Covid, i ministri avvertono: "Non avremo paura a rendere il vaccino obbligatorio"

Speranza e Di Maio aprono alla misura più estrema in attesa del nuovo decreto legge sull'estensione del Green Pass

Roberto Speranza (Ansa)

Roberto Speranza (Ansa)

Si torna a parlare con una certa insistenza della possibilità dell'obbligo vaccinale. E farlo non sono medici o esperti che chiedono al Governo un pugno più duro sul fronte del green pass ma gli stessi ministri dell'esecutivo Draghi. Così. mentre illustri giuristi discutono sulla costituzionalità della misura draconiana per arginare una volta per tutte la pandemia, da Roberto Speranza arrivano parole che suonano come un monito, forse un avviso ai no vax, tra le cui schiere si sono aggiunti in giornata nomi importanti come quelli di Barbero e Cacciari. "Se i dati renderanno necessario l'obbligo non avremo paura - ha detto il ministro della Salute - ma serve ancora qualche settimana di approfondimento. Non è una scelta già presa ma un'opzione possibile che la costituzione consente. In queste ore tuttavia lavoriamo per l'estensione del green pass e poi valuteremo i dati".

Alta tensione

Il riferimento è al nuovo decreto legge composto da un solo articolo che sarà votato giovedì dal Cdm per estendere l'obbligo vaccinale a tutti i dipendenti pubblici e privati. Tutti i ministri dovrebbero essere favorevoli dopo lo strappo che si è consumato oggi in Parlamento con il voto della Lega all'emendamento presentato da Fdi, poi bocciato dalla maggioranza, per eliminare il green pass nei ristoranti. Qualcuno ha parlato di "incidente" ma la tensione è altissima con Pd e M5S che accusano il Carroccio di inaffidabilità e irresponsabilità. 

Sul fronte pentastellato, il ministro degli Esteri Luigi Di Maio fa eco a Speranza: "Se la comunità scientifica ci dirà che il green pass non basta, servirà l'obbligo di vaccini, se la comunità scientifica italiana dirà che serve si dovrà fare. Noi adesso stiamo dibattendo sul tema del vaccino obbligatorio, ma prima di allora - ha aggiunto - stiamo passando ad un altro grado, estendere il green pass e questo prendetelo come un segnale di buona fede di un governo che fa passaggi graduali per evitare di arrivare ad un'imposizione".

Monitoraggio

Venerdì il consueto monitoraggio della curva pandemica da parte di Ministero e Iss potrebbe sancire la nuova stretta in Sardegna, sempre più in bilico tra la zona bianca e quella gialla, viste le alte percentuali sull'occupazione dei posti letto per Covid. La Sardegna, al 14%, si aggira da giorni intorno al limite (fissato al 15) per i reparti ordinari e - con il 15% in rianimazione - ha superato di gran lunga quello stabilito per le intensive (la soglia in questo caso è 10) mentre la Calabria registra rispettivamente il 19 e l'8%, la Basilicata 14 e 3% e la Toscana 8 e 9%. La Sicilia, invece, dovrebbe restare per la terza settimana consecutiva in zona gialla scongiurando quella arancione. Nelle ultime 24 ore, secondo il bollettino, si sono registrati 4.720 nuovi contagi e 71 morti (nel calcolo anche i numeri di alcuni decessi non conteggiati nei giorni precedenti) mentre il del tasso di positività è passato dal 2,5 all'1,5%. I ricoveri in tutto sono 563 in terapia intensiva e 4.307 nei reparti ordinari. Anche se i dati sono al momento stabili, lo sguardo dell'Esecutivo è rivolto all'autunno e ai rischi di una nuova ondata.