Natale e Capodanno, ecco le restrizioni del governo per arginare il Covid

Verso l'obbligo di mascherina all'aperto e di tampone anche per vaccinati se si va alle feste o si partecipa ai grandi eventi. Il nuovo decreto arriva il 27

Timori per l'aumento dei contagi: si studiano nuove restrizioni

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A quali restrizioni sta pensando il governo in vista di Natale e Capodanno, dopo la forte impennata dei casi di Covid, legata anche alla velocità di propagazione della variante Omicron? Il Natale al momento dovrebbe essere salvo, forse anche in seguito alla presumibile ondata di proteste che scatterebbe dai commercianti, di fronte a misure drastiche nel periodo più propizio dell’anno per le vendite. L’esecutivo pensa piuttosto a introdurre l’obbligo del tampone per chi intenda andare alle feste e partecipare ai grandi eventi.

Le mascherine all'aperto

Per contrastare la grande diffusione della variante Omicron, esclusa qualunque prospettiva di lockdown (come invece avvenuto in Olanda e in Austria)  sembra invece ormai inevitabile l’introduzione di un provvedimento già assunto in altri Paesi come la Gran Bretagna. La Svezia spinge sulla smart working: il governo esortera’ tutti i dipendenti a lavorare da casa se possibile e imporra’ regole piu’ severe per il distanziamento sociale per fronteggiare la nuova ondata di casi Covid. Sembra scontato che il governo renda obbligatoria la mascherina all’aperto anche in zona bianca proprio per limitare i contatti durante lo shopping natalizio e le feste di piazza

Natale e San Silvestro

Per il resto, al momento si parla soprattutto di raccomandazioni, prima fra tutte quella a limitare il numero delle persone nelle abitazioni. È questa la linea del governo in vista di Natale e Capodanno. Nessuna restrizione dovrebbe entrare in vigore dal 24 dicembre. Diversa sembra prospettarsi la linea per i festeggiamenti della notte di San Silvestro, meno legata al motore dell’economia, quando ci sarà certamente una stretta che si aggiunge a quella decisa da sindaci e presidenti di Regione. 

Le ordinanze sugli assembramenti

Sono infatti già molte le ordinanze locali che vietano festeggiamenti già entrate in vigore.  Voci ben informate parano dell’arrivo di un decreto  subito dopo il natale, la cui data a questo punto più probabile dovrebbe essere quella del 27 dicembre. Per la sera del 24 e il pranzo del 25 dunque nelle case degli italiani non ci saranno quasi di certo divieti, ma solo indicazioni di carattere generale che riguardano le feste in casa. Prima fra tutte, quella di evitare assembramenti e contatti con i non vaccinati, specie se in casa ci sono nziani, bambini o persone malate.

Il tampone prima di pranzi e cene

Tra le indicazioni più forti ci sarebbe quella di un tampone a ridosso del pranzo e della cena. Quanto agli eventi non domestici, in tutti i luoghi dovesi potrebbero verificare possibili assembramenti il governo pare intenzionato a introdurre l’obbligo di tampone anche per chi è vaccinato. In ristoranti al chiuso, cerimonie pubbliche, cinema e teatri, resta in vigore si può entrare soltanto se si è vaccinati o guariti.

Draghi e i propositi

“Una delle “priorità” che il governo si trova ad affrontare - dice il presidente del Consiglio Mario Draghi - è la gestione della nuova fase della crisi sanitaria. La campagna di vaccinazione ci ha permesso di salvare vite e di riaprire l’economia, le scuole, i luoghi della nostra socialità. L’arrivo della stagione invernale e la diffusione della variante Omicron ci obbligano però alla massima cautela nella gestione dei prossimi mesi”.