Quarta ondata Covid Germania: cosa succede e perché il ministro della Salute cita l'Italia

Nel paese più popoloso d'Europa nuova impennata di contagi con oltre 20mila casi e 194 morti in 24 ore: "C'è una massiccia pandemia di non vaccinati". In crescita ricoveri e terapie intensive. E sul green pass Spahn elogia il modello italiano

Covid in Germania

Covid in Germania

Berlino - Resta altissima l'allerta in Germania, da settimane al centro di una nuova impennata di contagi Covid-19. Il paese più popoloso d'Europa con circa 83 milioni di persone, è alle prese con una quarta ondata di infezioni, con il tasso di incidenza di sette giorni su livelli mai visti da maggio scorso. La Germania sta vivendo una pandemia "enorme" di non vaccinati, ha affermato oggi il ministro della Sanità Jens Spahn, chiedendo un'azione più severa per combattere la ripresa dei casi di contagio.  Numeri pesanti non solo nei nuovi positivi (20.398 casi nelle ultime 24 ore), ma anche nei decessi.

L'allarme

A parlare di "numeri preoccupanti" è stato lo stesso presidente dell'istituto tedesco Robert Koch Institut (Rki), il centro epidemiologico nazionale, Lothar Wieler che ha ricordato che nel Paese "in un giorno ci sono di nuovo oltre 100 morti". "La quarta ondata si sviluppa esattamente come immaginavamo proprio perché molti non si sono vaccinati", ha aggiunto. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 194 decessi con e per Covid, una settimana fa erano stati 114. La Germania vuole accelerare sui richiami del vaccino con la terza dose, ha detto il ministro della Salute Jens Spahn, prendendo come modello Israele, "che è riuscita a far abbassare la curva dei vantaggi grazie alla terza dose". 

Pandemia di non vaccinati

"La pandemia è tutt'altro che terminata, sta infuriando con tutta forza la quarta ondata" ha ammonito il ministro alla Sanità tedesco Jens Spahn oggi a Berlino, aggiungendo che in diversi Laender "è  tornato a crescere il numero dei pazienti in terapia intensiva". Secondo il titolare del dicastero della Salute - attualmente in carica per gli affari correnti in attesa che venga nominato il nuovo governo federale - è di nuovo cruciale "impedire un sovraccarico del sistema sanitario". Stando agli ultimi dati del Rki oggi si sono registrati oltre 20 mila nuovi contagi nelle 24 ore. Sono intanto 55,6 milioni le persone che hanno ottenuto una completa vaccinazione contro il Covid, pari al 66,8% della popolazione. Sono 2,2 milioni i tedeschi che hanno avuto anche la terza dose. Per avere un termine di paragone, in Italia (dati del report del commissario straordinario Francesco Figliuolo aggiornati alla mattina del 3 novembre) sono 44.864.608 le persone che hanno completato il ciclo vaccinale, pari all'83,07 % della popolazione over 12 (fascia di popolazione al momento vaccinabile). Mentre è pari all'86,38 % della popolazione over 12 (46.656.290) il numero di persone che ha ricevuto la prima dose. 

Possibili limitazioni per non vaccinati

E' proprio la lentezza della campagna vaccinale a preoccupare Berlino, tanto che ieri la stessa Angela Merkel ha evocato la possibilità di varare "forti limitazioni" per i non vaccinati in Germania. Da parte sua, Spahn ha ribadito il suo appello ad aumentare il ritmo dei cosiddetti 'booster', appunto le ulteriori vaccinazioni per chi avesse ottenuto la seconda dose oltre sei mesi fa. E' d'accordo il presidente del Koch Institut, Lothar Wieler, secondo il quale "se oggi non ci muoviamo con decisione, anche la quarta ondata porterà molta sofferenza: molti si ammaleranno, ci saranno vittime, ed il sistema sanitario sarà di nuovo pesantemente aggravato". A detta di Wieler, "la pandemia si muove come avevamo temuto, proprio perché sono troppe le persone che ancora non si sono vaccinate", e anche perché molti hanno smesso di seguire le regole di distanziamento e protezione dal virus. "Ovvio che il vaccino non sia un'arma miracolosa", ha insistito il capo dell'Rki, "per questo è importante continuare a portare le mascherine, areare gli interni e mantenere le distanze. Tutti vogliamo che questo sia l'ultimo inverno della pandemia". 

In Baviera tornano mascherine obbligatorie a scuola

In vari lander tedeschi sono già state varate norme più severe: per esempio in Baden-Wurttemberg è stato introdotto un sistema in cui scattano automaticamente restrizioni quando si superano determinate soglie di contagi e ricoveri in terapia intensiva mentre il Land tedesco della Baviera ha deciso di reintrodurre l'obbligo di indossare le mascherine nelle scuole, a fronte di un aumento dei casi di contagio Covid. La misura entrerà in vigore al ritorno degli alunni dalle attuali vacanze e sarà imposta per una settimana nelle scuole primarie e 2 settimane nelle scuole di grado superiore.  "Dall'8 novembre sarà in vigore l'obbligo di indossare le mascherine durante le lezioni e nei punti di ritrovo nelle strutture scolastiche, anche se non all'aperto", ha affermato il ministro della Cultura, Michele Piazolo.  

Italia citata per il green pass

Il ministro della Salute tedesco Jens Spahn ha esortato a controllare di più il green pass in Germania nei ristoranti, nei musei e nei luoghi pubblici in cui è richiesto. E ha citato a questo proposito l'Italia. "L'ho vissuto personalmente a Roma: in occasione del G20 mi è capitato di dover esibire il certificato vaccinale più spesso in un giorno di quante forse qui in quattro settimane". Spahn ha affermato che in Germania "troppo spesso" si rinuncia a controllare sulla base della 'fiducia'. E ha sollecitato più controlli: "Se lo si fa in modo coerente per un paio di giorni, magari anche con delle multe, il segnale è chiaro".