Covid, Bassetti: "Sì al vaccino in autunno, ma senza obbligo. Cina? Dittatura sanitaria"

Il primario del reparto di Malattie infettive all'ospedale di Genova parla anche del bollettino Covid giornaliero: "Alimenta una rincorsa spasmodica al tampone"

Milano, 20 aprile 2022 - La situazione epidemiologica in Italia è sotto controllo e proprio per questo motivo dall'1 maggio finirà l'obbligo di esibire il Green pass e di indossare la mascherina al chiuso, anche se sotto questo aspetto il governo sta ancora facendo alcune valutazioni. Per quanto riguarda la campagna vaccinale, secondo Matteo Bassetti, primario del reparto di Malattie infettive all'ospedale di Genova, intervenuto a Cusano Italia Tv, "i cittadini devono sapere che dovranno vaccinarsi con un richiamo in autunno, e che se fragili e a rischio è utile utilizzare sempre la mascherina. Inoltre, non bisognerà mai dimenticarsi le regole base: lavarsi le mani frequentemente e stare a casa se si hanno dei sintomi. Ciò però non deve essere fatto per imposizioni con obblighi o decreti perché ciò potrebbe portare a un effetto contrario".

Bassetti sottolinea anche come l'attuale forma di comunicazione, tramite bollettino giornaliero, "a oggi sembra una rincorsa spasmodica, quasi compulsiva ossessiva, al tampone. Fare il bollettino giornaliero con il numero dei tamponi e dei positivi non ha alcun senso ora. Poteva avercelo un anno fa, quando a tampone positivo corrispondeva una persona con la polmonite o con un quadro clinico instabile. Questa che si sta facendo adesso è una comunicazione fuori tempo", osserva. Secondo l'esperto, inoltre, "è impossibile arrivare allo 'zero-covid' con un virus così contagioso, anche perché il 99,9% delle persone è a casa con un raffreddore. È arrivato dunque il momento di cambiare pagina. E questo non vuol dire dimenticarsi che esiste il Covid, ma affrontare questo virus come si affrontano tante altre infezioni".

Quanto all'approccio cinese, Matteo Bassetti rileva "che è un metodo di fronte al quale il mondo dovrebbe porsi in maniera differente. I diritti civili e diritti umani non sono diversi in Cina rispetto a quelli in Ucraina o in Afghanistan. Oggi prendere un bambino e strapparlo alla madre per isolarlo o mettere in isolamento un intero condominio è gravissimo. Io mi auguro che il mondo occidentale si ribelli di fronte a una condotta che evidentemente dimostra come questa sia una vera dittatura sanitaria. L'obiettivo 'zero-covid' è irrealizzabile".