Coronavirus, mascherine vendute al 2.000% in più: 21 denunce

Nei guai anche i titolari di due farmacie nel Mantovano e di una parafarmacia in Brianza

Mantova, 24 marzo 2020 - Oltre 22.800 mascherine protettive vendute abusivamente a prezzi che in alcuni casi superiori del 2000% del valore registrato nel periodo pre-emergenza Coronavirus, e altri 840mila presidi sanitari come gel disinfettanti messi sul mercato illegalmente. Sono alcuni dei casi di "frode in commercio" e di "manovre speculative su merci" scoperti dalla Guardia di Finanza che in Lombardia ha denunciato 21 persone. Tra questi i titolari di due farmacie del Mantovano e un imprenditore della zona accusati di manovre speculative su merci per aver commercializzato mascherine chirurgiche con una percentuale di ricarico pari rispettivamente al 400%, 635% ed al 2000% rispetto al prezzo di acquisto. Un illecito analogo a quello commesso dal titolare di una parafarmacia della Brianza che vendeva mascherine con un ricarico del 300% e che per questo è stato denunciato dalle Fiamme Gialle. I controlli della Guardia di Finanza si sono concentrati anche  sulle vendite on line di mascherine e gel disinfettanti finite al centro di un'inchiesta condotta dalla Procura di Milano per "manovre speculative su merci". Accertamenti che nellle scorse settimane avevano già portato al sequestro di centinaia di prodotti e presidi medici nonchè alla denuncia di 9 persone, italiane e estere, accusate di aver aumentato fino al 400% i prezzi rispetto a quelli praticati prima dell'emergenza sanitaria.