Covid in Italia e in Lombardia, il bollettino del 24 ottobre: 11.606 casi e 39 morti

Nel nostro Paese si conferma e anzi accelera la discesa dei nuovi contagi; aumentano però ancora i decessi

Dopo la ripresa, in Italia si conferma e anzi accelera la discesa dei nuovi contagi; aumentano però ancora i morti.  Come emerge dai bollettini quotidiani del Ministero della Salute, la scorsa settimana 17-23 ottobre 2022 i nuovi contagi sono stati 247.519, -12,93% (36.751 casi in meno) sulla settimana precedente 10-16 ottobre (284.270).  Si consolida così un'inversione di tendenza al ribasso iniziata 14 giorni fa, dopo una crescita dei contagi iniziata a metà settembre: 12-18 settembre +2,72% (113.008 casi), 19-25 settembre +26,11% (142.518), 26 settembre-2 ottobre +58,51% (225.904), 3-9 ottobre +26,21% (285.111), 10-17 ottobre -0,29% (284.270).  Le vittime invece aumentano, valore che ancora risente appunto della crescita dei contagi nell'ultimo mese: sono state 606 la scorsa settimana, +29,21% sulle 469 del 10-17 ottobre (137 morti in più), il doppio di un mese fa (erano stati 302 nella settimana 19-25 settembre).  Si attende un calo dalla questa settimana, se i numeri dei contagi dovessero continuare a scendere.

Oggi ancora in leggero calo la curva epidemica in Italia. Sono 11.606 i nuovi casi di Covid nelle ultime 24 ore, contro i 25.554 di ieri e soprattutto i 13.439 di lunedì scorso. I tamponi processati sono 80.319 (ieri 161.787) con un tasso di positività che dal 15,7% scende al 14,4%. I decessi sono 39 (ieri 52), per un totale da inizio pandemia di 178.633. Le terapie intensive scendono di 3 unita' (ieri +2) e con 23 ingressi del giorno diventano 226 in tutto; i ricoveri invece aumentano di 107 unita' (ieri -30), per un totale di 7.124. La regione con il maggior numero di casi è l'Emilia Romagna con 1.705 contagi, seguita da Lombardia (+1.640), Lazio (+1.535), Veneto (+1.040) e Piemonte (+829). Il numero totale dei casi da inizio pandemia sale a 23.359.680. I dimessi/guariti delle ultime 24 ore sono 22.923 (ieri 29.400) per un totale che sale a 22.672.607. Gli attualmente positivi sono 11.357 in meno (ieri -3.899) e diventano 508.440, di cui 501.090 in isolamento domiciliare. 

In Lombardia  su 12.264 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore, sono 1.640 i positivi (il 13,3%). Continuano a diminuire i ricoverati nei reparti (-5), che sono 1.172, mentre sono 21 quelli in terapia intensiva (+3). Sono 15 le vittime, per un totale complessivo di 42.964. I nuovi positivi a Milano sono 527, di cui 236 a Milano città. A Bergamo sono 114, a Brescia 245; a Como 107 a Cremona 36; a Lecco 39; a Lodi 30; a Mantova 66; a Monza e Brianza 144; a Pavia 138; a Sondrio 16 e a Varese 137. E' quanto emerge dai dati diffusi da Regione Lombardia.

Italia

 

Vaccinazioni

 Sono 141.557.007 le dosi di vaccino anti-Covid 19 somministrate in Italia nelle ultime 24 ore, pari al 90,5% delle dosi consegnate che ammontano a 156.485.867. I dati sono contenuti nel report del ministero della Salute aggiornato alle 6.17 di questa mattina. Nella fascia over 12, con almeno una dose è il 91,56% della popolazione, pari a 49.438.256 dosi somministrate, mentre il ciclo completo riguarda il 90,19% della popolazione, pari a 48.697.051 dosi somministrate. La dose addizionale/richiamo (booster) riguarda l'84,35% della popolazione potenzialmente destinataria, pari a 40.235.970 dosi somministrate. La seconda dose booster è stata somministrata al 20,99% della popolazione potenzialmente oggetto di seconda dose booster che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno 4 mesi, pari a 4.013.146 dosi somministrate. Per quanto riguarda la fascia 5-11 anni, con almeno una dose è il 38,51% della popolazione, pari a 1.407.789 dosi somministrate, e il ciclo vaccinale completo riguarda il 35,23% della popolazione, pari a 1.288.133 dosi somministrate. 

Cerberus

Per Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, " iIn questo momento la fiammata autunnale sembra in calo, si sta invertendo anche la curva degli ospedalizzati in area medica. Credo che entro una settimana inizieranno a scendere anche i decessi. Nel medio-lungo periodo nessuno è in grado di fare previsioni, il numero delle variabili è troppo grande. Cerberus? E' questa nuova variante che circola in Europa, appartiene sempre alla famiglia di Omicron, potrebbe diventare dominante nel giro di pochi mesi. Sappiamo che evade di più la risposta immunitaria, non sappiamo quasi nulla sulla gravità".

 

Lombardia

I dati lombardi del 24 ottobre
I dati lombardi del 24 ottobre

 

Quarta dose

"Rimandare la quarta dose in attesa del vaccino migliore possibile, ancora più aggiornato non è una scelta logica né consigliabile, considerato anche il dinamismo del virus". A dirloMassimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano che invita chi non si è vaccinato con il secondo booster a farlo.  "Fare la quarta dose è fondamentale, tanto più per le persone fragili che possono avere ulteriori strumenti di protezione dal coronavirus", dice Galli, sottolineando che "qualsiasi vaccino che contenga una variante Omicron incrementa la protezione rispetto ai vaccini che non la contengono. Inutile quindi rinviare".

 

Bollettino delle polemiche

Galli: non cancellare il bollettino quotidiano

 "Sono assolutamente contrario all'eventuale cancellazione del bollettino quotidiano sui dati Covid. E' giusto che ogni giorno sia data informazione di ciò che si registra, decessi compresi. Non vedo in modo positivo un atteggiamento 'protettivo' dell'opinione pubblica che, in questo modo, si presuppone composta da persone irresponsabili a cui celare le cose". A dirlo all'Adnkronos Salute Massimo Galli, già direttore del reparto di Malattie infettive dell'ospedale Sacco di Milano, commentando l'appello di Francesco Vaia, direttore dell'Istituto nazionale Lazzaro Spallanzani di Roma, che invita a sospendere il bollettino giornaliero dei decessi sottolineando che in questo momento non ci sono "assolutamente elementi di allarme" per la pandemia.  "I dati vanno riferiti, con trasparenza, fino alla fine dell'epidemia. Non sono d'accordo in maniera radicale su una tesi di 'riduzione dell'informazione': i dati vanno elaborati ogni giorno e forniti a tutti quotidianamente", rimarca Galli.

Lopalco: il bollettino non ha più senso

 "Sono d'accordo che divulgare il bollettino quotidiano Covid dei decessi ha poco senso. La sorveglianza del virus deve comunque proseguire in modo accurato. Una buona alternativa potrebbe essere la sola pubblicazione di un bollettino settimanale di tutti i dati". A dirlo all'Adnkronos Salute è l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di Igiene all'Università del Salento commentando l'appello di Francesco Vaia, direttore dell'Istituto nazionale Lazzaro Spallanzani che invita a sospendere il bollettino giornaliero dei decessi sottolineando che in questo momento non ci sono "assolutamente elementi di allarme" per la pandemia.