Covid Lombardia: Brescia, Cremona e Mantova rischiano la zona rossa

Ospedali sotto stress e criticità maggiori. Ma non in tutta la regione il rapporto di 250 casi per 100mila abitanti è stato superato

Le ex possibili zone rosse, ora la Lombardia potrebbe esserlo per intero

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Milano, 11 marzo 2021 - Aumentano ancora i ricoveri negli ospedali della Lombardia. Sei posti letto occupati in più nei reparti di terapia intensiva, 168 negli altri per i casi meno gravi. La terza ondata della pandemia corre verso l’apice, atteso nelle prossime settimane.

Ieri, su 55.535 tamponi eseguiti nella regione sono stati 4.422 i nuovi positivi al Covid-19, con una percentuale superiore al 7,9%. Sale a 5.584 il numero complessivo di pazienti ricoverati: 617 occupano posti letto in terapia intensiva, con il tasso di occupazione medio che supera il 40%. In alcune province, come Brescia, dove si registrano le sofferenze peggiori per il sistema sanitario regionale, la percentuale sale al 90%. Cresce di altre 70 unità anche il numero dei morti, che ha raggiunto quota 28.923 dall’inizio della pandemia in Lombardia. Aumenta anche il dato relativo ai guariti/dimessi dagli ospedali, 1.628 in più complessivamente.

La mappa dei nuovi positivi vede tra le province più colpite ancora Milano e Brescia: nella città metropolitana si contano 1.191 casi (549 a Milano città), in provincia di Brescia 1.080. Distanti gli altri territori: Bergamo 347, Pavia 309, Monza e Brianza 299, Como 272, Mantova 228, Cremona 181, Varese 168, Lecco 93, Lodi 89, Sondrio 58. Nella regione che da quasi una settimana è entrata in zona arancione rafforzata, con le scuole chiuse ad eccezione degli asili nido, ci sono tre province con numeri da zona rossa: Brescia, Cremona, Mantova. Qui il rapporto di 250 positivi settimanali ogni 100mila abitanti è stato superato. E non sono escluse ulteriori restrizioni.