Covid Gran Bretagna, effetto variante Delta: 8.125 contagi. "No allentamento misure"

Rapido incremento dei casi nel Regno Unito, aumentano anche i decessi. L'appello della La British Medical Association

Londra durante la pandemia Covid 19

Londra durante la pandemia Covid 19

Londra -  Nuova impennata di contagi nel Regno Unito, sulla spinta della diffusione della variante Delta. I contagi da Covid-19 nel Regno Unito sono risaliti a 8.125 nelle ultime 24 ore rispetto ai 7.393 di ieri, il livello più alto da febbraio. I morti sono 17 contro i 7 di ieri. La British Medical Association - riporta il Guardian - ha lanciato un appello a ritardare l'allentamento delle ultime restrizioni ancora in vigore a causa del "rapido incremento" dei casi. Come anticipato, il peso della variante Delta è preponderante: circa il 90% dei nuovi casi Covid osservati nel Regno Unito. Secondo quanto riportato dalla stampa d'Oltremanica il sorpasso è avvenuto a maggio: la variante Delta, vista per la prima volta in India, è diventata dominante e ha superato quella che era stata la protagonista dell'ultima intensa ondata di Covid-19 in suolo britannico, la variante Alfa, identificata originariamente nel Kent

Secondo uno studio epidemiologico, citato dal 'Financial Times', i casi di Covid-19 nel Regno Unito sono più che raddoppiati nell'ultima settimana. Tim Spector, King's College di Londra, autore principale dello studio, attribuisce la crescita delle infezioni all'aumento dei contatti sociali e alla variante Delta altamente trasmissibile, ora appunto ceppo dominante nel Regno Unito. L'esperto ha evidenziato che Covid-19 è diventato "un'epidemia tra le popolazioni non vaccinate e parzialmente vaccinate", aggiungendo che le persone completamente vaccinate hanno "una protezione molto maggiore".

Ieri erano 7.540 i nuovi casi di Covid-19 registrati in Gran Bretagna, il numero più elevato dallo scorso febbraio, con 6 decessi. "La situazione che osserviamo nel Regno Unito", con una risalita dei contagi Covid legata alla variante Delta (l'indiana) del coronavirus pandemico, "si potrebbe presentare dappertutto - sia con questo sia con nuovi mutanti - perché come abbiamo visto non ci sono confini: il virus e le sue varianti vanno in giro per il mondo" ha detto all'Adnkronos Salute Maria Rita Gismondo, direttrice del Laboratorio di microbiologia clinica, virologia e diagnostica delle bioemergenze dell'ospedale Sacco di Milano. La cosa importante, precisa, è che grazie al vaccino non tornino a crescere ricoveri e morti.  "Se aumentano i contagi in una popolazione che è stata vaccinata in forma molto massiccia", pur se in maggioranza con una prima dose di vaccino e non ancora con due, "e non ci sono aumenti significativi dei decessi e dei ricoveri in terapia intensiva - ha osservato Gismondo - la situazione non deve preoccupare. Sappiamo che gli attuali vaccini coprono dalla malattia severa, dal decesso - ricorda - ma non totalmente dal contagio". 

"La morale di quel che sta accadendo in Gb", dove si registra una risalita nel numero di infezioni Covid giornaliere, pur restando bassi i numeri dei decessi al momento, "è che una dose di vaccino non basta: ce ne vogliono due, il ciclo completo, per avere il massimo di protezione" ha detto Massimo Clementi, direttore del Laboratorio di Microbiologia e Virologia dell'ospedale San Raffaele di Milano e docente all'università Vita-Salute.  "La maggioranza dei soggetti infettati sono persone che hanno ricevuto solo la prima dose. C'è qualche contagiato anche con 2 dosi, ma pochi - ha evidenziato Clementi - Ricordiamo che l'Inghilterra aveva fatto una bandiera della scelta di vaccinare tanto con una dose. I britannici hanno detto ripetutamente di aver vinto la prima battaglia contro Covid e fermato il virus riuscendo a vaccinare rapidamente decine di milioni di persone con una prima dose. Adesso si è visto che, quando arriva una variante di Sars-CoV-2 più problematica" dal punto di vista della maggiore trasmissibilità, "come quella Delta" arrivata dall'India, "avere un'immunità più bassa, conferita da una sola dose, non è sufficiente. E in Gb hanno ancora un buon numero di persone vaccinate con una dose, anche se stanno continuando la campagna d'immunizzazione anche loro in maniera estensiva e massiccia".