Covid Italia, l'indice Rt torna a salire: 8 regioni a rischio moderato

Il report settimanale dell'Iss fotografa una situazione ancora sotto controllo ma che evidenzia alcune criticità

Una ragazza si vaccina contro il Covid

Una ragazza si vaccina contro il Covid

Indice Rt in risalita e stop al calo dell'incidenza; inoltre, otto regioni a rischio moderato (Abruzzo, Campania, Marche, Veneto, Sardegna, Sicilia e le due province di Trento e Bolzano), che richiedomo "una particolare attenzione", e 13 a rischio basso. Questo il 'verdetto' del report settimanale dell'Istituto superiore di sanità, diffuso oggi e raltivo al periodo 28 giugno-4 luglio.

"La trasmissibilità sui soli casi sintomatici risulta in lieve aumento sebbene sotto la soglia epidemica, espressione di un aumento della circolazione virale principalmente in soggetti giovani e più frequentemente asintomatici", evidenzia l'Iss. Allo stesso tempo, "l’impatto del Covid-19 sui servizi ospedalieri rimane minimo con tassi di occupazione in area medica e terapia intensiva ancora in diminuzione". A preoccupare è la circolazione della variante Deltain aumento anche in Italia. "Questa variante sta portando ad un aumento dei casi in altri Paesi con alta copertura vaccinale, pertanto è opportuno realizzare un capillare tracciamento e sequenziamento dei casi - si legge nel report -.  È prioritario raggiungere una elevata copertura vaccinale ed il completamento dei cicli di vaccinazione in tutti gli eleggibili, con particolare riguardo alle persone a rischio di malattia grave, nonché per ridurre la circolazione virale e l’eventuale recrudescenza di casi sintomatici sostenuta da varianti emergenti con maggiore trasmissibilità". Quindi, anche sulla base dei dati e delle previsioni del Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie, "è opportuno mantenere elevata l’attenzione, così come applicare e rispettare le misure necessarie per evitare un aumento della circolazione virale", conclude l'Iss.

Per quanto riguard ai dati del monitoraggio, cessa il calo nell’incidenza settimanale a livello nazionale (9 casi per 100.000 abitanti, lo stesso rilevato nel precedente monitoraggio) con evidenza di aumenti in diverse Regioni. Tuttavia, l’incidenza è ancora sotto il valore di 50 per 100.000 abitanti ogni 7 giorni in tutto il territorio, soprattuto in virtù della campagna vaccinale che potrebbe consentire il contenimento dei nuovi casi. Nel periodo 16 giugno–29 giugn, l’Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato pari a 0,66 (range 0,62– 0,85), in lieve aumento rispetto alla settimana precedente, sebbene si mantenga sotto l’uno anche nel limite superiore.

Nessuna Regione supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica. Il tasso di occupazione in terapia intensiva è del 2%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 240 (29/06/2021) a 187 (06/07/2021). Il tasso di occupazione degli altri reparti a livello nazionale scende ulteriormente del 2%: Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 1.676 (29/06/2021) a 1.271 (06/07/2021). Si mantiene stabile il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (1.539 contro i 1.578 della settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti è in diminuzione (32,6% mentree era dela 37,4% la scorsa settimana). Aumenta invece la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (40,3% contro 35,8%). Infine, il 27,2% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.