Coronavirus, Caparini: "Finora nemmeno un centesimo dallo Stato"

L'assessore al Bilancio: autorizzati solo 47 milioni, a fronte di una rendicontazione di 800 milioni di spese

Davide Caparini (Bilancio)

Davide Caparini (Bilancio)

Milano, 2 luglio 2020 - Passato il picco dell'emergenza, restano le polemiche sulla gestione della pandemia da coronavirus in Lombardia. Tra virologi, tra imprenditori e lavoratori, e immancabilmente all'interno del mondo politico. A oggi "non abbiamo ancora visto un centesimo da parte dello Stato per quanto riguarda l'emergenza, quindi a valere sul fondo nazionale della Protezione Civile poi passato in consegna al commissario Arcuri". Afferma l'assessore lombardo al Bilancio Davide Caparini, sottolineando che a fronte di una rendicontazione "superiore a 800 milioni di euro" per l'emergenza Covid la Lombardia ha avuto autorizzazione solo per "47 milioni". 

In commissione regionale Bilancio, Caparini ha spiegato che per quanto riguarda il rimborso delle spese "siamo fermi a una comunicazione del 6 aprile in cui il commissario ci diceva fateci sapere le vostre necessità, vi diremo se ve le autorizziamo ovvero vi forniremo in sostituzione il materiale di cui avete bisogno. È passato parecchio tempo e non abbiamo ancora avuto nessuna certezza rispetto a quanto ci verrà corrisposto". Dunque se la Regione "non avesse gestito i conti con rigore assoluto - ha aggiunto - non avremmo avuto la disponibilità di fare gli acquisti e non avremmo potuto disporre di ciò che era imprescindibile e indispensabile durante l'emergenza".