Coronavirus, in Lombardia spostamenti saliti al 40%: "Dato allarmante"

Il vice presidente Sala: settimana partita male. Ora verifiche a livello provinciale per intensificare controlli in zone-chiave

Fabrizio Sala, vice presidente della Regione Lombardia

Fabrizio Sala, vice presidente della Regione Lombardia

Milano, 8 aprile 2020 - Sempre più spostamenti in Lombardia. Sale al 40% la percentuale dei cittadini che si sposta sul territorio regionale nonostante le misure restrittitive per il contenimento del Coronavirus. " Purtroppo è un dato molto alto, ben quattro punti sopra alla percentuale di una settimana fa", osserva il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala, illustrando i risultati dell'analisi condotta sulle celle telefoniche 'agganciate' dagli smartphone dei cittadini che si spostano in Lombardia. 

"Questa settimana siamo partiti male, è un dato che ci allarma, andremo ad approfondirlo ancora di più", aggiunge il vice del governatore Fontana precisando che l'intenzione è quella "di rilevare gli spostamenti a livello provinciale per vedere dove ci si muove di più e metteremo i dati a disposizione dei Prefetti per aiutare le Forze dell'ordine a capire dove servono più controlli".

Il trend è in aumento da qualche giorno e se è vero che alcune aziende hanno ricominciato a lavorare, restano alcuni picchi in fasce orarie anomale come ha evidenziato lo stesso vicepresidente Sala: "Gli spostamenti sono giustificati negli orari lavorativi, ma resta da capire come mai alle 23 il flusso dei movimenti aumenti così tanto rispetto alle 22. Anche attorno alle 16 c'è un aumento della mobilità e voglio ribadire con forza la necessità di restare in casa, evitando passeggiate o giri in bicicletta".

Con le festività pasquali in arrivo, il timore è quello di vedere troppa gente in giro con il rischio di alimentare una nuova e più ampia diffusione del contagio. Ecco perché "le vacanze di Pasqua- ribadisce Sala- vanno trascorse assolutamente in casa. Non è possibile fare week end o grigliate al parco tra amici, perché si rischierebbe di diffondere il virus e tra 10-15 giorni avere un nuovo aumento dei contagiati".