Coronavirus, in Lombardia aumentano i contagi: 16.220 positivi

I nuovi casi sono 1.571 contro i 1.377 del giorno precedente. Monitoraggio della Regione: il 40% della popolazione esce di casa

Emergenza coronavirus (foto di repertorio)

Emergenza coronavirus (foto di repertorio)

Milano, 17 marzo 2020 - Sono 16.220 le persone risultate positive al coronavirus in Lombardia, 1.571 in più rispetto a ieri.  Lo ha detto l'assessore al Welfare di Regione Lombardia, Giulio Gallera, nella consueta conferenza stampa di aggiornamento in diretta Facebook. Gallera ha aggiuntro che i ricoverati in ospedale sono 6.953 (+782), dei quali in terapia intensiva 879 (+56), mentre il numero dei decessi è 1.640 (220 in più rispetto a ieri). Una crescita costante, dunque, nonsotante una ricerca del Cnr parli di una diminuzione dei contagi ormai prossima. I contagiati in più di lunedì rispetto a domencia erano stati infatti 1.377, circa 200 in meno rispetto a ieri su oggi. 

Le province

Per quanto riguarda le province più colpite, a Bergamo i casi sono 3.993  (+233, crescita inferiore rispetto a ieri), a Brescia 3.300 (+382, crescita più alta) a Milano 2.326 (+343, crescita lieve ma costante), a Lodi 1.418 (+50) e a Cremona 2.073 (+192).

Terapia intensiva

La priorità in questa fase resta qualla di reperire posti in terapia intensiva per pazienti contagiati fa Covid-19: ora in regione sono 1.030. "Ieri eravamo arrivati a un momento in cui il numero dei posti letto in terapia intensiva era davvero risicato - ha spiegato l'assessore - oggi fortunatamente sono arrivati diversi macchinari: 14 respiratori dalla Protezione civile, mentre dalla Cina sono arrivate 30 macchine per la terapia sub intensiva". Lo stesso Gallera ha però chiuso all'ipotesi di riaprire il vecchio ospedale di Legnano: "Ci vorrebbe troppo tempo, noi cerchiamo posti per la terapia intensiva in tempi brevissimi". 

Medici da Cina e Usa

Gallera ha quinci confermato che sono in arrivo in Lombardia medici e personale sanitario dalla Cina e dagli Stati Uniti. Domani alle 16,30 il vicepresidente della Regione, Fabrizio Sala accoglierà a Malpensa una delegazione cinese di 7 medici fra intensivisti e immunologi e 3 tecnici e infermieri, che sono un inizio rispetto al contingente di "circa 300" in arrivo dalla Cina. Sempre domani, "i primi medici dagli Stati Uniti cominceranno ad allestire un ospedale da campo nell'area dell'ospedale di Cremona, con 60 posto di cui sei di terapia intensiva".

Troppe persone ancora in giro

Proprio Sala ha parlato invece in relazione agli spostamenti delle persone in Lombardia: durante l'emergenza coronavirus si sono ridotti di meno del 60% rispetto al periodo immediatamente precedente. E' quanto è emerso da un monitoraggio della Regione Lombardia in collaborazione con le compagnie telefoniche di rete mobile per verificare gli spostamenti dei possessori di telefono cellulare al di fuori di una cella telefonica. "Fatta 100 la movimentazione della popolazione il 20 febbraio, quando non c'era l'emergenza, per quanto riguarda gli spostamenti della popolazione siamo poco sopra il 40%. E dall'altro ieri a ieri sono anche aumentati", ha spiegato il vicepresidente della Regione Lombardia. Nel monitoraggio sono compresi anche gli spostamenti di chi lavora, ha precisato Sala, "ma è necessario stare a casa il più possibile: il 40% non è un dato sufficiente per dire che riusciamo a contenere nel miglior modo possibile il virus".

Ospedale da campo a Bergamo

Nel frattempo il commissario all'emergenza coronavirus, Angelo Borrelli, ha reso noto che l'ospedale da campo dell''Associazione nazionale alpini sarà dislocato presso l'Ente Fiera di Bergamo. Sempre a Bergamo, dodici nuovi posti letto per malati di coronavirus sono stati ricavati all'ospedale Papa Giovanni XXIII, in un reparto di degenza che finora non era stato toccato dalla riorganizzazione.