Covid o influenza? Differenze e somiglianze. Come distinguerli

Con il "colpo di coda" della patologia stagionale e la prevalenza della variante Omicron si moltiplicano i casi "dubbi"

Raffreddore, naso che cola, dolori alle ossa, malessere generale. Chiunque abbia accusato tali sintomi in questi giorni si è sicuramente fatto la domanda: "Avrò il Covid o mi sono preso l'influenza?", malanno stagionale che, a quanto pare, sta assetando un violento colpo di coda. Se aggiungiamo - e le famiglie con figli piccoli potranno confermarlo - che in giro c'è anche un potente virus intestinale e che la variante

può manifestarsi anche con segnali tipici della gastroenterite, la confusione è massima.

Ma quali sono le differenze fra influenza stagione e coronavirus?

Tempi di incubazione

Fino all'arrivo sulla scena di Omicron a darci una mano a identificare la patologia c'erano i tempi di incubazione. Le prime "versioni" di coronavirus, infatti, aveva tempi di incubazione più lunghi rispetto all'influenza, arrivando a una "covata" di 5 o addirittura 6 giorni contro i 3 consueti dell'influenza, come ricordato sul sito di Humanitas. Con Omicron, invece, anche i tempi di incubazione del Covid si sono accorciati, arrivando a coincidere con quelli dell'influenza. 

Respirazione

Differenza principale fra Covid, anche nella versione Omicron, appaiono essere i sintomi legati a difficoltà nella respirazione. Respiro corto, affanno e, in generale, difficoltà a respirare sembrano manifestarsi molto di più in caso di contagio da coronavirus. Questo perché il coronavirus è una patologia che colpisce le alte vie respiratorie. Meno presente, con Omicron, la perdita di gusto e olfatto, segnale principale all'inizio della pandemia per una "autodiagnosi" (da confermare poi ovviamente attraverso il tampone molecolare o antigenico) di Covid-19.

Tosse

La tosse è un altro dei sintomi tipici del Covid. Ha una sua specificità, come descritta da numerosi specialisti e da numerose fonti al riguardo: è secca, insistente e stizzosa. In particolare nelle prime fasi della malattia. Successivamente può essere contraddistinta dal catarro. Con l'influenza, invece, la tosse può essere da subito grassa.

Temperatura corporea

Molte delle persone colpite dal coronavirus in queste ultime settimane lo hanno notato: la febbre, considerata da sempre uno dei sintomi tipici dell'infezione da coronvirus, può anche non manifestarsi. E, quando lo fa, parrebbe non raggiungere mai temperature elevate, arrivando a "picchi" massimi di 37,5°. Con l'influenza stagionale, invece, la temperatura può alzarsi molto di più, arrivando a sfiorare i 40° nei casi più virulenti. E' vero, però, che con l'utilizzo di antinfiammatori e antipiretici la temperatura tende ad abbassarsi, in un tempo variabile fra i tre e i quattro giorni (meno in caso di virus intestinale). Molto più difficile, invece, anche utilizzando farmaci ad hoc, che la febbre scenda in tempi rapidi in caso di infezione da Sars-CoV-2.

Mal di testa e problemi intestinali

A quanto sembra Omicron - soprattutto nella sua versione segnalata come Omicron 2 - darebbe in alcuni casi anche problemi intestinali (diarrea, vomito, dolore addominale, nausea), comuni anche nell'influenza stagionale ma assolutamente caratteristici del virus intestinale. Il mal di testa, invece, così come i dolori a giunture e ossa sembrano appartenere più all'influenza stagionale che al coronavirus.

Diffusione

Il coronavirus, soprattutto nelle sue varianti più recenti, si è sempre segnalato per la sua facilità a diffondersi: è più contagioso dell'influenza stagionale e può "contare" su un maggior numero di eventi di superdiffusione rispetto all'influenza stagionale. 

Complicazioni 

Il Covid-19 può trascinarsi molto più a lungo e avere conseguenze più gravi rispetto all'influenza stagionale, tanto che è stata coniata l'espressione sindrome da "long covid" per identificare le situazioni di malessere persistente (anche psicologico) che hanno colpito alcune delle persone guarite del Covid-19. Ulteriori complicazioni legate al Covid possono essere coaguli ematici o la sindrome infiammatoria multi sistemica nei bambini (MIS-C) e negli adulti (MIS-A). L'influenza stagionale, invece, passa "da sola" dopo alcuni giorni e non lascia particolari strascichi. Le infezioni batteriche secondarie appaiono più comuni con l'influenza che con il COVID-19.