Coronavirus in Lombardia, il momento decisivo: "Ora più che mai, state in casa"

Il monito della Regione: il contagio sta frenando ma abbassare la guardia adesso renderebbe tutto inutile

L'assessore Giulio Gallera

L'assessore Giulio Gallera

Milano, 9 aprile 2020 - I casi di coronavirus in Lombardia sono saliti ieri a quota 53.414, 1.089 più rispetto a martedì quando i casi erano aumentati di 729 ma con la metà dei tamponi effettuati (8.226 contro circa 4.300, il numeto totale è invece di 167.557). "Siamo in fase discendente per quanto riguarda i dati di oggi", ha infatti affermato l’assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, nel commentare la situazione. Nelle terapie intensive si attesta a 1.257 il numero di pazienti ricoverati con un saldo negativo in un solo giorno di -48 pazienti in un solo giorno. Cresce il numero dei dimessi o comunque guariti dopo almeno un passaggio in uno degli ospedale lombardi: a oggi se ne contano 15.147, +649 (erano 635 il giorno prima) mentre diminuisce  anche il numero di ricoverati che sono ora 11.719 ossia -114 rispetto a martedì. Soprattuto cala il numero dei decessi, che ieri sono comunque stati 238 facendo arrivare il totale a 9.722 ma Gallera, il quale ha sempre sottolineato come questo numero satrebbe purtroppo stato l'ultimo a calare, ha parlato di "un dato che progressivamente si riduce e sebbene sia il più negativo si sta ridimensionando". 

Gallera: vinini alla vittoria

L'assessore ha quindi esortato i cittadini a compiere ancora un, si spera, ultimo sforzo: "Siamo molto vicini a un momento in cui potremo dire che abbiamo vinto la nostra battaglia. Qualcuno dice che è solo il primo tempo e dovremo cambiare le nostre abitudini, perché le pandemie possono procedere a ondate. Ma intanto non possiamo assolutamente allentare l’attenzione: a Pasqua saremo costretti a essere originali, restando a casa. Ma il traguardo è vicino". Il vero pericolo è che, abbassando ora la guardia, si vanificherebbero tutti gli sforzi compiuti finora. "Abbiamo visto quanto è veloce e letale la diffusione del virus - ha aggiunto l'assessore - quindi bisogna ancora stare in casa e resistere ancora un pò per soffocarlo definitivamente".

I dati delle province

Sono dati sostanzialmente stabili quelli della diffusione del virus nelle province lombarde, con Milano che vede salire di 252 i contagiati, arrivati a 12.039, che scendono a 4824 considerando solo la città, dove sono 80 i nuovi casi. "Milano ha una popolazione di 1,3 milioni di abitanti, ma i numeri paragonati alla densità sono bassi. Siamo sicuramente in una fase discendente", ha commentato Gallera. Aumentano rispetto a ieri i contagi a Brescia, con 315 nuovi positivi, ma "non è una nuova avanzata" ha chiarito Gallera, spiegando che in città è stato aperto un nuovo laboratorio e sono stati fatti più tamponi. A Cremona si sale a 4.422 (+49 da ieri), Monza Brianza è a 3.264 (+58), Pavia a 2.823 (+88), Lodi a 2.347 (+26), Mantova a 2.216 (+74). Poi Lecco 1.755 (+24), Como 1.542 (+17), Varese 1.348 (+22) e Sondrio 636 (+16).

Sciacalli del coronavirus

Continuano a registrarsi, purtroppo, episodi di malfattori che approfittano della pandemia per trarne profitti personali. In una ditta di Settimo Torinese sono state trovate dalla Guardia di finanza 25mila mascherine, importate dalla Cina e 'falsamente dirette' all'ospedale di Varese per velocizzare i controlli doganali ed eludere evntuali sequestri. Sempre la Guardia di finanza, nel Mantovano ha invece sequestrato 3.500 flaconi di finto gel igienizzante.

La mappa del contagio