Covid, tamponi a Malpensa per chi arriva dalla Cina: positivo un passeggero su due

L'assessore al Welfare Guido Bertolaso: "Numeri che devono far riflettere". Nelle prossime ora primi risultati del sequenziamento

Malpensa (Varese) - Il Covid? Torna a fare paura, anche se in Italia - Lombardia compresa - la situazione è attulamente sotto controllo. A spaventare è l'esplosione dei contagi che sta vivendo la Cina e l'arrivo di numerosi viaggiatori asiatici nel nostro Paese, complice la riapertura ai viaggi da parte della National Health Commission (ieri i dati della piattaforma di viaggi Ctrip hanno mostrato che le ricerche di destinazioni oltre frontiera erano aumentate di 10 volte). Non solo, a peggiorare le cose potrebbe essere anche il Capodanno cinese che cade il 21 gennaio: l'appuntamento più importante dell'anno vede milioni di persone che tradizionalmente si spostano per turismo e altri milioni di lavoratori migranti mettersi in viaggio per riunirsi con le famiglie soprattutto nelle zone rurali, le più a rischio per mancanza di farmaci e strutture. 

Vista la situazione, è stata presa una decisione: test Covid obbligatori per chi arriva in Italia dalla Cina. "Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid-19 obbligatori, e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia", ha detto oggi il ministro della Salute Orazio Schillaci, che ha aggiunto: "La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l'individuazione di eventuali varianti del virus al fine di tutelare la popolazione italiana. Riferirò più dettagliatamente nel corso del Consiglio dei ministri convocato oggi". L’aeroporto di Capodichino, nel Napoletano, ha già introdotto l’obbligatorietà su iniziativa del presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca. Mentre, a Malpensa, lo scalo di Milano, dal 26 dicembre i test venivano effettuati in modo facoltativo. 

Il caso Malpensa

I tamponi anti-Covid erano tornati (facoltativi) a Malpens dal 26 dicembre, ma solo per i passeggeri in arrivo dalla Cina.  Obiettivo? "Sequenziare, ovvero analizzare il virus di chi eventualmente risulta contagiato e capire se si tratta delle stesse varianti di  Sars-Cov-2 in circolazione in Italia o di nuovi ceppi", aveva spiegato la Regione Lombardia. Dei 120 viaggiatori sul volo Pechino-Malpensa atterrato nello scalo milanese alle 18.55 del 26 dicembre, 62 sono risultati positivi a Covid, pari al 52%. Sull'altro volo arrivato a Milano da Pechino nel giorno di Santo Stefano, la percentuale di positivi è stata del 38% (35 su 92 passeggeri). I viaggiatori arrivati hanno tutti accettato di sottoporsi al tampone molecolare. E quelli risultati positivi sono stati isolati ed è stato attivato il contact tracing. La Regione ha deciso di aumentare il sequenziamento dei tamponi su tutto il territorio, chiedendo a tutti i laboratori di aumentare la loro capacità.  "Questi numeri devono far riflettere", ha commentato l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Guido Bertolaso, oggi in conferenza stampa.

Poi, si è detto soddisfatto dell'obbligo di tampone deciso dal ministro della Salute Orazio Schillaci. "Non possiamo che valutare positivamente la decisione del ministro Schillaci. Un'iniziativa - ha spiegato - che va nella direzione della tutela della salute dei cittadini e che ci permetterà di monitorare e comprendere quella che è realmente l'evoluzione della 'situazione Covid' a fronte delle notizie che giungono dalla Cina". "Per primi, a livello mondiale, come Lombardia - ha rivendicato - avevamo intrapreso questa iniziativa, realizzando tamponi all'aeroporto di Malpensa, proprio con l'obiettivo di non sottovalutare le notizie che giungevano dalla Cina. In tal senso mi ero confrontato personalmente, a nome del presidente Fontana, con il ministro Schillaci per condividere con lui questo tipo di attività. Quello che si è verificato può essere sintetizzato con la definizione 'gioco di squadra'".

L'attività di screening

Servirà ancora qualche ora, però, per avere gli esiti del sequenziamento, ovvero per capire quale variante è responsabile dei contagi e se eventualmente si tratta di un ceppo diverso da quelli in circolazione. Bertolaso ha piegato a di aver discusso il piano con Orazio Schillaci, ministro della Salute e con la Farnesina: "Abbiamo condiviso la necessità di attendere i risultati dei sequenziamenti prima di adottare eventuali misure".  Secondo l’assessore al Welfare "i dati testimoniano come in Cina sia in corso un’ondata epidemica, tutti i passeggeri non presentavano sintomi particolari, non sappiamo se avessero la febbre, non mostravano però visibilmente segni di malattia, sono soprattutto giovani, ma il fatto che siano tutti asintomatici non vuol dire che questa vicenda debba essere sottovalutata". L'attività di screening in Lombardia è affidata all'Asst Settelaghi e all' Ats Insubria e l'attività predisposta ha affermato ancora l'assessore regionale al Welfare "ci permette di avere una fotografia seppur parziale di quello che sta avvenendo in Cina visto che le autorità cinesi non ci dicono niente, anzi dal loro atteggiamento sembrerebbe che non stia succedendo niente, ma è un po' in contraddizione con quelli che sono i numeri che noi abbiamo rilevato da queste prime verifiche". Bertolaso ha poi sconsigliato ai lombardi un viaggio in Cina in questo momento: "Oggi eviterei di andarci - ha aggiunto - dico di rimanere in Italia che è il Paese più bello del mondo e ha anche, nonostante quello che spesso viene detto, una delle sanità pubbliche migliori del mond

Bertolaso: "Italia e Lombardia sotto controllo"

Bertolaso ha comunque voluto rassiucrare tutti: "In Italia la situazione sotto controllo, l'incidenza dei casi Covid in Lombardia è 203 su 100mila abitanti nei sette giorni , meno della media nazionale. Abbiamo il 12% dei letti occupati in area medica e l'1,9% in terapia intensiva: questa situazione positiva è dovuta a vaccinazione massiva per questo abbiamo deciso di proporre a chi arriva dalla Cina in aereo di sottoporsi al tampone molecolare". Nell'ultima settimana in Lombardia ci sono stati meno di 15 mila casi Covid, i numeri sotto controllo, compreso l'Rt ospedaliero che è fermo a 0,73. Le varianti prevalenti sono diverse versioni di Omicron, fra cui quella cinese è al 16 per cento. 

Test anche a Fiumicino

Poco prima che arrivassero le disposizioni a livello nazionale, l’aeroporto di Roma Fiumicino ha diffuso la ripresa dei tamponamenti preventivi per i voli provenienti dalla Cina. A comunicarlo è stato lo stesso l’assessore alla Sanità del Lazio Alessio D’Amato: "I test si svolgeranno con le consuete modalità, sotto la supervisione dell’ Istituto 'Spallanzani' e con il supporto delle USCAR regionali. Non dobbiamo abbassare la guardia, le ultime notizie sul Covid ci spingono a tenere alta l’attenzione". E ad esortare a una rapida strategia anti virus è lo stesso 'Spallanzani' di Roma: "Serve un potenziamento della sorveglianza mediante test antigenici per chi proviene in particolare dalla Cina, e caratterizzazione molecolare con analisi di sequenza nei casi positivi", scrive la struttura d’eccellenza romana in una nota, invitando a un coordinamento dei tamponi di sorveglianza a livello europeo.