Coronavirus, la Lombardia scende sotto i mille ricoverati

Era dallo scorso 3 marzo, cioè agli inizi dell'epidemia, che in regione non si aveva un numero così basso di persone in ospedale

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Milano, 24 giugno 2020 - Meno di mille ricoverati per Covid negli ospedali lombardi. La soglia, significativa anche sotto l'aspetto psicologico, è stata superata ieri grazie ai 137 dimessi che hanno portato a 910 il numero dei ricoverati, cui si aggiungono i 51 in teraia intensiva: 961 in totale, quindi. Era dallo scorso 3 marzo, cioè agli inizi dell'epidemia, che in regione non si scendeva sotto i mille ospedalizzati causa coronavirus. Ieri in Lombardia erano stati registrati 62 nuovi positivi al coronavirus, di cui 23 a seguito di test sierologici e 6 morti. In totale dall'inizio dell'epidemia ci sono stati 93.173 contagi e 16.579 decessi.  Itamponi effettuati erano 6.986 (in totale 971.721), per un rapporto nuovi contagi/tamponi effettuati dello allo 0,88% rispetto all'1,8% del giormo precedente. I guariti/dimessi erano 790 (totale a 63.690), mentre gli attualmente positivi 12.904 (-734). 

La lettera degli scienziati: "Carica virale molto bassa"

Dieci scienziati - Matteo Bassetti, Arnaldo Caruso del Civile di Brescia, Massimo Clementi e Alberto Zangrillo del San Raffaele, Luca Lorini del Papa Giovanni, Luciano Gattinoni, Donato Greco, Giorgio Palù, Roberto Rigoli dell’ospedale di Treviso e Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto Mario Negri - hanno firmato una lettera per descrivere la situazione del virus in Italia, oggi. "Evidenze cliniche non equivoche da tempo segnalano una marcata riduzione dei casi di Covid19 con sintomatologia - scrivono infettivologi, virologi, anestesisti, epidemiologi -. Il ricorso all’ospedalizzazione per sintomi ascrivibili all’infezione virale è un fenomeno ormai raro e relativo a pazienti asintomatici o paucisintomatici. Le evidenze virologiche, in totale parallelismo, hanno mostrato un costante incremento di casi con bassa o molto bassa carica virale. Sono in corso studi utili a spiegarne la ragione. Al momento la comunità scientifica internazionale si sta interrogando sulla reale capacità di questi soggetti, paucisintomatici e asintomatici, di trasmettere l’infezione".

Coronavirus, a Niguarda nessun caso grave da tre settimane 

Nel reparto 'Corona-5' dell'ospedale Niguarda di Milano sono rimasti due pazienti. "Quasi Covid-free: da tre settimane non vediamo più persone con problemi respiratori. Abbiamo due positivi non gravi, e altri due pazienti, ora negativi, entrati per Covid, che stanno guarendo". Lo racconta Roberto Fumagalli, direttore del dipartimento di Anestesia e rianimazione dell'ospedale milanese e professore all'università Bicocca, ricordando che "a marzo-aprile arrivavano ogni giorno 4-5 persone con insufficienza respiratoria acuta da Covid, una condizione potenzialmente letale. Nel momento peggiore abbiamo avuto 74 pazienti intubati".

L'appello: vaccino prioritario per pazienti oncologici

Durante la pandemia di Covid-19 i malati di cancro al polmone hanno avuto meno accesso alle terapie intensive (8,3%) rispetto agli altri pazienti oncologici (26%), con una mortalità molto più alta: 35%, rispetto al 13% dei malati con neoplasie diverse. Lo rilevano i dati del primo studio internazionale sugli effetti del coronavirus nei pazienti con tumore toracico, pubblicato su ‘Lancet Oncology’.  Sulla base dei risultati W4O Italy lancia "un appello a tutti i governi: inserire i malati di carcinoma polmonare, insieme alle altre categorie fragili, tra coloro che riceveranno per primi il vaccino anti-Covid non appena sarà reso disponibile".

A Monza test e tampone gratuito in contemporanea

Il test sierologico e il tampone sono eseguiti contemporaneamente, il risultato del test viene dato entro massimo 48 ore e solo se è positivo fa partire l’analisi del tampone il cui esito arriva subito dopo. Quindi, rispetto all’esecuzione del solo test sierologico, non c’è il timore per chi dovesse risultare positivo di restare bloccato in quarantena in attesa di poter fare il tampone e averne l’esito. È questo il sistema di screening di “Monza Consapevole“, il progetto di ricerca e verifica dei contagi da coronavirus avviato in città a inizio settimana e il primo in Italia ad applicare in modo allargato, su un campione previsto di 8mila persone, il doppio controllo assieme: prima la verifica col sierologico per vedere se si è venuti in contatto con il virus e, se positivo, subito dopo quella col tampone per sapere se il contagio è ancora in corso. Il progetto nasce dall’iniziativa delle famiglie monzesi Rovati e Fumagalli.

I numeri nelle province

Guardando al dettaglio per territori, ieri ammontavano a 24.210 (+26) i positivi al coronavirus nella provincia di Milano, di cui 10.304 (+15) a Milano città. Quanto alle altre province, a Bergamo i positivi ieri sono stati 14.177 (+6), a Brescia 15.505 (+6), a Como 4.068 (+2), a Cremona 6.587 (+2), a Lecco 2.818 (+1), a Lodi 3.559 (+1), a Mantova 3.447 (+2), a Monza 5.740 (+4), a Pavia 5.546 (+4), a Sondrio 1.569 (+1), a Varese 3.877 (+2). I casi in fase di verifica sono 2.070.