Covid, report Gimbe: cala l'efficacia della terza dose

Rallenta la discesa dei contagi (-14,8% rispetto a -27,5%), aumenta la mortalità degli anziani. Cartabellotta: "Aspettare l'autunno per la quarta dose è rischioso per i fragili"

Report Gimbe

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Negli ultimi sette giorni rallenta la discesa dei contagi: -14,8% contro il -27,5% della settimana precedente. In calo terapie intensive (-5,9%), ricoveri ordinari (-13%) e decessi (-9,4%). E' quanto emerge dal nuovo monitoraggio della Fondazione  Gimbe per il periodo 11-17 maggio in base al quale i nuovi casi settimanali si attestano a quota 244 mila con una media mobile a 7 giorni che sfiora i 35 mila casi giornalieri. Da metà febbraio, poi, si rileva un aumento del tasso di mortalità negli over 80: da 28,8 a 40,1 decessi per 100 mila persone. "L'efficacia della terza dose cala dopo 120 giorni. L'invito è a non aspettare a fare la quarta, soprattutto persone fragili e over 80", le parole del presidente Nino Cartabellotta.

Negli ultimi sette giorni i nuovi casi sono 243.932 rispetto ai 286.350; i decessi 763 contro 842. In calo anche i casi attualmente positivi (967.401 contro 1.082.972 della settimana precedente), le persone in isolamento domiciliare (959.599 contro 1.074.035), i ricoveri con sintomi (7.465 contro 8.579) e le terapie intensive (337 contro 358 della settimana precedente). Per quanto riguarda gli indicatori ospedalieri, spiega il direttore operativo della Fondazione Gimbe, Marco Mosti "il numero dei posti letto occupati da pazienti Covid registra un'ulteriore flessione sia in terapia intensiva (-5,9%) che in area medica (-13%)".

Il presidente Nino Cartabellotta, poi, sottlinea i dati relativi agli anziani:  "Le evidenze scientifiche internazionali dimostrano che la protezione vaccinale nei confronti della malattia grave Covid inizia a calare dopo 120 giorni dalla somministrazione del booster. In Italia, a partire da metà febbraio, si rileva un progressivo aumento del tasso di mortalità negli over 80 (da 28,8 a 40,1 decessi per 100 mila persone) e nella fascia 60-79 anni (da 3,4 a 4,9 decessi per 100 mila persone), con conseguente numero assoluto di decessi molto elevato nelle fasce più anziane della popolazione, in particolare negli over 80. Aspettare l'autunno per effettuare la quarta dose con vaccini 'aggiornati' è molto rischioso per le persone vulnerabili che, al contrario, devono ricevere l'ulteriore booster a 120 giorni dalla terza dose".