Coronavirus, in Lombardia pazienti seguiti con un'App da medici di famiglia

Un 'cruscotto' intelligente "permette di raccogliere in un'unica cartella digitale tutte le informazioni cliniche del malato"

Telemonitoraggio medico

Telemonitoraggio medico

Milano, 3 luglio 2020 - La tecnologia sempre più al servizio della salute. E così, ecco che quattrocento pazienti, quasi tutti Covid, vengono seguiti a distanza, con il telemonitoraggio, da 250 medici di famiglia, grazie anche a una app. Accade in Lombardia dove DaVinci Salute, startup di telemedicina che fornisce servizi di teleconsulto, ha avviato da due mesi una collaborazione con 'Iniziativa medica lombarda', la cooperativa di medici di medicina generale più grande d'Italia per monitorare a distanza i pazienti in isolamento domiciliare con possibile o accertata infezione da coronavirus.

Un 'cruscotto' intelligente "permette ai medici - spiega una nota - di raccogliere in un'unica cartella digitale tutte le informazioni cliniche del paziente, definire il piano di monitoraggio e seguire l'evoluzione o involuzione del suo quadro clinico. Dalla stessa piattaforma i medici possono inoltre incontrare i propri assistiti tramite video-consulto online. Attraverso il supporto attivo del Centro servizi della cooperativa, i 400 pazienti sono così seguiti a distanza e monitorati giornalmente. Servendosi dell'app DaVinci Salute registrano i propri parametri vitali ed eventuali sintomi e li trasmettono, in maniera semplice e in pieno rispetto delle normative sulla privacy, al proprio medico di fiducia". Il servizio di tele-monitoraggio "è stato pensato e realizzato in stretta collaborazione con i medici e gli infermieri della cooperativa".

Di recente, continua la nota, "l'Osservatorio innovazione digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano ha pubblicato i risultati sulla Connected Care nell'emergenza Covid19, che hanno evidenziato un forte utilizzo e apprezzamento del digitale sia da parte dei professionisti sanitari che dei pazienti negli ultimi mesi. Secondo i dati, 'oltre al 13% dei medici di medicina generale e al 23% di medici specialisti che utilizzavano già questi strumenti e vorranno farlo anche in futuro. E ben il 56% dei medici di famiglia e il 37% degli specialisti che non avevano mai usato questi strumenti ora, invece, lo fa e intende farlo in futuro".