Covid: circolazione virus molto alta, 7-10 giorni per capire se è nuova ondata o rimbalzo

Cartabellotta (Gimbe): assurdo pensare di eliminare mascherine al chiuso. Ancora 7 milioni di italiani senza prima dose di vaccino. Bassetti: Novavax? Non sfonda

Foto Ansa: metropolitana Milano

Foto Ansa: metropolitana Milano

Milano - La curva dei contagi Covid negli ultimi giorni ha registrato un lieve aumento in alcune regioni e si accompagna alla circolazione in Italia di tre nuovi sottogruppi della variante Omicron, ma il numero dei casi non si riflette sulle ospedalizzazioni che continuano ad essere in calo. Dati che portano a ipotizzare un allentamento di alcune misure restrittive nelle prossime settimane. "I dati dimostrano che la circolazione del virus è ancora molto elevata: quasi 40 mila nuovi casi al giorno, oltre 1 milione di positivi e un tasso di positività dei tamponi all'11,4%. Serviranno 7-10 giorni per capire se la risalita della curva coincide con l'inizio di una nuova ondata, con successivo impatto sugli ospedali, o si tratta semplicemente un semplice rimbalzo" ha detto il presidente della Fondazione Gimbe, Nino Cartabellotta. "Nel frattempo - continua - indipendentemente dalla scadenza dello stato di emergenza, è pura follia pensare di abbandonare l'utilizzo delle mascherine al chiuso, fondamentali per contenere il più possibile la trasmissione del contagio, vista anche la limitata efficacia del vaccino nel ridurre il rischio di infezione".

Terze dosi

Nel frattempo procede la campagna vaccinale. Sul fronte delle vaccinazioni "considerato che un'ampia fetta della popolazione e' suscettibile al contagio - aggiunge - rimane prioritaria la somministrazione del ciclo primario a 4,67 milioni di persone e del booster a 2,8 milioni, in particolare agli over 50 a rischio elevato di malattia grave". In Italia sono state somministrate 37.9 milioni di terze dosi di vaccino anti-Covid, con una media settimanale di 48.768 al giorno, al 9 marzo (ore 6.00). Delle 7.882.087 persone che ancora non hanno ricevuto la dose booster, più di 2,8 milioni potrebbero riceverla subito, mentre gli oltre 4,5 milioni guariti da meno di 4 mesi non sono candidati a riceverla nell'immediato. A rilevarlo è il nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe. In base alla platea ufficiale di 45,8 milioni, il tasso di copertura nazionale per le terze dosi è dell'83% con nette differenze regionali: dal 77% della Sicilia all'86,7% della Valle D'Aosta.

I non vaccinati

Per quanto riguarda invece la situazione per i non vaccinati, al 9 marzo sono 7 milioni le persone che non hanno ricevuto nemmeno una dose di vaccino, di cui 2,34 milioni guarite da Covid-19 da meno di 180 giorni e pertanto temporaneamente protette: le persone attualmente vaccinabili sono dunque circa 4,67 milioni, "un dato che non tiene conto delle esenzioni di cui non si conosce il numero esatto", si legge. Nella fascia 5-11 anni sono state somministrate 2.373.493 dosi. Nel dettaglio, 1.362.161 hanno ricevuto almeno una dose (di cui quasi 1,2 milioni hanno completato il ciclo vaccinale), con un tasso di copertura nazionale che si attesta al 37,1% ma con nette differenze regionali, che vanno dal 20,1% della Provincia Autonoma di Bolzano al 53,5% della Puglia.

Le regole

Nella settimana dal 2 all'8 marzo si registra un ulteriore calo dei nuovi vaccinati contro il Covid-19: sono stati 29.474 rispetto ai 39.036 della settimana precedente, ovvero -24,5%. Di questi il 17,9% è rappresentato dalla fascia 5-11: 5.290, un numero dimezzato rispetto alla settimana precedente (-50,1%). Nonostante l'obbligo vaccinale e l'obbligo di Green pass rafforzato sui luoghi di lavoro, tra gli over 50 il numero di nuovi vaccinati scende ancora, attestandosi a quota 9.682, con il -11,5% rispetto alla settimana precedente. 

Super green pass

L'obbligo vaccinale per gli over 50 resterà almeno fino al 15 giugno. "L'obbligo vaccinale, che ci siamo assunti la responsabilità di imporre, rimarrà fino al 15 giugno. Io credo invece sia ragionevole valutare l'opportunità di poter anticipare il rientro al lavoro degli over 50 non vaccinati. Ciò sarebbe possibile permettendo a questa categoria di lavoratori di utilizzare il certificato verde base invece che il rafforzato, ossia presentando l'esito negativo di un tampone, eseguito ogni due giorni a proprie spese'' ha detto il sottosegretario alla Salute Andrea Costa.

Bassetti su Novavax

Nelle scorse settimane in Italia sono anche arrivate le prime dosi Novavax.  "Il possibile fallimento di Novavax l'avevo previsto mentre altri pensavano che potesse convincere i dubbiosi, oggi sappiamo che sono circa 12mila le dosi somministrate in dieci 10 giorni, numeri che sono goccia nel mare di 7 milioni che ancora devono vaccinarsi. Questo vaccino non ha sfondato il fronte no-vax che non voleva quelli a mRna" ha detto Matteo Bassetti, direttore della clinica di Malattie infettive dell'ospedale San Martino di Genova, commenta ad Adnkronos i dati dell'ultimo report della Fondazione Gimbe che ha evidenziato come "dal 28 febbraio sono state somministrate 11.595 dosi vaccino Novavax, di cui il 59,2% in persone over 50, la maggior parte delle quali in età lavorativa". 

Secondo Bassetti: "Il problema non è del tipo di vaccino che usiamo ma culturale, c'è stato attacco forte ai vaccini con un atteggiamento ideologico di una piccola parte di italiani. Quindi - aggiunge - anche se manteniamo gli attuali obblighi, o il green pass per i prossimi anni, queste persone comunque non si convinceranno. Dovremmo, purtroppo, arrivare ad una convivenza. Non ti vuoi vaccinare? Peggio per te sai a cosa vai incontro. Abbiamo il 90% degli italiani e in più ci sono i guariti".