Domani praticamente scompare l'uso delle mascherine ma intanto balzo dell'incidenza del casi di Covid in Italia che in una settimana raggiunge quota 325 ogni 100 mila abitanti da 215 registrata nel monitoraggio della scorsa. In salita anche l'indice di trasmissibità che passa da 0,91 a 1. È quanto riferisce il monitoraggio settimanale dell'Istituto Superiore di Sanità.
La percentuale dei casi rilevati attraverso l`attività di tracciamento dei contatti è stabile rispetto alla settimana precedente (11% ). In leggero aumento la percentuale dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (54% rispetto al 53%), mentre diminuisce leggermente la percentuale dei casi diagnosticati attraverso attività di screening (35% contro il 36%).
È dallo scorso luglio che l'indice di trasmissibilità Rt non raggiungeva la soglia epidemica dell'unità, valore registrato questa settimana nel monitoraggio Iss-ministero della Salute. Nel periodo 6 - 19 luglio 2022, Rt ha infatti raggiunto un valore medio calcolato sui casi sintomatici pari a 1,03 (range 1,02-1,04), in diminuzione rispetto alla settimana precedente. La settimana successiva, il valore di Rt è nuovamente sceso collocandosi a 0,90.
Cinque Regioni, tutte per la presenza di molteplici allerte di resilienza, sono classificate a rischio alto (erano 2 la settimana scorsa), ai sensi del DM del 30 aprile 2020, le restanti 16 a rischio moderato (erano 11). Quattordici Regioni (12 la settimana scorsa) riportano almeno una allerta di resilienza. Cinque Regioni (3 la settimana scorsa) riportano molteplici allerte di resilienza.
L'incidenza dei casi di Covid-19 supera questa settimana la soglia di 600 per 100mila abitanti - quasi il doppio rispetto alla media nazionale di 325 - nelle Province autonome di Trento e Bolzano: è infatti pari a 637,6 a Bolzano e 633 a Trento. La terza Regione con la maggiore incidenza è il Veneto con 557. Per l'occupazione dei reparti ospedalieri, in 5 Regioni si supera la soglia di allerta del 10%: PA Bolzano (20,2%), Umbria (17,8%), Valle d'Aosta (16,4%), Calabria (12,9%), Friuli Venezia Giulia (10,6%).
Il tasso di occupazione in terapia intensiva è stabile al 1,4% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 settembre ) rispetto al 1,4% dello scorso 22 settembre. Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale sale invece al 6,0% (rilevazione giornaliera Ministero della Salute al 29 settembre) contro il 5,3% (rilevazione giornaliera al 22 settembre).