Covid party per contagiarsi e avere il Green pass. E c'è chi è disposto a pagare

Proliferano gli appuntamenti "clandestini" di chi non vuole il vaccino ma vuole la certificazione. Gli esperti: è come giocare alla roulette russa

Manifestazione no vax

Manifestazione no vax

C'era un tempo in cui le mamme facevano incontrare i figli con altri bambini ammalati di morbillo per farli contagiare e dare la malattia per fatta. A dire il vero c'è chi lo fa anche oggi, nonostante esista il vaccino e nonostante il morbillo abbia un'alta probabilità di dare complicazioni. 

I corona party

Niente di diverso da quello che accade con i "corona party", incontri 'clandestini' dove l'obiettivo è contagiarsi con il Covid per avere il Green pass ed evitare il vaccino. Un modo per aggirare la stretta delle misure voluta dal Governo con l'obbligo del vaccino per gli over 50 e il Super green pass. Nelle ultime settimane c'è stato un boom, complice le vacanze di Natale, di queste incontri con un tam-tam sui canali Telegram.

C'è chi è disposto a pagare

Se già questa sembra una follia, si può aggiungere un'altro dettaglio: c'è chi è disposto a pagare per farsi contagiare. "Sono della provincia di Agrigento. Cerco positivo urgentemente e sono disposto a pagare", si legge in una chat. La risposta non si fa attende: "Sono positivo e vivo in Toscana".

La truffa della tessera sanitaria

Un'altra modalità molto ricercata nella chat su Telegram è quella dello scambio della tessera sanitaria per effettuare un tampone. Il positivo al Covid, ovvero che ha fatto la malattia, presta la propria tessera sanitaria e così si ottiene un Green pass provvisorio. "Lo so che è truffa - scrive un utente - ma quella del Governo dal 2020 non è una truffa?". 

Bassetti: è una cosa terribile

"Dei Covid-party o corona-party "ne ho sentito parlare moltissimo ed è una cosa terribile: andando in una festa dove ti contagi con il coronavirus può andarti bene, con una forma blanda, ma anche malissimo e finire in rianimazione e anche peggio. Lo abbiamo detto e ridetto di fronte, il rischio è altissimo e così si gioca con la morte come con la roulette russa". Commenta Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive all'ospedale San Martino di Genova.  "Speravo di non sentire e vedere più cose come i morbillo-party - si rammarica Bassetti - è stata una cosa devastante del nostro passato. Di fronte a quest'ottusità non so cosa fare. Questi incontri sono contro la legge e non dovrebbero esserci. Spero che si esca dalla logica del Green pass e si arrivi a una situazione normalità, con l'immunità di gregge in primavera. Dobbiamo - conclude - ripartire e spero che ci saranno anche meno di queste stupidaggine dei Covid-party". 

Pregliasco: "Omicron non è una passeggiata"

"E' un fenomeno che sta emergendo in modo più evidente a causa di un messaggio distorto, ovvero che la variante Omicron è più tranquilla quindi si può rischiare di più". Così il virologo Fabrizio Pregliasco spiega l'incremento dei covid-party.  "Ma Omicron non è proprio una passeggiata e l'effetto di riduzione di un terzo di possibili complicanze che vediamo dai dati è legato soprattutto al fatto che siamo in gran parte vaccinati. Oltretutto - ammonisce il virologo - siamo in una fase di co-circolazione di due varianti, quindi magari non becchi la Omicron ma la Delta". Contagiarsi piuttosto che vaccinarsi, conclude, "è veramente un messaggio distorto che viene assurdamente considerato".  

Lopalco: "E' come giocare alla roulette russa"

"Un intrattenimento che ha la stessa logica della roulette russa. Per una persona che non ha mai avuto il Covid, che non si è vaccinata, incontrare questo virus può significare, se gli va bene, avere una forma leggera di patologia, ma può anche significare finire in terapia intensiva. La discriminante tra queste due evenienze, probabilmente, risiede nella genetica. E non c'è nulla che si possa fare per saperlo in anticipo". Lo dice l'epidemiologo Pier Luigi Lopalco, docente di igiene all'Università del Salento.  "Nessuno può sapere - spiega ancora Lopalco - prima di infettarsi, se appartiene a quel gruppo fortunato che non avrà gravi conseguenze o a quel gruppo meno fortunato che può finire in rianimazione o avere danni importanti. Non dobbiamo dimenticare che questo virus ha una forte 'attrazione' per il tessuto nervoso e stiamo vedendo molte evidenze del long Covid che comprendono danni al sistema nervoso".