Coronavirus in Lombardia: 394 nuovi contagi, netto calo dei ricoveri

In regione - 215 persone ricoverate, -15 in terapia intensiva. In aumento i decessi, +69 (ieri 62). Effettuati quasi 11mila tamponi

Un reparto di terapia intensiva

Un reparto di terapia intensiva

Milano, 13 maggio 2020 - Nelle ultime 24 ore in Lombardia sono stati registrati 394 nuovi positivi al coronavirus e 69 decessi. Il totale, dall'inizio dell'epidemia, sale a 83.298 casi e 15.185 morti. Ieri i casi positivi erano stati 614 e due giorni fa +364. Mentre i decessi rispettivamente 62 e 68. Sono stati effettuati 10.919 tamponi (524.163 in totale). Continua il trend in calo dei ricoveri e il conseguente alleggerimento dei presidi ospedalieri: -15 in terapia intensiva (nel complesso si è scesi a quota 307), -215 non in terapia intensiva, vicini all'obiettivo di scendere sotto la soglia dei 5mila ricoveri (5.007). In aumento i guariti: oggi +1.113 (29.356 in totale). "Oggi i dati sono buoni, vediamoli in una media di diversi giorni, la tendenza è moderatamente positiva, dobbiamo sempre stare attenti, ma diciamo che siamo verso la strada giusta - ha detto il vice presidente della Regione Fabrizio Sala -. La tendenza è ormai positiva in particolare oggi 394 positivi su quasi 11 mila tamponi è un dato estremamente positivo assieme al dato dei ricoverati e dei guariti".

Riepilogo 13 maggio
Riepilogo 13 maggio

I dati delle province

Nel Milanese oggi sono stati registrati 105 casi di coronavirus (21.732 il totale), di cui 63 nel capoluogo (9.185). Questo il quadro fornito dai dati giornalieri sull'epidemia di coronavirus, diffusi dalla Regione Lombardia. Nella Città metropolitana ieri sono stati rilevati 136 casi e due giorni fa 114, a Milano invece rispettivamente 51 e 52. Dati bassi a Bergamo, +24 (ieri 133) e a Brescia +94 (ieri 128). Tutti sotto i 30 nuovi contagiati le altre province lombarde.

Nel dettaglio ecco i numeri delle altre province: 

Como: 3.556 (+10) ieri: 3.546 (+42) l'altro ieri: 3.504 (+8) 

Cremona: 6.273 (+18) ieri: 6.255 (+5) l'alto ieri: 6.250 (+2) 

Lecco: 2.583 (+22) ieri: 2.561 (+25) l'altro ieri: 2.536 (+50) 

Lodi: 3.301 (+8) ieri: 3.293 (+16) l'altro ieri: 3.277 (+6) 

Monza Brianza: 5.141 (+29) ieri: 5.112 (+38) l'altro ieri: 5.074 (+19) 

Mantova: 3.266 (+11) ieri: 3.255 (+4) l'altro ieri: 3.251 (0) 

Pavia: 4.849 (+29) ieri: 4.820 (+19) l'altro ieri: 4.801 (+24) 

Sondrio: 1.321 (+4) ieri: 1.317 (+29) l'altro ieri: 1.288 (+1) 

Varese: 3.302 (+29) ieri: 3.273 (+45) * a cui vanno aggiunti 32 casi comunicati oggi ma risalenti al periodo antecedente la data del 5 maggio l'altro ieri: 3.196 (+14)

I dati delle province di mercoledì 13 maggio
I dati delle province di mercoledì 13 maggio

F. Sala: "Su riaperture aspettiamo linee guida"

Il della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, durante il consueto aggiornamento sulla situazione coronavirus, ha sottolineato che "sulle riaperture in Lombardia e su quello che succederà a partire dalla settimana prossima bisogna attendere che arrivino le linee guida del Governo. 'Sappiamo che la tendenza del Governo è lasciare più libertà alle regioni, attendiamo le linee guida per la riapertura e le regole per ogni attività, che stanno arrivando. Attendiamo che arrivino tutte, per poi prendere decisioni, perchè é importante come si riapre, non solo quando". Il vice presidente Sala ha poi sottolineato "Non possiamo fermarci davanti a questo virus, non possiamo morire di Covid, ma neppure morire di fame, quindi è necessario fare le cose per bene". Quella di domani, quando dovrebbero arrivare appunto le linee guida, "sarà una giornata importante". 

L'app AllertaLom: 

Sala ha ribadito l'importanza dell'app lombarda "AllertaLom" con la sezione "cerca covid", con la quale "abbiamo raggiunto il 13 % della popolazione. Voi cittadini usando questa app state aiutando a un monitoraggio molto importante: nella fase2 resta importante capire se i sintomi stanno aumentando o diminuendo e in quali zone della Lombardia".

Obbligo di misurazione della temperatura

Nuova ordinanza regionale, valida a partire da lunedì 18 maggio. In Lombardia il personale, prima dell'accesso al luogo di lavoro, dovrà essere sottoposto al controllo della temperatura corporea da parte del datore di lavoro o di un suo delegato. Se la temperatura risulterà superiore a 37,5 non sarà consentito l'accesso o la permanenza sul luogo di lavoro: il lavoratore sarà momentaneamente isolato e il datore di lavoro, tramite il medico competente, dovrà comunicare la circostanza all'Ats. La nuova ordinanza è stata firmata dal presidente della Regione Attilio Fontana ed è valida da lunedì 18 maggio. Raccomandata "fortemente" la misurazione della temperatura ai clienti o agli utenti.  L'ordinanza ha effetto fino al 31 maggio, salvo proroghe.

Caos test sierologici

Intanto le regole d’ingaggio per i test sierologici “privati“ sono arrivate ieri anche in Lombardia: con una coppia di delibere la Regione fissa i paletti per le aziende e altre realtà che vogliono muoversi autonomamente alla ricerca di anticorpi per capire come il coronavirus si sia diffuso in una comunità. E chiarisce che ogni campagna extra sanità pubblica sarà a carico di chi la vuol fare, inclusi i tamponi (che devono essere eseguiti in caso di positività al sierologico), da acquistare preventivamente per almeno il 10% delle persone che si intendono testare. L'apertura del Pirellone è stata tuttavia criticata dal sindaco di Milano, Beppe Sala, che l'ha definita "bizzarra". "Lo stesso assessore Gallera pochi giorni fa ha detto 'invito tutti a non farli, li ritengo inutili', se però li fanno i privati possono essere utili, chissà...", la stoccata del primo cittadino milanese al quale l'assessore ha poi replicato: "La Regione segue le indicazioni della scienza". Sui test sierologici in Lombardia si è inoltre innescata una battaglia legale, dopo che l'azienda lodigiana Technogenetics ha presentato ricorso al Tar contro il contratto Diasorin-San Matteo per la sperimementazione. 

Commissione d'inchiesta Covid

Fumata nera per l'elezione del presidente della commissione inchiesta istituita dal Consiglio regionale della Lombardia per fare luce sulla gestione dell'emergenza Covid. Alla prima votazione, con modalità segreta, il nome del consigliere del Pd Jacopo Scandella, indicato come da regolamento dalla minoranze, non ha ottenuto la maggioranza dei voti ponderati necessari per l'elezione (41). L'opposizione di centrosinistra sulla carta poteva contare su 31 voti ma il candidato Scandella, sostenuto in particolare da Pd e Movimento 5 Stelle, ne ha ottenuti solo 29, mentre il resto sono state schede bianche. La seduta di insediamento si è quindi chiusa con la mancata elezione del presidente e la riunione è stata rinviata a mercoledì.