Coronavirus Lombardia, 47.520 positivi: "Dati confortanti, calano contagi anche a Milano"

In lieve flessione il numero di decessi: 8.311 (+351). Gallera: crescita si è arrestata e ospedali iniziano a respirare, ma non si può abbassare la guardia

Lotta al coronavirus: infermieri con tute e mascherine(Ansa)

Lotta al coronavirus: infermieri con tute e mascherine(Ansa)

Milano, 3 aprile 2020 -  I numeri dell'emergenza Coronavirus sono "confortanti, la crescita si è arrestata e si va verso la riduzione". A dirlo è l'assessore al Welfare lombardo Giulio Gallera, riferendo i numeri della diffusione del Covid-19 nella regione. In Lombardia i contagi hanno raggiunto quota 47.520: il dato segna un +1.455. I tamponi effettuati nelle ultime 24 ore sono stati 6.765, per un totale di 135.051. Per quanto concerne i ricoveri siamo a 11.802 (+40), con un "aumento estremamente ridotto". Nelle terapie intensive si trovano 1.381 persone (+30). Dal fronte dei presidi sul territorio "confermano una minor pressione, anche se le terapie intensive restano sempre sature perché chi viene ricoverato arriva con un quadro complesso e resta a lungo". In aumento il numero dei dimessi: 13.020 (+771). Il dato più pesante resta sempre quello dei decessi che hanno toccato quota 8.311, con un +351 rispetto a ieri. "Si tratta di numeri sempre pesanti ma c'è una lieve flessione. Purtroppo - ha ribadito Gallera - sarà ultimo indicatore ad abbassarsi. Il lieve calo è comunque un piccolo segnale positivo". Il segnale più importante, per l'assessore, resta quello degli accessi ai pronto soccorso: "I nostri ospedali stanno inziando a respirare - ha detto Gallera -. Sappiamo che è faticoso resistere a casa ma questo è il momento di dimostrare la forza. I lombardi hanno carattere straordinario. Dobbiamo dimostrarlo ancora una volta".

I dati delle province 

L'assessore al Welfare di Regione Lombardia ha comunicato i nuovi dati, che confermano la tendenza positiva, dei nuovi contagi nelle diverse province Lombarde.  A Bergamo 9.315 positivi, + 144 rispetto a ieri; Brescia 9.014, + 257; Milano 10.391, + 387; Cremona 4.097, + 123; Monza Brianza 2.774, + 141; Pavia 2.331, + 46; Lodi 2.214, + 25; Mantova 1.884, + 102; Lecco 1.594, + 42; Varese 1.085 + 83; Como1.256, + 51; Sondrio 537, + 20. 

Per quanto riguarda le città: a Milano 4.184, + 166; a Bergamo la crescita è stata di 23 nuovi positivi e a Brescia di 29. Tutti dati che confermano il rallentamento della crescita dei contagi. "Sulle grandi città - ha detto Gallera - il dato da prendere in considerazione è soprattutto quello di Milano, +166 casi, ieri +203". 

Via libera alle mascherine

Il governatore Attilio Fontana ha spiegato che è arrivato il via libera per le mascherine "made in Lombardia": "Davvero una bella notizia. Un responso che attendevamo da giorni. E' infatti arrivato oggi pomeriggio il parere favorevole da parte dell'Istituto Superiore della Sanità (ISS) alla produzione, all'utilizzo e alla commercializzazione delle mascherine prodotte in Lombardia dall'azienda Fippi di Rho in provincia di Milano". ISS, infatti, ha confermato la rispondenza del prodotto alla normativa tecnica e ai requisiti 'Mascherine facciali ad uso medico - requisiti e metodi di prova', a quelli di biocompatibilità e di produzione implementata gestita secondo un sistema di gestione di qualità e ha dichiarato la rispondenza del prodotto alla normativa tecnica ed ai requisiti richiesti.

Ricetta dematerializzata

 "Abbiamo reso fruibile per tutti la dematerializzazione della ricetta", ha spiegato Gallera. Il servizio, ha ricordato l'assessore, già era attivo per chi ha il fascicolo sanitario elettronico, ma da ora "anche chi non ha fascicolo sanitario elettronico può usufruire del servizio andando sul sito www.fascicolosanitario.regione.lombardia.it e inserendo soltanto numero di tessera sanitaria e cellulare". In sostanza, ha concluso "non dobbiamo più andare dal medico per ritirare la ricetta. Ma andiamo direttamente in farmacia e facendo vedere il cellulare ritiriamo i farmaci".  

Esami del sangue per scoprire anticorpi

Come riferito dalla Regione sono al momento 25 in Lombardia i laboratori che processano i tamponi sul coronavirus e domani se ne aggiungeranno altri sei per un totale di 31. Insieme a Gallera c'era il direttore Virologia dell'ospedale Niguarda di Milano Carlo Federico Perno ha spiegato che ora è il momento di fare una analisi per capire chi ha sviluppato gli anticorpi al Covid. Esami dunque non con il tampone, ma con l'esame del sangue. È importante essere certi che questi test siano affidabili ma ora "è il tempo corretto perché la casistica ampia dei guariti" permette di avere un'idea della circolazione del virus. Informazione utile alla politica "per poter definire la ripartenza". 

Guarita Elena, infermiera simbolo

Elena è l'infermiera della foto-simbolo della battaglia contro Covid-19, che la mostrava stremata sul pc dopo una giornata di duro lavoro. Elena nelle scorse settimane è risultata positiva ma ora è guarita. A raccontare la battaglia di Elena è stato il governatore Fontana che ha presentato il messaggio dell'infermiera: "Voglio dedicare la mia guarigione agli infermieri guerrieri - ha detto emozionata - ma anche ai veri eroi, che sono i pazienti che ce l'hanno fatta e ce la faranno. Auguro a tutti i malati di poter raccontare la loro esperienza. Oggi io torno alla vita di prima, al mio lavoro. Con il motto 'Andrà tutto bene'".

Controlli severi

Il governatore Attilio Fontana questa mattina ha ribadito "la necessità di essere rigorosi nell'osservanza delle nostre ordinanze". I controlli delle forze dell'ordine non saranno quindi allentati, nemmeno a Pasqua, quando "la nostra gente è abituata a girare ma quest'anno non si può più fare, bisogna essere severi". Il governatore ha quindi ricordato lo stanziamento di circa mezzo milione di euro deciso in questi giorni dalla Regione e destinato ai Comuni per il potenziamento dei controlli con la polizia locale, "in modo che possano dedicarsi più intensamente all'attività di controllo che avverrà in tutte le zone dei diversi Comuni, ma soprattutto in prossimità delle autostrade e delle grandi vie di comunicazione dove passano i maggiori flussi".

LA MAPPA DEL CONTAGIO IN LOMBARDIA