Covid 19, ecco come cambia il piano vaccinale dopo la nuova ordinanza di Figliuolo

Nonostante un'accelerazione nelle ultime settimane siamo ancora lontani dall'obbiettivo dei 500.000 vaccinati al giorno

Piano vaccini: in arrivo 333.600 dosi di vaccino Moderna (Dire)

Piano vaccini: in arrivo 333.600 dosi di vaccino Moderna (Dire)

Il ritmo assunto dal piano vaccinale non sembra essere ancora quello desiderato per poter rispettare i tempi previsti ed arrivare all'immunità di gregge del nostro Paese. Attualmente, l’Italia si attesta intorno alle 300mila somministrazioni al giorno, ancora ben lontano dall’obiettivo delle 500mila dosi quotidiane annunciate qualche tempo fa (che infatti slitta a fine mese). Intanto il commissario Francesco Paolo Figliuolo, su input del presidente del Consiglio Mario Draghi, ha emanato un’ordinanza per cambiare il piano vaccinale: le Regioni dovranno inoculare le dosi partendo dai cittadini con più di 80 anni, fragili, 70enni e 60enni.

Finora in Italia sono state somministrate 12.509.898 dosi su 15.568.730 ricevute, ovvero l’80,4%. Le persone che hanno ricevuto entrambe le dosi di vaccino sono invece 3.812.342. Ma restano importanti differenze tra regione e regione: la Calabria, ad esempio, è al 71% delle somministrazioni, la Basilicata e la Puglia al 74%, la Lombardia al 78%. LaToscana, invece si aggira attorno all'86%, il Veneto all’88,6% e la Valle d’Aosta addirittura all’89,5%. Quasi il 20% in più rispetto alla Calabria.

Secondo i calcoli fatti dal commissario Figliuolo entro la fine di questo mese dovrebbero arrivare più vaccini di quelli inizialmente previsti (erano circa 8 milioni di dosi) che si aggiungerebbero a quelle arrivate a inizio aprile (ma relative al primo trimestre) e questo permetterebbe di disporre in totale di circa 12 milioni di dosi totali. Considerando anche le somministrazioni fatte fino all’8 aprile restano oltre 10 milioni di dosi, una media da 460mila vaccini al giorno. Anche se ora siamo ben al di sotto di questa soglia, quindi un’accelerazione è possibile. Ma un incremento più deciso si dovrebbe vedere tra maggio e giugno, quando l’Italia dovrebbe ricevere più di 40 milioni di dosi, consentendo addirittura un ritmo da quasi 700mila somministrazioni al giorno. Anche lasciando una buona fetta di dosi per le scorte, il ritmo delle 500mila somministrazioni al giorno sembra quindi essere un obiettivo più realizzabile.