Coronavirus in Lombardia, Fontana critica il decreto: "Servono correzioni"

Il governatore dopo l'incontro coi sindaci: "Risolvere alcuni temi ancora irrisolti, a partire dalla sicurezza dei lavoratori"

Attilio Fontana

Attilio Fontana

Milano, 12 marzo 2020 - "Sul provvedimento del Governo ci sono cose che vanno corrette". Lo ha dichiarato il governatore della Lombardia, Attilio Fontana, al termine dell'incontro con i sindaci dei Comuni capoluogo. "L'evoluzione dei contagi continua, dobbiamo tenere strette le maglie e fare in modo che i cittadini si attengano alle normative. Con questo provvedimento qualche passo avanti si è fatto, ma servono accorgimenti, il dialogo con il Governo continua. La salute dei cittadini e dei lavoratori resta la priorita'".

Secondo Fontana, "si poteva fare di più". "Dopo una attenta valutazione del testo del Dpcm - ha detto - anche con i sindaci dei capoluoghi e con Anci, bisogna risolvere alcuni temi ancora irrisolti, a partire dalla sicurezza dei lavoratori impegnati nelle filiere produttive lasciate operative dal decreto". Il governatore sottolinea infatti come "la situazione epidemiologica continua, non abbiamo ancora i numeri ma ho dato un'occhiata ai dati prima nell'unità di crisi e l'evoluzione prosegue". Fontana puntualizza che su ulteriori misure restrittive in Lombardia, comunque, "non si può dare una risposta oggi: dobbiamo aspettare le evoluzioni e l'esito degli ultimi provvedimenti, che avrebbero dovuto avere un impatto importante ma purtroppo sono stati rispettati solo in minima parte dai cittadini, vanificando gran parte dei risultati". Secondo il fovernatore,invece, "gli ultimi provvedimenti hanno attirato maggiormente l'attenzione dei cittadini".

Per quanto riguarda il trasporto pubblico, Fontana ha detto che "faremo tramite il nostro Assessorato una valutazione sulle linee guida da trasmettere alle agenzie di trasporto: non possiamo interrompere il trasporto pubblico, dobbiamo rimodularlo". Nel dettaglio, secondo quanto riporta l'Agi, Fontana avrebbe proposto "una riduzione fino al 50% sui servizi urbani e fino all'80% per quelli extraurbani" Ovviamente, aggiunge il governatore, "facendo salva la possibilità per le aziende del Tpl di modulare i servizi in base alle esigenze dei territori". Nel frattempo, a Milano Atm ha già provveduto a un taglio del 20% delle corse a partitre da domani che salirà al 40% da lunedì prossimo. Quanto alle zone più colpite della Lombardia, Fontana ha ricordato che "Bergamo e Brescia sono le zone più attenzionate, alle quali si sta dando più aiuto e sostegno". A Cremona invece la "situazione rimane pesante, ma un po' migliorata, forse si sta stabilizzando".