Covid: cala ancora incidenza, indice Rt scende a 0,77. Due regioni a rischio alto

E' quanto emerge dal monitoraggio settimanale della cabina di regia, che evidenzia anche la riduzione dei posti occupati in terapia intensiva

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La curva epidemica si piega in Italia, lo dicono i dati del bollettino Covid che, giorno dopo giorno registrano un costante calo di casi (ieri 57.890 contagi) anche se il numero di decessi resta ancora elevato rispetto ai ricoveri. E per il presidente degli anestesisti rianimatori italiani c'è un piccolo "giallo" sui dati, visto che dei circa 200 morti quotidiani appena 20 si registrano in terapia intensiva. Ma sono in calo tutti i principali indicatori, dall'incidenza dei casi di Covid-19 all'indice di trasmissibilità Rt. In particolare, scecondo quanto emerge dal monitoraggio settimanale Iss-ministero della Salute, l'incidenza settimanale a livello nazionale scende a 672 ogni 100.000 abitanti (11/02/2022 -17/02/2021) contro 962 ogni 100.000 abitanti della settimana precedente (04/02/2022 -10/02/2021), secondo i dati flusso del ministero della Salute. Nel periodo 26 gennaio 2022 - 8 febbraio 2022, l'Rt medio calcolato sui casi sintomatici è stato invece pari a 0,77 (range 0,72 - 0,88), in diminuzione rispetto alla settimana precedente quando era pari a 0,89 e al di sotto della soglia epidemica. 

Terapie intensive al 10% e reparti ordinari al 22%

Si allenta ancora la pressione sugli ospedali, dove si continua a registrare il calo del tasso di occupazione in terapia intensiva, attualmente al 10,4% (rilevazione giornaliera ministero della Salute al 17 febbraio) contro il 13,4% rilevato al 10 febbraio. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale è al 22,2% contro  il 26,5% della settimana precedente. 

Due regioni a rischio alto e 5 moderato, basso nelle altre

Due regioni-province autonome sono classificate a rischio alto, secondo il dm del 30 aprile 2020, a causa dell'impossibilità di valutazione per incompletezza dei dati inviati; cinque regioni sono classificate a rischio moderato. Le restanti 14 regioni-province autonome sono classificate a rischio basso. Sono 12 le regioni che riportano almeno una singola allerta di  resilienza, mentre due regioni riportano molteplici allerte.