Covid, impennata prime dosi: +32,5%. Ma ancora 3,2 milioni di over 50 senza vaccino

In Italia la curva in discesa, nessuna regione passa in giallo e la Sicilia va verso il ritorno in zona bianca. Cosa dicono i dati

Il commissario Francesco Figliuolo

Il commissario Francesco Figliuolo

Milano - A distanza di qualche giorno dal via libera al green pass obbligatorio per i lavoratori della pubblica amministrazione e del privato si conferma il trend positivo nella somministrazione delle dosi di vaccino che era stato registrato in avvio della campagna. Dal 20 al 23 settembre sono state somministrate, in media, 80.500 prime dosi al giorno, mentre, negli stessi giorni della settimana precedente, da lunedì 13 a giovedì 16, ne erano state inoculate in media 60.700, registrando quindi un incremento del 32,5%. I dati sono messi in luce dal report del commissario straordinario per l'emergenza coronavirus in Italia, generale Francesco Paolo Figliuolo.  I differenziali positivi di prime dosi si concentrano maggiormente nelle fasce di età tra i 30 e i 59 anni, in particolare: +79% per la fascia 50-59 anni (circa 13.500 prime dosi/giorno, rispetto alle precedenti 7.500); +62% per la fascia 40-49 anni (circa 16.900 prime dosi/giorno, rispetto alle 10.400); +41% per la fascia 30-39 anni (circa 17.900 prime dosi/giorno, rispetto alle 12.600).

Il report settimanale dice inoltre che proseguono le somministrazioni di seconde dosi e dosi uniche per il completamento dei cicli vaccinali, e questo avviene a tassi pressoché costanti rispetto alla media del mese di settembre, con oltre 159.500 somministrazioni al giorno. Complessivamente, dall'inizio della campagna vaccinale sono state effettuate oltre 83,5 milioni di somministrazioni. Il numero di persone vaccinate ammonta a oltre 41,7 milioni, pari a oltre il 77,2% della popolazione over 12, mentre il numero di persone che ha ricevuto almeno una somministrazione è di oltre 44,6 milioni, pari a oltre l'82,7%

Resta però alta l'attenzione sullo "zoccolo duro" di persone che ancora non si sono sottoposte alla vaccinazione. In particolare a preoccupare sono gli 3.249.712 italiani over 50 ancora senza prima dose del vaccino anti-Covid. Si tratta dell'11,7% della popolazione complessiva di questa fascia d'età.  Sono 90.392 i lavoratori della scuola ancora senza prima dose di vaccino anti-Covid. Si tratta del 5,9% del personale scolastico complessivo. Le quote maggiori si trovano nelle province di Bolzano (21,15%), Trento (17,75%), in Valle d'Aosta (16,1%). Gli immunizzati sono invece 1.397.231, pari al 90,51% del personale scolastico italiano. Sono invece 36.096 gli appartenti al personale sanitario non ancora vaccinato, l'1,84% del totale di questa categoria. 

Intanto dai dati del monitoraggio di oggi dell'Iss arrivano buone notizie: "E' in atto una decrescita in tutta Europa e in Italia c'è una decrescita più sostenuta. La curva sta scendendo, dato confortato dai dati dei Comuni in cui si è presentato almeno un caso: il numero è infatti in diminuzione. Anche nelle fasce di età più giovani c'è una situaziione di decrescita, eccetto in quella 0-9 anni" ha detto Silvio Brusaferro, presidente dell'Istituto superiore di Sanità e portavoce del Cts. Nessuna regione ha i tre parametri, ossia ricoveri ordinari, terapie intensive e incidenza, contemporaneamente sopra la soglia da "gialla". Nemmeno la Sicilia, che in base agli ultimi dati è scesa al 9,8% di occupazione delle terapie intensive, sotto la soglia del 10%. Pur avendo ancora i ricoveri ordinari leggermente sopra il limite (al 15,4%, poco sopra la soglia del 15%) e l'incidenza sopra 50 casi per centomila (a 79,5) l'isola potrebbe tornare in zona bianca.