Covid Italia: incidenza, indice Rt, occupazione camere ospedali. Come si muovono le curve

Indicatori in aumento, ma la situazione è migliore rispetto a numerose altre zone d'Europa

Reparto Covid in ospedale

Reparto Covid in ospedale

Quarta ondata Covid anche in Italia? Nonostante la situazione sia migliore rispetto ad altri paesi europei (dalle nazioni dell'Est alla Germania, con quella che sembra configurarsi come una frattura fra area mediterranea, al momento meno colpita, e zone baltiche), anche nel nostro Paese tutti gli indicatori dell'epidemia sono in peggioramento.

Tutte le Regioni sono classificate questa settimana a rischio moderato e parametri in crescita: dall'incidenza, che ha raggiunto i 53 casi per 100mila abitanti, all'indice di trasmissibilità Rt che si attesta sopra la soglia epidemica dell'1, all'occupazione delle terapie intensive in leggero aumento anche se sempre al di sotto della soglia di allerta del 10%. È il quadro fotografato dall'ultimo monitoraggio settimanale della Cabina di regia che, tuttavia, segnala come la curva epidemica nel nostro Paese si mantenga comunque ancora contenuta rispetto a quella di altri Paesi europei e ciò grazie, soprattutto, alla copertura vaccinale.

  1. I dati
  2. La mappa
  3. Lombardia
  4. Commenti
  5. Gli under 12

I dati della settimana

"Anche questa settimana - ha spiegato il direttore della Prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza - si nota una tendenza al peggioramento per quanto riguarda la situazione epidemiologica: l'incidenza supera i 50 casi per 100mila abitanti, per la precisione siamo a 53 casi per 100mila. Anche per l'Rt notiamo una tendenza all'aumento e si fissa a 1,15 e quindi al di sopra dell'unità. Il tasso di occupazione dei posti di terapie intensiva e di area medica mostra anche un lieve incremento: per le terapie intensive siamo al 4% di occupazione e per l'area medica al 5,3%".

La mappa dell'Italia

La situazione presenta differenze anche piuttosto marcate nelle varie zone d'Italia. Spulciando i dati - e tenendo conto che i valori che determinano l'ingresso in zona gialla sono il superamento della soglia dei 50 casi per 100mila abitanti unito al superamento delle soglie di occupazione camere del 15% in area medica e del 10% in terapia intensiva - si scopre che le regioni messe peggio sono le Marche (occupazione Terapie intensive al 10,5%), la Calabria e la provincia autonoma di Bolzano (occupazione camere aree medica, rispettivamente, al 10,2% e all'11,6 %, con l'Alto Adige che ha anche un'incidenza di 189,1, la più alta in Italia) ma anche il Friuli Venezia Giulia (incidenza a 139,6). I ricoverati in Terapia intensiva ieri, venerdì 5 novembre, erano 395 (12 in più rispetto a giovedì 4), mentre quelli nei reparti ordinari erano 3.124 (+79). In particolare per quanto riguarda le terapie intensive, i letti sono occupati soprattutto da pazienti che non hanno ricevuto il vaccino.

La situazione Lombardia

La Lombardia, sul fronte degli indicatori per il "cambio di zona", è in condizioni migliori rispetto ad altre regioni. Il tasso di occupazione nei reparti ordinari è del 5,2%, quello delle terapie intensive del 3,2%. L'incidenza è di 34 casi ogni 100mila abitanti. Guardando i dati degli ultimi tre giorni, secondo i dati elaborati da Polis Lombardia, il valore dell'incidenza è in aumento marcato a Lodi, Sondrio e Mantova. In aumento più lieve nelle province di Monza e Brianza, Milano, Como, Bergamo, Cremona e Pavia. In calo, infine, a Brescia e Varese (quest'ultima, però, era la provincia in cui l'incidenza si era alzata con maggior decisione nella settimana fra il 27 ottobre e il 3 novembre, secondo i dati forniti dal consigliere regionale lombardo Samuele Astuti)

Inviti alla prudenza

Da qui le forti raccomandazioni di specialisti e politici. Data la situazione epidemiologica, che «mostra una tendenza al leggero incremento, ma soprattutto una recrudescenza dell'epidemia in diversi paesi dell'Europa centrale ed orientale - ha avvertito Rezza - è bene continuare a mantenere comportamenti prudenti e soprattutto continuare il programma di vaccinazione sia con il ciclo primario che con la terza dose". C'è anche una "buona notizia", nell'ambito del quadro di peggioramento della situazione epidemica nazionale. Dati aggiornati sull'Rt, ha evidenziato il fisico Giorgio Sestili, indicano che il parametro è in fase di discesa. Questo, però, "non significa che l'epidemia è in fase di regressione perché l'indice è comunque sopra 1".

Un forte invito alla prudenza è giunto anche dal ministro della Salute Roberto Speranza che, in conferenza stampa a Palazzo Chigi per illustrare la prosecuzione della campagna vaccinale, ha rilevato come nel quadro europeo "i numeri dell'Italia si possono considerare tra i migliori, ma è evidente che l'allarme dell'Oms va considerato con la massima attenzione e ci richiede di insistere con la campagna di vaccinazione". Questo anche perché, continuando a investire sulla campagna vaccinale, ha spiegato, "potremo avere uno scudo per gestire al meglio la stagione autunnale e invernale che è quella più critica per i virus".

Il quadro va dunque monitorato con attenzione anche secondo il presidente dell'Istituto superiore di sanità Silvio Brusaferro, che ha evidenziato "l'incremento della circolazione del virus nel nostro Paese nell'ultima settimana". Nonostante ciò, ha precisato, "l'Italia si caratterizza ancora per una curva più contenuta e questo è un dato che dobbiamo sicuramente alla copertura vaccinale".

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Il caso under 12

A preoccupare è, però, anche l'incremento dei casi nella popolazione sotto i 12 anni ed in particolare nella fascia di età tra 6 e 11 anni, mentre tra i 12 e 19 anni c'è una crescita più contenuta dei casi per effetto delle vaccinazioni che in questa fascia di popolazione sono state già eseguite. La situazione va insomma monitorata pure alla luce della circolazione intensa del virus nei paesi del centro ed est Europa e la raccomandazione, avverte Brusaferro, è di aumentare la copertura vaccinale, effettuare le terze dosi, applicare comportamenti di prudenza, individuare i casi positivi e tracciare i contatti.