Coprifuoco, Lega e Fi: "Draghi rivedrà gli orari in base al numero di contagi"

L'impegno del governo accontenta un centrodestra disunito. Meloni infuriata. Salvini: "Non vince e non perde nessuno"

Una manifestazione della Lega contro il coprifuoco

Una manifestazione della Lega contro il coprifuoco

Roma - Manca solo l’ufficialità. Ma l'imoegno di Draghi è quello di rivedere, a maggio le restrizioni in base al numero di contagi: il coprifuoco, fin qui fissato alle 22, potrebbe slittare in avanti, forse alle 23, per dare una mano a ristoranti, bar e locali pubblici in affanno.“Grazie all‘impegno di Lega e Forza Italia, il governo ha accettato di rivedere la posizione sul coprifuoco: da maggio, sulla base dell‘andamento del quadro epidemiologico oltre che dell‘avanzamento della campagna vaccinale, saranno rivisti i limiti temporali di lavoro e per gli spostamenti“. Lo sottolineano fonti del centrodestra, che ascrivono appunto ai due partiti di governo il risultato, su cui Fratelli d‘Italia - dall‘opposizione - ha presentato un ordine del giorno per l‘abolizione.

L‘aula della Camera ha bocciato oggi l‘ordine del giorno a prima firma Giorgia Meloni (Fdi) al decreto Covid che chiedeva al governo di impegnarsi “a valutare l‘opportunità, nei provvedimenti di prossima emanazione, di assicurare che nelle zone gialle i ristoranti possano rimanere aperti fino alle 24“. I sì sono stati 48, i no 233, 8 gli astenuti. Lega e Forza Italia non hanno partecipato al voto. Meloni ha rifiutato la riformulazione dell‘ordine del giorno messa a punto della maggioranza, che prevedeva una revisione della decisione sul coprifuoco a maggio.

“La riformulazione che state proponendo su uno degli odg presentati da Fdi sul tema del coprifuoco è prendere in considerazione l‘ipotesi di valutare tra un mese l‘aggiornamento delle decisioni prese sulla base dell‘andamento del quadro epidemiologico. Ministro D‘Incà, ma che riformulazione è? Lei sta in buona sostanza dicendo che il coprifuoco alle 22 deliberato fino al 31 luglio è una misura che non tiene conto dell‘andamento epidemiologico? Questo state dicendo con questa riformulazione“. Così Giorgia Meloni, leader di Fratelli d‘Italia, intervenendo in Aula alla Camera. 

“Oppure state dicendo implicitamente che abbiamo ragione noi quando sosteniamo che il coprifuoco è una misura inutilmente punitiva“, ha rimarcato Meloni. “Io continuo a ritenere che il coprifuoco sia una misura illegittima, inutile, che devasta le nostre imprese e chiediamo che venga abolito. Non ho ragione di accettare questa riformulazione perché do per scontato che dovrete rivedere questa scelta folle“. 

Categorico Salvini: “Abbiamo sancito un principio: se i dati migliorano si riapre. Non ha vinto nessuno e non ha perso nessuno, e non era un capriccio della Lega. Ho letto dichiarazioni imbarazzanti di Zingaretti e di Orlando: se tutti i sindaci, governatori, lavoratori, imprenditori chiedono un ritorno alla normalita’ se i dati sono positivi, abbiamo fatto un buon lavoro”. 

"Siamo alla fiera del paradosso: il 'centrodestra di governo' si prende il merito di aver abolito il coprifuoco, ma non vota l'ordine del giorno Meloni riformulato dal governo. Comoda la vita...". Lo scrive su twitter Enrico Borghi della segreteria Pd.