Covid Germania, Merkel: "Situazione drammatica". In Austria "morti in corridoi ospedale"

I due Paesi fortemente colpiti dalla quarta ondata del virus: contagi in aumento e pressione nelle strutture sanitarie

Covid, operatori sanitari in ospedale (Ansa)

Covid, operatori sanitari in ospedale (Ansa)

E' allarme in Germania e Austria riguardo i contagi e i ricoveri da Coronavirus. I numeri sono in risalita da giorni e i posti liberi negli ospedali sono sempre meno.  

Covid, quarta ondata: Europa flagellata

Merkel: "Situazione drammatica"

Secondo gli ultimi dati diffusi dal Robert Koch Institut nelle ultime 24 ore nel Paese sono stati accertati 52.826 positivi e 294 morti. L’indice settimanale su 100.000 abitanti è di 319,5 casi. L'indice di ospedalizzazione è di 4,86 pazienti ricoverati su 100.000 abitanti.  "La situazione e' drammatica", ha affermato Angela Merkel oggi a Berlino che "per me non c'e' alcun dubbio che siamo nel mezzo di una situazione di emergenza" anche se attualmente non vi e' una maggioranza che permette il prolungamento dello stato d'emergenza epidemico nazionale. Per domani, giovedì 18 novembre, è fissato il vertice tra la cancelliera e i governatori dei Laender per decidere i prossimi passi volti a contenere il drammatico aumento dei contagi in Germania. A detta della cancelliera e' necessario uno "sforzo di portata nazionale" per procedere rapidamente alla somministrazione delle terze dosi di vaccino anti-Covid.

"La quarta ondata colpisce il nostro Paese con tutta la forza", ha aggiunto Merkel, secondo la quale e' necessario fissare un tetto per il sovraccarico degli ospedali superato il quale dovranno scattare nuove misure. "Sarebbe una catastrofe agire solo quando le terapie intensive sono gia' piene", ha detto ancora la cancelliera. Merkel ha anche espresso una "profonda preoccupazione" per quanto riguarda la situazione dei contagi in alcuni Laender, in particolare in quelli in cui la quota di vaccinazione e' relativamente bassa, come per esempio Sassonia, Sassonia-Anhalt, Turingia. La situazione e' problematica anche in Baviera, dove si registrano incidenze che toccano localmente 1000 contagi sui 100 mila abitanti: sono ben 700 in piu' rispetto alla media nazionale. La cancelliera ha poi nuovamente rivolto un appello ai non vaccinati: "Non è affatto troppo tardi per farsi somministrare una prima dose". Anche per il richiamo, il cosiddetto booster, ha sollecitato "uno sforzo nazionale". In Germania solo il 67,7% della popolazione è coperta da protezione vaccinale completa. 

Germania, nuove misure anti contagio

Così, mentre il numero dei pazienti nelle terapie intensive tedesche arriva a 3.360, si continua a ragionare di ulteriori misure: a quanto anticipa il Tagesspiegel, una delle decisioni che potrebbero uscire dal vertice di domani e' la possibilita' per i Laender di dichiarare nuovi lockdown anche oltre la fine dello Stato d'emergenza pandemico, ivi comprese norme di coprifuoco e chiusure di scuole. L'altro fronte ovviamente e' quello dei vaccini. "Ci aspettiamo che nelle prossime settimane arrivi il via libera da parte dell'Ema alla somministrazione di Pfizer/Biontech anche per i ragazzi sotto i 12 anni", ha dichiarato da parte sua un portavoce del ministero della Sanita' a Berlino.  Ma attualmente il tema piu' dibattuto in Germania è quello del cosiddetto 'booster', ossia la terza dose di siero anti- Covid. 

A fronte di una cartina della Germania ormai tutta rossa fuoco (il colore utilizzato per indicare lo stato d'avanzamento dei contagi di coronavirus), i Laender hanno gia' cominciato ad avviare nuove strette nella speranza di spezzare l'onda: ultimo in ordine di tempo lo Schleswig Holstein, che oggi ha annunciato la riduzione dei contatti privati in ambienti chiusi per le persone non vaccinate ad un tetto massimo di dieci persone.  Inoltre, a chi non ha avuto alcuna immunizzazione contro il Covid da lunedì verrà d'ora in poi negato l'accesso ai ristoranti, agli alberghi, alle strutture sportive al chiuso, a tutti i servizi che implichino il contatto fisico (con l'eccezione dei parrucchieri e delle prestazioni mediche), mentre a scuola tornano d'obbligo le mascherine. Altri Laender avevano annunciato nei giorni scorsi le nuove strette: dopo la Baviera, dove e' gia' in vigore la regola del 'due G' - ossia l'accesso ai ristoranti, bar, cinema e similari, solo a chi e' vaccinato o guarito dal Covid - ieri anche la Turingia, il Nord-Reno Vestfalia, il Baden Wuerttemberg, la Sassonia (dove d'ora si potra' accogliere in casa solo una persona non vaccinata), Berlino ed Amburgo hanno avviato forme di chiusure ai non vaccinati: solo chi e' immunizzato oppure guarito dal Covid puo' accedere determinati ambiti della vita pubblica, a partire dalla gastronomia, gli alberghi, musei, bari, discoteche, teatri, cinema, palestre ed eventi pubblici. Non e' escluso che la regola del '2G' (che nella sostanza appare essere una forma anche piu' severa del nostro green pass), oltreche' nei singoli Laender, sara' varata anche a livello nazionale: tra gli altri, e' il governatore bavarese Markus Soeder ad esprimersi a favore del divieto d'accesso ai non vaccinati in tutto il Paese nonche' l'introduzione dell'obbligo vaccinale per certe categorie di lavoratori, per esempio il personale sanitario e quello scolastico. 

Covid, cos'è la regola delle 'due G'

Anestesiti tedeschi. "Andiamo verso la catastrofe"

Molta preoccupazione da parte dell'associazione federale tedesca di anestesiologia e medicina intensiva. "Il sistema sanitario tedesco si sta avviando verso una catastrofe", ha scritto la Bda in una lettera aperta ai ministri della Salute dei Laender e al ministro della Salute federale Jens Spahn. L'associazione chiede misure efficaci di contenimento e un'applicazione della regola del 2G (accesso consentito solo a vaccinati e guariti) per tutti gli ambiti della vita pubblica in Germania.

Austria, non escluso il lockdown

La quarta ondata di coronavirus ha colpito in pieno anche l'Austria dove, molto probabilmen, il governo nella giornata di venerdì prenderà ulteriori misure per contenere i contagi. Su tutto il territorio austriaco dalla mezzanotte di lunedì scorso vige un lockdown per persone non vaccinate contro il coronavirus ma non si esclude un blocco anche per i vaccinati. Oggi e' stato registrato il record assoluto di casi da inizio pandemia, 14.416. In forte aumento anche i pazienti ricoverati sia nei normali reparti, 155 in piu' rispetto a ieri per un totale di 2.723, che in terapia intensiva che sono 486. Oggi a margine del Consiglio dei ministri le ministre del Turismo, Elisabeth Koestinger (OeVP) della Giustizia, Alma Zadic (Verdi) hanno detto che, "venerdi' ci sara' una conferenza del governatore del Tirolo (in questo momento e' presidente dei Laender, ndr) e ci saranno ulteriori discussioni e, per quando ne sappiamo, il ministro della Sanita' e' molto coinvolto". Lo stesso ministro della Sanita' Wolfgang Mueckstein (Verdi) sperava in un coprifuoco notturno anche per persone vaccinate ma ha trovato il parare contrario del cancelliere Alexander Schallenberg (OeVP). Nel frattempo l'industria del turismo austriaco e' favorevole ad un lockdown immediato e pesante per salvare la stagione invernale. Gli operatori turistici riferiscono che dopo la comunicazione della Germania di aver dichiarato l'Austria un'area ad alto rischio contagio, "c'e' gia' stata un'ondata di cancellazioni, soprattutto nel settore alberghiero". 

Austria, "in ospedale salme in corridoio"

Molto critica la situazione negli ospedali. Nella notte tra domenica e lunedì si sono registrati talmente tanti decessi che le salme sono state 'parcheggiate' in corridoio. Almeno stando a quantio raccontato all'agenzia Apa un'infermiera che ha voluto mantenere l'anonimato. La sanitaria ha evidenziato la forte pressione, anche psicologica sul personale infermieristico. "Di solito quando un paziente muore, viene pettinato e i parenti possono salutarlo in modo dignitoso. Un morto per Covid viene infilato nudo in una sacco di plastica e la cosa finisce lì", ha aggiunto. L'infermiera ha raccontato anche di un caso di triage. "È arrivata una donna anziana con un tasso di saturazione del sangue sotto il 50%. Normalmente sarebbe stata portata in terapia intensiva, lei no. Per fortuna è sopravvissuta". 

Intanto, in Austrai, da un paio di giorni, è in vigore il lockdown duro per i non vaccinati. Circa due milioni di austriaci non immunizzati possono lasciare le loro case solo per il lavoro, acquisti di prima necessità e attività motorie. Il governo ha assicurato controlli serrati con multe di 500 euro per i cittadini e 3.600 euro per gli esercenti. Dalle limitazioni sono esclusi bambini sotto i 12 anni, donne incinta e coloro che non possono vaccinarsi. Sono esentati anche gli alunni che partecipano allo screening di massa nelle scuole. Chi riceve la prima dose entro il 6 dicembre ed è in possesso di un tampone pcr negativo per 48 ore 'esce' dal lockdown. Per la movida a Vienna non basta più solo essere vaccinati, ma serve anche un test pcr. Il governo è diviso su ulteriori provvedimenti per frenare la quarta ondata di coronavirusa. Il coprifuoco anche per i vaccinati proposto dal ministro della Salute Wolfgang Mueckstein è stato, almeno per il momento, bocciato dal cancelliere Alexander Schallenberg.

Austria, lockdown duro per i non vaccinati