Covid, la Cina torna a fare paura: tamponi a Malpensa. "Primi casi sono Omicron"

Disponibili i risultati dei sequenziamenti effettuati sui test eseguiti sui passeggeri: caccia a nuove varianti. La premier Meloni: "Responsabilità". Moratti: "Test anche a chi arriva facendo scalo"

Milano, 29 dicembre 2022 - Il Covid torna a fare paura, soprattutto per quanto sta accadendo in Cina. Nonostante non siano stati diffusi dati ufficiali, le immagini che arrivano dai social mostrano terapie intensive e sale mortuarie piene. Ufficialmente non ci sono statistiche sui contagi e nemmeno sui morti, ma la britannica Airfinity, istituto di analisi sanitaria ipotizza 5000 morti al giorno per la nuova ondata del virus con 250 milioni di contagi già il 20 dicembre. 

Lo "zero Covid" imposto in Cina non ha dunque funzionato e ora sembra proprio il momento sbagliato per mettere fine alle restrizioni. Sono gli altri Paesi, Italia compresa, a valutare misure di contenimento e tracciamento per tutti coloro che arrivano da Pechino e dalle altre città del gigante asiatico. Il prossimo 8 gennaio, infatti, la Cina ricomincerà a rilasciare i passaporti ai suoi cittadini anche per viaggi turistici - e non solo per affari o per motivi di studio, come invece era stato stabilito dopo dopo l’inizio della pandemia. Dal canto loro, gli aeroporti italiani (Malpensa e Fiumicino in testa, ma il governatore campano De Luca ha aggiunto anche Capodichino) si sono subito attrezzati con tamponi per i passeggeri provenienti dalla Cina. La Lombardia è stata la prima realtà territoriale a livello mondiale che ha assunto questa iniziativa. Poi, ieri, è intervenuto anche il ministro della salute, Orazio Schillaci: "Ho disposto, con ordinanza, tamponi antigenici Covid-19 obbligatori e relativo sequenziamento del virus, per tutti i passeggeri provenienti dalla Cina e in transito in Italia. La misura si rende indispensabile per garantire la sorveglianza e l’individuazione di eventuali varianti e al fine di tutelare la popolazione italiana". Ma non è solo l’Italia ovviamente ad essere preoccupata: tamponi obbligatori sono stati già decisi da Usa, India, Giappone, Malesia e Taiwan. 

Meloni: "Primi casi dalla Cina sono Omicron"

Il premier Giorgia Meloni è intervenuto anche sul Covid nella conferenza stampa di fine anno. "Per quanto accaduto in Cina ci siamo mossi immediatamente in coerenza con quello che abbiamo chiesto in passato: abbiamo disposto il tampone per tutti quelli che vengono dalla Cina, ma questa misura è efficace se viene presa da tutta l'Ue. Abbiamo scritto a Bruxelles e ci aspettiamo che l'Ue voglia operare in questo senso", ha spiegato il presidente del Consiglio che ha aggiunto: "Abbiamo bisogno di capire se quello che sta arrivando è coperto dai vaccini o no. Sinora si è rivelato solo Omicron. In questo momento dovrebbe essere tranquillizzante. La situazione è abbastanza sotto controllo". Poi, ha aggiunto: "Per il futuro credo che la soluzione siano sempre i controlli, i tamponi, le mascherine. Responsabilità: il modello di privazione delle libertà del passato non mi è parso così efficace e credo che lo dimostri bene il caso cinese", ha proseguito il premier.

Malpensa, caccia a nuove varianti

A Malpensa prosegue comunque la caccia a nuove varianti. Saranno disponibili da oggi, 29 dicembre,tutti  i risultati dei sequenziamenti effettuati sui tamponi eseguiti sui passeggeri provenienti dalla Cina e atterrati nello scalo milanese. Sono stati fatti tamponi a chi proveniva dalla Cina con i voli del mattino e del tardo pomeriggio. Nel primo caso, dei 92 passeggeri atterrati presso l’hub internazionale di Malpensa alle 6.20, 35 sono risultati positivi, pari al 38 per cento del totale. Nel secondo caso, a bordo del volo atterrato alle ore 18.55, dei 120 passeggeri sono risultati positivi 62, pari al 52% del totale. "Se in base ai dati sul sequenziamento delle varianti che ci saranno presentati domani – ha detto l'assessore regionale al Welfare Guido Bertolaso – ci troveremo di fronte a qualche variante ‘non conosciuta’, lo riferiremo al Ministero della Salute, per le opportune riflessioni. La Lombardia è stata la prima realtà territoriale a livello mondiale che ha assunto questa iniziativa. Il tampone è a pagamento, non obbligatorio, e ha lo scopo di monitorare la situazione e capire ciò che sta accadendo in Cina e, a scopo precauzionale, tutelare i nostri concittadini”

Moratti: "Tampone anche a chi arriva facendo scalo"

"Bene avere imposto l'obbligatorietà del tampone Covid-19 ai passeggeri dei voli provenienti direttamente dalla Cina", adesso "bisogna però estendere la misura anche a chi arriva in Italia facendo scalo in altri Paesi": è il parere di Letizia Moratti, candidata civica con il sostegno del Terzo Polo alle regionali in Lombardia. "La misura - ha aggiunto in una nota Moratti - per essere pienamente efficace deve tenere conto di tutte le variabili che la complessità del sistema di trasporto aereo internazionale presenta". Secondo l'ex vicepresidente di Regione Lombardia "si deve anche essere capaci di costruire un maggior coordinamento a livello europeo». Perché «dopo tanta sofferenza causata dalla pandemia, i cittadini hanno il diritto di pretendere da chi governa l'elaborazione di piani che sappiano prevedere e dare risposte pronte a tutte le eventualità - ha concluso Moratti - innalzare la preparazione del nostro sistema nei confronti delle minacce alla salute pubblica, su cui siamo tutti d'accordo, deve tradursi in atti concreti".

Lombardia, contagi e ricoveri

"La situazione in Italia è sotto controllo – ha assicurato il titolare della delega al Welfare nella Giunta regionale – e in Lombardia l’incidenza dei casi di Covid è inferiore rispetto alla media nazionale. Lo stesso dicasi per l’occupazione in area medica e, soprattutto, per le Terapie intensive". "E’ il risultato della vaccinazione massiva – ha detto ancora Bertolaso, che ha coordinato la campagna vaccinale in Lombardia – e abbiamo registrato, qui, i numeri più alti sia a livello europeo che mondiale".  Nell’ultima settimana, in Lombardia, i casi di persone contagiate sono 14.843. Le varianti più diffuse del Covid-19 sono Omicron BA.5 (34,2%) e BQ.x (31%). Infatti, più di due terzi dei contagiati risultano essere infetti da queste due varianti.

Ministero della Salute, le nuove disposizioni

Intanto, dopo l'ordinanza del ministro della Salute Schillaci in vigore fino al 21 gennaio, chi entra in Italia dalla Cina dovrà presentare la certificazione di essersi sottoposti, nelle 72 ore antecedenti l'ingresso nel nostro Paese, a un test molecolare, o, nelle 48 ore antecedenti, a un test antigenico. Obbligo di sottoporsi a un test antigenico al momento dell'arrivo in aeroporto, o se non fosse possibile entro 48 ore. In caso positività obbligo di sottoporsi immediatamente al test molecolare per il sequenziamento e isolamento fiduciario con test finale.