"Superare il coprifuoco". Il centrodestra preme sul Governo

Mozione di Lega, Fi, Udc e Cambiamo in Senato. Confcommercio Lombardia: spostarlo alle 23 farebbe recuperare 40 milioni di euro. Lunedì prossimo la cabina di regia

Coprifuoco in Lombardia

Coprifuoco in Lombardia

Roma - La cabina di regia su possibili nuove riaperture non si terrà questa settimana. A dispetto di quanto sembrava in un primo momento, sarebbe questa la linea di Palazzo Chigi, che conferma la tabella di marcia: in settimana via libera al dl sostegni bis - in Consiglio dei ministri tra giovedì e venerdì- con quaranta miliardi per rimettere in carreggiata i settori più falcidiati dalla crisi innescata dal Covid; poi lunedì prossimo - in base a dati consolidati - una cabina di regia su possibili nuove aperture, che verranno dettate dai numeri. La rotta resta infatti quella ribadita dal premier Mario Draghi a Porto, a margine del summit europeo, ovvero riaperture nel segno della "ragionevolezza e della prudenza", spiegano fonti vicine al presidente del Consiglio.

Ma intanto i partiti di centrodestra fanno pressing sull'esecutivo per accelerare sull'allentamento delle misure, in particolare proprio il coprifuoco. Il Pd, dal canto suo, si è detto favorevole a discuterne. 

La mozione del centrodestra

Lega, Fi, Udc e Cambiamo hanno presentato al Senato una mozione per accelerare sulle riaperture a partire da lunedì 17 maggio. Il testo, a firma di Bernini, Romeo, De Poli, Romani chiede al Governo di "revisionare e aggiornare i parametri per la valutazione del rischio epidemiologico al fine di organizzare la zonizzazione soprattutto in vista dell'avvio della stagione turistica". Il centrodestra di Governo, impegna inoltre l'esecutivo a "assumere ogni utile iniziativa volta superare l'attuale regime del coprifuoco, in linea con quanto fatto dagli altri Paesi europei" e a "prevedere un'anticipazione delle riaperture e della ripresa delle attività previste per i mesi di giugno e luglio".

Inoltre viene chiesto di "riaprire i centri commerciali anche nel fine settimana e permettere in sicurezza l'organizzazione di cerimonie e dei relativi eventuali festeggiamenti". Tra le norme da promuovere quella che porti a "consentire nelle zone a basso rischio di contagio in sicurezza la ristorazione al chiuso e consumo di cibi e bevande al banco nelle attività che lo prevedono".  Richieste anche per "anticipare la riapertura dei parchi tematici e acquatici attualmente prevista per il primo luglio", "prevedere la riapertura al pubblico degli stadi che ospitano gara di sport professionistico il numero di spettatori congruo a garantire la massima sicurezza".

Inoltre la mozione invita il governo "a farsi interprete a livello europeo di una linea comune che possa prevedere misure omogeneo di spostamento all'interno dell'Unione Europea al fine di non creare disparità di trattamento che potrebbero essere diseconomie di scala relativa ai flussi turistici". Ancora la richiesta di vaccini in trasferta: "Adottare misure volte a consentire anche per chi è in vacanza, al di fuori della propria regione di residenza, la possibilità di accedere alle inoculazioni" e poi "adottare provvedimenti che siano accompagnati da misure di controllo del territorio per il rispetto delle prescrizioni di legge al fine di evitare assembramenti e conseguente aumento dei contagi", come si legge all'ultimo punto della mozione.

Il coprifuoco

"Il coprifuoco rappresenta una significativa quanto non più sopportabile limitazione alla libertà personale dei nostri concittadini che, durante tutto il periodo dell'emergenza pandemica, hanno dimostrato uno straordinario senso del dovere e di attaccamento alle istituzioni democratiche". E' quanto si legge in un passaggio della mozione di centrodestra di governo, presentata al Senato, in tema di riaperture e coprifuoco. Lega, Fi, Udc e Cambiamo chiedono al governo Draghi di "valutare il superamento del  coprifuoco diviene oltremodo necessario ed urgente, in linea con quanto fatto da altri partner europei per dare un segnale tangibile di graduale ritorno alla normalità con ripercussioni positive di importanti in termini sociali e di ripresa economica".  

La mozione di Italia Viva

Anche Italia Viva ha presentato una mozione in Senato, a firma Faraone. "L'approccio con cui sono state prese le ultime misure restrittive necessita di un maggior contemperamento in considerazione delle condizioni di oggettivo miglioramento con cui è condotta la gestione pandemica, dovute soprattutto ai progressi avvenuti nella campagna di somministrazione delle dosi di vaccino a favore della popolazione. In particolare - continua la mozione- non è più prorogabile l'abolizione di quelle misure che, prive di una solida base scientifica, stanno avendo il più gravoso impatto sul benessere dei cittadini e sull'economia: tra queste, possiamo citare come esempi emblematici il coprifuoco nonché il divieto a svolgere attività ludiche e sportive, e ancora l'interdizione dei festeggiamenti". 

Confcommercio Lombardia

Ma quanto vale un'ora in più o in meno di coprifuoco? I calcoli li ha fatti Confcommercio Lombardia. "Se il coprifuoco dovesse slittare alle 23 le attività di ristorazione potrebbero recuperare circa 40 milioni di euro; se il coprifuoco venisse spostato alle 24, allora il recupero potrebbe essere di circa 67 milioni. Molto più sostanziale invece l'impatto se, oltre allo spostamento del coprifuoco, si consentisse la somministrazione al chiuso: un incremento di 216 milioni di euro al mese con il coprifuoco alle 23, di 365 milioni alle 24". "Ora con i contagi in calo e, soprattutto, con l'avanzamento deciso della campagna vaccinale, ci aspettiamo che la situazione possa, ragionevolmente, cambiare'' osserva Carlo Massoletti, vicepresidente vicario di Confcommercio Lombardia.  

Un'altra stima viene dall'Ufficio Studi di Fipe Confcommercio: lo slittamento del coprifuoco alle 23 produrrebbe un beneficio per le casse dei locali, pari al 10% dei fatturati giornalieri, mentre arrivare fino alle 24 aggiungerebbe un ulteriore 7%. "In totale - spiega la Federazione - queste due ore in più di lavoro garantiscono un incremento di volumi di affari per i pubblici esercizi di 10 milioni di euro al giorno. Una boccata d'ossigeno importante ma ancora più importante è la ripresa al più presto dell'attività al chiuso. Non dimentichiamoci che, non solo il 46% dei locali italiani, 116 mila bar e ristoranti, è sprovvisto di spazi all'aperto, ma la perturbazione che interesserà per tutta questa settimana buona parte del nostro Paese, sta determinando un nuovo lockdown di fatto anche per le altre attività. Anche per questo non si può più attendere oltre".