Corona, scuse su Instagram: "Non voglio tornare in carcere"

Post sul social prima dell'udienza in programma oggi. L'ex fotografo rischia di rientrare in cella

Fabrizio Corona

Fabrizio Corona

Milano - Un post su Instagram per scusarsi dei suoi errori. Fabrizio Corona, l'ex fotografo dei vip che rischierebbe il ritorno in carcere per una serie di presunte violazioni delle prescrizioni a lui raccomandate, prova a difendersi sui social, per scongiurare un suo eventuale rientro in cella. "Mi dispiace se ho sbagliato, come dite voi ho commesso gravi violazioni", ha scritto Corona su due pagine scritte a mano e mostrate su Instagram. L'ex marito di Nina Moric sembra pronto a parlare davanti ai giudici della Sorveglianza di Milano per scongiurare il suo "ritorno all'inferno". A poco più di un'ora dall'inizio dell'udienza - con la decisione potrebbe tornare in carcere - l'ex fotografo chiede quindi "perdono" e chiede di poter continuare a curarsi, definendosi "non un criminale". 

"Ho i flashback come i reduci del Vietnam"

Due pagine scritte a mano. Appunti in attesa, forse, di parlare in udienza. Questo il contenuto del post apparso su Instagram questa mattina. "I reati li ho commessi tutti nel 2006-2007-2008 - scrive Corona a mano sui fogli - ma da 15 anni non ho commesso più un reato. Durante la notte ho i flashback come i reduci del Vietnam. Non sono e non sarò più quello di prima e poi sono vecchio". E quindi chiede ai giudici "pietas" e di non tornare "all'inferno", ossia in carcere. "Sono un essere umano, non un criminale", è la preghiera dell'ex paparazzo ai magistrati.

L'ex fotografo dei vip e il caso Genovese

L'udienza davanti ai magistrati di sorveglianza sta per iniziare. Nei giorni scorsi è stata proposta la revoca del "differimento pena" e quindi il ritorno in carcere dell’ex re dei paparazzi, ora in detenzione domiciliare per una "patologia psichiatrica". Su questa proposta, avanzata per una serie di presunte violazioni delle prescrizioni da parte dell’ex agente fotografico, dovrà decidere un collegio di giudici. È emerso dall’udienza relativa ad un altro procedimento in cui si deve stabilire se Corona debba o meno tornare in carcere. Da qui la riunione dei due procedimenti in un’unica udienza fissata per oggi. Le segnalazioni riguardo le violazioni riguardano l'interesse che Corona avrebbe mostrato per il caso di due delle presunte vittime che hanno denunciato Alberto Genovese, l'imprenditore accusato di aver violentato una diciottenne dopo averla stordita con stupefacenti. 

Il magistrato: "Corona fa tutto tranne che curarsi"

"Fabrizio Corona nel suo percorso di affidamento terapeutico sta facendo di tutto tranne che curarsi, utilizza gli spazi di libertà che gli vengono concessi in modo strumentale, mentre il rispetto delle prescrizioni è la prima forma per dimostrare l'adesione al programma terapeutico. È questa la linea espressa in aula, davanti al collegio della Sorveglianza di Milano (presidente Marina Corti), dal sostituto procuratore generale di Milano Antonio Lamanna, che ha chiesto la revoca del differimento pena per l'ex agente fotografico e quindi il suo ritorno in carcere. Per il pg, tra l'altro, la revoca deve scattare dal 27 ottobre scorso, quando Corona, dopo una serie di denunce (anche per minacce dall'ex moglie Nina Moric), ricevette una prima diffida dall'usare i social network e dall'andare in tv. Dunque, se i giudici dovessero decidere per la revoca da fine ottobre, Corona dovrebbe scontare di nuovo in carcere oltre 4 mesi che aveva già scontato in affidamento terapeutico. Il suo fine pena, scritto al momento negli atti, è fissato per il 17 settembre 2024.