Covid, boom di Cerberus e Gryphon. Ecco perché con l'inverno tutto potrebbe cambiare

Cavaleri (Ema): Il virus sta mantenendo uno spazio veloce nella sua evoluzione. Solo 29% rivaccinazioni nelle persone più a rischio, c'è preoccupazione

Milano - "La scorsa settimana non abbiamo visto un grande aumento nei casi di Covid 19 nell'Ue e nell'Area economica europea, come risultato dell'immunizzazione della popolazione in seguito alla vaccinazione e alle immunizzazioni naturali. Tuttavia questo potrebbe cambiare velocemente entrando nei mesi invernali più freddi. Questo virus sta mantenendo uno spazio veloce nella sua evoluzione e una nuova sorveglianza di Omicron come BQ1.1 (cosiddetto Cerberus, ndr) e i suoi derivati sono in crescita e stanno rimpiazzando Omicron Ba5". A lanciare il monito è stato oggi Marco Cavaleri, responsabile della strategia vaccinale dell'Agenzia europea del farmaco (Ema). 

Poi l'allarme sul fronte vaccini. "I numeri sulla somministrazione delle ulteriori dosi di vaccino negli ultimi mesi è piuttosto deludente: la media europea è solo del 29% di rivaccinazioni nelle persone più a rischio. E' preoccupante che le persone a rischio di ricovero o grave malattia non siano adeguatamente protette"."Sono cruciali più sforzi per aumentare i tassi di rivaccinazioni per le persone maggiormente in pericolo, come gli anziani e gli immunocompromessi, per contenere l'aumento delle ospedalizzazioni nelle prossime settimane e mesi", ha evidenziato. "Il rischio di Covid grave aumenta in modo esponenziale se si hanno 60 anni o più. Più si è anziani, più si è a rischio e i vaccini possono salvare la vita. Incoraggiamo le persone a vaccinarsi o rivaccinarsi soprattutto se appartengono a gruppi a rischio più elevato", ha sottolineato Cavaleri.

Nel mondo continua la lenta ascesa della famiglia Cerberus e di Gryphon. La prevalenza di entrambi questi due mutanti di Sars-CoV-2 - sia della sottovariante di Omicron 5 BQ.1 con i suoi sottolignaggi, sia di XBB, ricombinante di due sottolignaggi di Omicron 2 - è in crescita. E al 21 novembre, sequenze di BQ.1 - gruppo di cui fa parte BQ.1.1 battezzata Cerberus sui social - sono state riportate in 73 Paesi. Mentre XBB e i suoi discendenti risultano presenti in 47 Paesi. E' il quadro che emerge dall'ultimo aggiornamento settimanale dell'Organizzazione mondiale della sanità.  Rispetto ai 7 giorni precedenti nell'ultima settimana epidemiologica considerata - cioè la settimana 44 che va dal 31 ottobre al 6 novembre 2022 - Cerberus è cresciuta dal 19,1% al 23,1%. Allo stesso modo è aumentata anche la prevalenza delle sequenze di Gryphon, salite dal 2% al 3,3%. 

Durante la settimana epidemiologica in questione il quadro generale mostra che i lignaggi discendenti di BA.5 (Omicron 5) sono rimasti dominanti con una prevalenza del 72,1%, seguiti dai lignaggi discendenti di BA.2 (Omicron 2) con una prevalenza del 9,2%, in aumento dal 6,4% rilevato la settimana precedente. Allo stesso tempo la famiglia BA.4 (Omicron 4) ha continuato a diminuire in prevalenza, passando dal 3,6% al 3%. Mentre da un lato la presenza di sequenze Omicron 1 è diventata sempre più marginale e non ne è stata riportata nessuna di Omicron 3. Anche se ci sono variazioni tra Paesi e al loro interno, a livello globale Omicron è stata la variante di preoccupazione dominante dal gennaio 2022, dopo aver sostituito la Delta. Attualmente sono in circolazione più di 500 sottotipi di Omicron. "Vi sono forti preoccupazioni che le nuove sottovarianti Omicron sfuggano alla neutralizzazione da parte dei farmaci anticorpi monoclonali disponibili contro Covid-19 - ha aggiunto Cavaleri -. Esamineremo tutti i dati disponibili per emettere nuove raccomandazioni agli operatori sanitari".