Covid, salgono contagi e ricoveri in Lombardia: numeri da zona rossa

L’apice della curva è previsto a metà mese. Negli ospedali ogni giorno le entrate sono il doppio delle dimissioni

Brescia - La nuova ondata di Covid era attesa per l’autunno, ma ancora una volta il virus, con tutte le sue varianti, scombina le carte. Da inizio giugno la curva dei contagi è tornata a crescere, come effetto della contagiosità di Omicron 5, dell’addio alle mascherine e della propensione a usare tamponi fai da te che sfuggono al tracciamento ufficiale. A salire, però, non sono più solo i contagi, ma anche i ricoveri.

L’ultimo report di Regione Lombardia sulla situazione negli ospedali, aggiornato al 30 giugno evidenzia 83 ricoveri complessivi (intensiva e non) in Ats Bergamo, 139 in Ats Brescia, 59 in Ats Val Padana, 43 in Ats Pavia, 103 in Ats Insubria, 40 in Ats Montagna, 354 in Ats Milano, 112 in Ats Brianza. Quasi 1.000 persone, dunque, in ospedale, con gli accessi giornalieri che sono il doppio delle uscite: ciò significa che i letti dedicati a Covid si riempiono più in fretta di quanti se ne liberino. Con un tasso di occupazione di poco più dell’8% in area media e dell’1% in terapia intensiva, non si può parlare di una pressione sugli ospedali, ma considerando che il picco dei contagi è atteso per metà luglio, ci si prepara ad affrontare un trend di ricoveri per Covid in crescita, in uno dei momenti peggiori per gli ospedali, già alle prese con le croniche difficoltà a sostituire il personale in ferie, senza contare i contagi Covid (tra gli operatori sanitari sono più elevati che nella popolazione generale). Alcune strutture, come il ‘Sant’Anna’ di Brescia e l’ospedale di Iseo hanno già sospeso le visite dall’esterno.

I reparti Covid in Lombardia non sono mai stati chiusi, ma ci si prepara ad ampliarli, se dovesse continuare questo trend. Fra le strutture ospedaliere, è il ‘Civile’ di Brescia quello che conta il maggior numero di pazienti Covid (95 l’1 luglio, di cui 1 in terapia intensiva). La struttura bresciana sconta la presenza già elevata delle precedenti ondate, mai azzerate, a cui si aggiungono ora i i nuovi ricoverati. Rispetto al numero di positivi, va detto che i ricoveri sono decisamente contenuti, grazie alle vaccinazioni.

In Lombardia , al 1° luglio, era di 672 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, più bassa della media nazionale di 754, ma che comunque in altri tempi avrebbe fatto scattare la ‘zona rossa’. "Per un’estate sicura raccomando la quarta dose di vaccino a over 80 e fragili – l’appello dell’assessore regionale al Welfare Letizia Moratti – e massima prudenza a tutti i cittadini, in particolare con l’uso della mascherina".