente e assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, nel corso della conferenza Stato/Regioni cui hanno partecipato anche i ministri Maria Stella Gelmini e Roberto Speranza, il neo commissario Francesco Paolo Figliuolo e il nuovo capo dipartimento della Protezione Civile, Fabrizio Curcio. 

"Il nostro impegno oggi è di correre più veloci del virus, cercare di anticiparlo - ha sottolineato Moratti -. Giocare di anticipo è spesso la soluzione migliore quando l'avversario è molto forte, ma non imbattibile. Dobbiamo agire così anche noi in modo da raggiungere con una sola dose la maggior parte della popolazione. Ben consapevoli evidentemente di lavorare per arrivare all'obiettivo finale della somministrazione di due dosi nel più breve tempo possibile, in un'ottica di sanità pubblica. Abbiamo già iniziato a somministrare i vaccini secondo una modalità reattiva, nelle aree di cinture di Bergamo e Brescia e proseguiremo con la provincia di Brescia, proprio come previsto dal piano nazionale".  Sull'intenzione del Governo di puntare a un solido raccordo tra la sanità e la Protezione civile,  Moratti ha rimarcato: "Regione Lombardia ha già attivato la collaborazione tra sanità e Protezione civile e individuato punti di vaccinazione per accelerare le vaccinazioni di massa. Allo stesso tempo è ulteriormente necessario avere a disposizione quanto più personale possibile, a partire dagli specializzandi".  

Sul fronte vaccini è intervenuto anche Guido Bertolaso: "Il ministro Speranza ha detto che dopo Pasqua arriverà una grande ondata di vaccini per tutta Italia e quindi, nonostante le difficoltà e disagi che stiamo vivendo, dobbiamo guardare verso un'assicurazione di questo genere. Poi, diamo tempo al nuovo commissario, generale Figliuolo, per orientarsi al meglio, ma mi sembra che sia già in linea e coerente con le cose che si debbono fare",  ha detto . Lo ha detto il coordinatore della campagna vaccinale anti-Covid 19 per la Lombardia in un'intervista rilasciata a Lombardia Notizie Online. Credo che ad aprile, anche con l'arrivo del vaccino 'Johnson & Johnson' e con nuove prospettive, come quello russo Sputnik - ha aggiunto Bertolaso - dovremmo avere un numero sufficiente di dosi per iniziare questa grande operazione di somministrazioni su tutto il territorio nazionale".

Guardando più specificatamente alla Lombardia, Guido Bertolaso ha aggiunto: "Abbiamo approvato quelli che saranno i centri più importanti per vaccinare tutti i cittadini predisponendo la pianta organica per operare al meglio. Per ora abbiamo vaccinato oltre 100.000 soggetti 'over 80'. Inoltre stiamo procedendo con le categorie a rischio, i disabili, chi lavora nel comparto della sanità, le forze dell'ordine, le forze armate e, in questi giorni, iniziamo anche con gli insegnanti. Oggi viaggiamo su una media di 20.000/23.000 persone al giorno e stiamo aumentando man mano che riceviamo più vaccini".  Infine, in merito all'ordinanza regionale che colloca la Lombardia in fascia 'arancione rafforzata', Bertolaso ha concluso: "Se noi guardiamo le statistiche dei ricoveri negli ospedali della provincia di Brescia e più in generale di tutta la Lombardia, nell'ultima settimana si vedono aumentare in modo esponenziale i ricoveri. E' certo che questa variante si sta diffondendo in modo molto rapido anche tra i bambini e gli adolescenti. Quindi certe decisioni, in momenti di emergenza, vanno prese anche in modo immediato. Ovviamente creano disagio, ma in questo caso era molto più importante salvaguardare la vita umana".